Carlo Biancheri
Non
ci riferiamo all’argomento del condono edilizio di Ischia, zona ad alto
rischio sismico, con ventimila case e diciassettemila abitanti (…) -non
viene neppure richiesto il certificato di stabilità per gli immobili da
condonare che di sicuro crolleranno alla prossima scossa tellurica- né
al limite elevato degli idrocarburi
nei fanghi, da spargere nei terreni agricoli, che produrranno vegetali
che finiranno sulle nostre tavole, il tutto nascosto dietro al ponte di
Genova (…) ma al mendacio sistematico di questi affabulatori che,
all’evidenza, si rivolgono a dei fanatici che li seguono come si faceva
con Mussolini: «Duce, conduci!». Del resto il Salvini non fà che citare
Mussolini; è di ieri “chi si ferma è perduto”…
Vediamo perché.
L’economia
Sono al governo da maggio di quest’anno e lo spread
con i titoli tedeschi dei BTP si attesta sui trecento punti, un livello
insostenibile alla lunga, a detta del Presidente di Banca d’Italia
Visco e circa duecento punti in più del governo precedente. Danneggia
soprattutto le banche -ma anche le assicurazioni- che detengono in
portafoglio una quantità enorme di titoli pubblici italiani. Valgono di
meno e gli intermediari dovranno, di conseguenza, ricapitalizzarsi prima
o poi perché lo richiedono i requisiti patrimoniali e in bilancio,
secondo i principi contabili internazionali, debbono svalutare i titoli
in loro possesso ( investment portfolio) per adeguarli ai valori di mercato. Quali le conseguenze?I nuovi mutui a tasso fisso più cari come quelli a tasso variabile in essere e, inoltre, le banche ridurranno di nuovo il credito ecc., ecc. Dove troveranno i soldi per ricapitalizzarsi? Le condizioni di mercato non sembrano favorevoli ad assorbire la richiesta…
Siamo stati graziati per ora dalle Agenzie di rating, probabilmente per qualche spallata politica tra camerati populisti negli USA
(…), ma quanto durerà? E se i titoli pubblici italiani diventeranno
spazzatura la BCE non potrà accettarli a garanzia dalle nostre banche
mentre il ‘famigerato’ (…) Draghi a cui il ragazzetto di Pomigliano d’Arco,
lo stesso che minacciava di iscriversi al Pd piuttosto di fare un
condono ad Ischia (!), dà lezioni di italianità… alla fine del prossimo
anno lascerà la BCE ed il soggetto in questione si accorgerà in fretta
quanto il nuovo Presidente vorrà aiutare l’Italia; del resto, il
sostegno sostitutivo da Russia, USA e Cina, arriverà di sicuro… ma con
la velocità dei cammelli in carovana nel deserto del Sahara.
Nell’immediato gli investitori stranieri se ne vanno e quelli italiani
fanno espatriare i capitali perché manca la fiducia in un governo di
incapaci e chiacchieroni.
Il
Vis-Conte dimezzato, Cavaliere inesistente, dialoga, dialoga per
illustrare la sua bella finanziaria che gli piace sempre di più perché
‘pensata’, sostiene, ma finge di non capire che per dialogare bisogna
essere in due, altrimenti è un monologo, e non mi pare che abbondino gli
interlocutori europei che ripongano in lui la benché minima
considerazione.
L’esperto
della faccenda è quel signore ottuagenario del Cagliaritano che si
esprime con lo stile dei pastori di Orgosolo quanto a convinzione sulle
sue teorie. La crescita compenserà l’indebitamento e ci consentirà di
rendere il debito sostenibilissimo. Ma quale crescita? Con
l’assistenzialismo? Con i centri di collocamento? Con il maggior costo
delle pensioni per le modifiche alla legge Fornero? I neofiti ci
raccontano del moltiplicatore et similia ma nessuno condivide la
terapia perché la diagnosi è fondata su presupposti errati. Si sospetta
che si voglia creare uno scontro con i partner europei che faccia sì che
il paese sia messo gentilmente fuori dalla moneta unica e del resto
Draghi ha chiarito che non c’è più il rischio di contagio tra gli Stati
aderenti all’Euro: un messaggio ai naviganti… se lo capiscono.
Gli
investimenti delle grandi opere sono bloccati perché bisogna fare
l’analisi costi/benefici: se Cavour l’avesse fatta per il valico del
Frejus avrebbe raddoppiato la mulattiera, afferma giustamente
Chiamparino. Anche lo smemorato di Collegno capirebbe che le opere in
ballo sono tutte indispensabili ad un paese che non vuole condannarsi
alla decrescita felice.
Nella
manovra si prevedono investimenti pari all’1% del Pil mentre l’ultima
trovata del ragazzetto è quella di fare l’alta velocità in Sicilia in
alternativa alla TAV: se avesse studiato un po’ forse avrebbe imparato
che l’Italia è un paese con la testa nello sviluppo ed i piedi nel
sottosviluppo e per far crescere il Sud occorre che il Nord sia in
salute.
La disoccupazione aumenta di nuovo e ci sono segnali di perdita di velocità dell’economia e il decreto dignità è stato controproducente per favorire l’occupazione. C’è il rischio che, alle brutte, si faccia ricorso al famoso risparmio degli italiani come se fosse parte dei conti pubblici.
L’etica
La premessa è che la volata a questi signori è stata tirata dalla sinistra da salotto. Il padrone o dirigente de Il fatto quotidiano,
Padellaro, intervistato da La 7, sosteneva tranquillamente che è ora di
finirla di criticare la Raggi perché è stata votata dopo tutto dal 60%
degli elettori a Roma, malgrado lo sfascio della città, aggiungiamo noi…
Eccoci al punto. La morale è la seguente: se siamo stati votati
comandiamo noi e possiamo fare qualsiasi cosa, anche se i votanti si
sono pentiti: peggio per loro. Democratico, no? I contrappesi della
democrazia rappresentativa vanno aboliti e, secondo il comico in
disarmo, quello pregiudicato, i poteri del Presidente della Repubblica
debbono essere ridotti. Atteso che i votanti non sono degli esperti dei
problemi della cosa pubblica, bisogna trovare dei nemici immaginari che
saranno di volta in volta i migranti/’clandestini’, i burocrati europei,
la Merkel, Macron, gli speculatori ecc. I comprimari, peraltro, sono
impegnati a diffondere l’odio sociale indicando come al tempo del
libretto rosso di Mao le categorie da mettere alla gogna: i funzionari pubblici
che boicottano il governo del cambiamento, i parassiti, i privilegiati
da punire con l’esproprio mentre sono silenti sulle mafie, sull’evasione
fiscale che continua alla grande. Di fiscalità generale da applicare
secondo la capacità contributiva di ciascuno, come previsto in
Costituzione, non si parla affatto. Anzi, la flat tax…?
Il mendacio
Fanno finta di esprimersi come la gente comune aggiungendo particolari del tutto insignificanti:
sono andato ad Ischia con la mia ragazza e ho trovato la strada
bloccata, dice un deputato della setta, che giustifica così
l’accelerazione delle procedure per il condono…
‘Nessuno
speculi sulle nostre banche perché milioni di italiani sono pronti ad
intervenire’ afferma sicuro il tizio ‘concreto’, da bar Sport, che, a
giorni alterni, brandisce una statuetta della Madonna- ignora l’incauto
che questo modo di fare è puro paganesimo non cristianesimo- …Come, di
grazia? Con un bel salasso per i correntisti e per i risparmiatori in
generale?
Il
ragazzetto di Pomigliano che viaggia in seconda classe in aereo e che,
quindi, merita un premio (…) sostiene che la colpa della stagnazione
attuale dipende dalla manovra posta in essere dal precedente governo nel
dicembre 2017!
La
RAI/EIAR non dovrà esser più in mano dei partiti sostenevano e, invece,
da quando sono al governo si sono dimostrati abilissimi nel coprire
tutte le caselle per occupare il potere.
Tutta
questa sceneggiata è per gli allocchi che secondo i sondaggisti li
sostengono ancora e che dovranno votarli a metà del prossimo anno.
Siccome
noi allocchi non siamo, non crediamo che si possa governare con le
chiacchiere quando si è contraddetti dai fatti, dai ‘numerini’.
Riteniamo
che uno vale uno è un’idiozia perché ci sarà sempre chi è più capace e
più esperto in un dato settore: ci sono anche le doti naturali… Il
salario uguale per tutti, indipendentemente dalla mansione svolta e dalla responsabilità, non è stato attuato neppure nei paesi del socialismo reale che pure hanno lasciato macerie umane – c’era la nomenklatura…-. Non ci importa niente che ci siano degli pseudo-catari che viaggino in carro bestiame per dimostrare la loro purezza: preferiamo gente capace e preparata che viaggi anche in prima classe ma faccia bene gli interessi generali.
La
democrazia è un sistema delicato ma se la maggioranza dei votanti non è
all’altezza ci troveremo nella situazione descritta da Aristotele più
di duemila anni fa: in un mondo di pazzi, i savi sono considerati pazzi
dagli altri.