Carlo Biancheri
È proprio così e in questa campagna elettorale da ‘scherzi a parte’, a seguito di una crisi di governo generata da irresponsabili, immaturi, incapaci nel governo e nel pensiero, tutt’al più imbonitori o pifferai magici di mozartiana memoria, si eludono i gravi problemi del paese e del mondo.
Dalla fine della seconda guerra mondiale l’Europa non si è mai trovata ad affrontare difficoltà così importanti nello stesso periodo di tempo.
C’è una guerra in corso, scatenata da una cricca di delinquenti che tengono sotto plagio un popolo disperso tra sconfinate steppe, abituato a vivere fuori dalle città in modo arcaico e senza i servizi essenziali.
Eppure da noi abbiamo le quinte colonne che sostengono che le sanzioni alla Russia sono inutili e che, quindi, bisogna sopprimerle per poter tornare al nostro ‘quotidiano’ senza tante scocciature... Che ci siano morti e distruzioni tremende e profughi a milioni e famiglie disperse è del tutto irrilevante, anche se il fondamento del nostro vivere civile dovrebbe basarsi su un principio che è quello del rispetto della vita, di tutte le vite, insomma un atteggiamento che tra gli intellettuali del secolo scorso si sarebbe detto immoralista, tributario della visione nietzschiana. A chi sostiene queste cose viene dato ampio spazio sui media da conduttori o giornalisti quasi tutti ignoranti ed interessati soltanto alla notizia, anche se costruita.
C’è l’inflazione che si avvicina a due cifre che impoverisce tutti, determinata in Europa dall’offerta e, segnatamente, dal costo del prezzo dell’energia.
Pochi rilevano, però, che il costo dell’energia era salito prima della guerra e poi con la politica del dittatore Putin è cresciuto ulteriormente.
Non dovete chiedere a Meloni a Salvini o a Conte o a Fratoianni e o al Bonelli ma neppure a Provenzano o alla Schlein cosa fare: non ne sanno niente!
Al massimo vi diranno “scostamento di bilancio” cioè aumento del debito pubblico -come se quello in essere fosse poca cosa…- con aiuti a famiglie ed imprese e sostituzioni di consumi fossili con energie rinnovabili… pronte ‘alla stagion dei fiori’. La donzelletta si atteggia a responsabile e sullo scostamento è prudente ma è un gioco delle parti.
Il prezzo del gas è fuori controllo perché c’è da tempo una enorme speculazione internazionale sulle materie prime e non solo su quelle energetiche.
La domanda è cresciuta a dismisura perché la Cina ha dovuto fare incetta di tutto per far fronte alle crescenti esigenze del consumo interno e così i grandissimi operatori finanziari internazionali, che non sono poi molti e che per la gran parte sono di matrice anglosassone, hanno preso posizione.
Il famoso mercato di Amsterdam sull’energia è un mercatino e la Commissione europea, con il pragmatismo e la superficialità abituale che ha consentito, tuttavia, sino a qui di mandare avanti il ‘quotidiano’ in Europa, lo prese, a suo tempo, in mancanza di altro, come termine di riferimento, legando anche il costo dell’elettricità a quello del gas. Si tratta di mercato cosiddetto regolamentato ma dove non si controlla proprio nulla. Sulle materie prime (commodities), prima della Brexit, c’era anche il London Metal Exchange (LME), un vero imbroglio, un mercato privo di vigilanza adeguata e foriero di scandali; in questo blog, non ci siamo stancati di ricordare la frase di Keynes secondo il quale un mercato senza regolamentazione è una giungla, cioè il prezzo lo fa l’animale più forte. Va menzionato che ora c’è anche la piazza di Parigi per la negoziazione di alcune commodities.
In materia, la deregolamentazione è cominciata col dinoccolato Obama, anzi con Clinton, che tolse, sotto la sua presidenza, la vigilanza alla CFTC (Commodity Futures Trading Commission) che controlla il mercato di Chicago - a suo tempo Raul Gardini, allora a capo della Ferruzzi, fu sanzionato per 500 milioni di Dollari per aver creato una posizione c.d. di corner sui cereali - sulle transazioni degli intermediari che si svolgono Over the counter, cioè concluse fuori dal mercato regolamentato. Se, come avviene di fatto, grandissimi intermediari si impegnano ad acquistare o a vendere grandi volumi con contratti derivati, fuori del mercato regolamentato, il prezzo del contratto che si negozia sul mercato stesso dovrà tenerne conto e se le quantità trattate sono squilibrate e cioè molto maggiori fuori mercato che sul mercato stesso, il valore del prezzo sul mercato diventa residuale cioè non significativo e comunque dipendente dalle transazioni fuori mercato, perché il mercato stesso sa che in un prossimo futuro enormi ammontari verranno liquidati Over the counter (OTC). Ma le Autorità di vigilanza, in America la CFTC, non possono intervenire per calmierare mediante obblighi informativi o per contenere vendite allo scoperto, a causa delle scelte dei politici che rispondono ai desiderata di chi li appoggia. Inutile menzionare che la situazione si sia ulteriormente aggravata sotto la Presidenza Trump. Le posizioni fuori mercato non hanno un luogo fisico, eppure impattano enormemente sui mercati regolamentati di tutto il mondo a seguito della liberalizzazione dei mercati di capitali, in atto da oltre trent’anni; per intervenire in modo efficace occorrerebbe che le autorità di vigilanza a livello planetario concordassero una visione ed un intervento comune ma non sembra che l’organizzazione internazionale che le raccoglie sia stata molto efficace al riguardo, stante gli interessi contrastanti dei diversi paesi.
Come si vede i temi sono molto complessi e la donzelletta della Garbatella si dice ‘pronta’ ma… a far che? In continuazione le sentiamo dire che l’Europa deve… e lo dicono anche il capitano del bar Sport di Milano Rogoredo o il presidente Tutankhamon che ha così ben operato per vent’anni nel paese rendendolo peggiore: perché gli altri Stati membri si convincano ci vuole quell’autorevolezza di un Mario Draghi che, giustamente, aveva ventilato la proposta di mettere un tetto al prezzo del gas e su cui sembra che ci si stia muovendo in Europa, nonostante l’opposizione dei venditori di tulipani olandesi, che accrescono le partite della loro bilancia dei pagamenti con l’aumento del prezzo del gas, dopo che i tedeschi, sempre lenti nelle loro scelte, hanno aperto ad un qualche controllo: immediatamente il prezzo del gas ha perso in Europa oltre il 6,8% in un giorno solo... La setta di Scientology, ora partito dell’avvocato del popolo, novello Robespierre con pochette, sostiene che sia stato lui ad ottenere per l’Italia i soldi del PNRR in Europa quando, invece, in una situazione drammatica come quella della pandemia che ha colpito l’Italia più degli altri, tutti gli Stati membri importanti erano arciconvinti che fosse interesse comune aiutare in modo sostanziale il nostro paese perché simul stabunt, simul cadent…
In sede internazionale non è come andare al bar dove si ordina à la carte, come sostengono i nostri reggitori a vita: per inciso, la Meloni e i suoi pessimi compagni di viaggio hanno sempre votato in sede europea contro gli interessi del nostro paese, mentre nel Parlamento europeo ci si ricorda ancora quando il Salvini in seduta si sentì dire dalla Presidenza di turno: Lei, Savini, è un fannullone, va sempre in televisione ma non porta a termine i compiti che le sono stati affidati.
Un caveat ai votanti…