Carlo Biancheri
Al di là delle Alpi il pensiero corrente delle classi dirigenti sugli italiani è quello di gente appartenente ad un paese anarchico, ingovernabile, inaffidabile che non sa delineare una linea strategica portata avanti negli anni con determinazione. Un paese isolato, incapace di stabilire solidarietà durevoli con altri paesi, rappresentato da personaggi estemporanei, raramente focused to the point e capaci di improvvisare e di contraddirsi. L’ammirazione di Roosevelt per Mussolini ma anche di primi ministri britannici era certamente connessa alla convinzione che il paese avesse bisogno di un dittatore, essendo incapace di vivere la democrazia: così la pensava Churchill.
Questa sorta di maledizione, salvo
brevi parentesi come quella di De Gasperi, sembra essere una costante del
destino di questo paese.
Cosa hanno fatto i votanti?
Hanno dato credito a chi consigliava
loro di arrabbiarsi assicurando che tutto sarebbe cambiato e
che le sofferenze sarebbero finite un po’ come ‘pane per tutti a buon
mercato’ e ‘i colpevoli saranno puniti’ di manzoniana memoria, durante i
tumulti di Milano.
Le circostanze erano favorevoli
perché stiamo uscendo da una crisi economica epocale i cui effetti tuttora
permangono, causata dall’avidità e dall’insipienza dei grandi intermediari
finanziari internazionali; gli stessi che hanno condizionato i governi a
cominciare da quello americano, ma soprattutto quello inglese, per
deregolamentare il sistema finanziario e far sì che i controlli fossero
pochissimi ed inefficaci: tutti coinvolti, a cominciare da Clinton e da noi
c’era l’amico della Lega, Tremonti.
Ma, come insegna il Manzoni, se c’è
la carestia la colpa è dei fornai che fanno incetta di pane per aumentare i
prezzi…Un pensiero che non sfiora neppure il Di Maio o il Di Battista,
piacioni, che non sanno niente ma che corrispondono a tanti loro elettori la
cui filosofia si può riassumere così: viviamo il momento, diamo una botta per
vedere l’effetto che fà.
Il giovanotto di Rignano
ambiziosissimo ha tirato la
volata alla grande agli oppositori: prima col referendum che ha capito solo
lui, poi con nomine improvvide e per lo più sbagliate, alcune delle quali gli
si sono ritorte contro, poi con provvedimenti spot non
convincenti; le amicizie col massone Verdini e tutto l’establishment
di certo non hanno giovato .Abbagliato da Obama, un presidente
inconcludente, disastroso in politica estera, ossessionato dal mito di Blair un
altro campione di liberismo stupido a favore delle multinazionali e di
arroganza oltreché guerrafondaio.
Resta il fatto che nonostante
l’incapacità acclarata dei pentastellati a governare, come dimostra ampiamente
il caso di Roma che si trova in condizioni lamentevoli, con una giovane alla
guida del Comune che non ne azzecca una ma si crede ingiudicabile o il caso di
Torino dove per l’incapacità del sindaco e della sua giunta ci sono stati un
morto e millecinquecento feriti per un evento pubblico: mai accaduto prima un
fatto del genere…una gran parte del Sud e del centro hanno scelto Masaniello.
La presenza della malavita
organizzata, la legge normalmente considerata un consiglio non un obbligo, la
permanenza dei feudi che oggi si chiamano pubblica amministrazione o potentati,
le conoscenze che servono a sbrogliare i problemi, in una parola l’incapacità
di prendere atto della realtà per decidere cosa fare per migliorare il presente
ha lasciato spazio alla dimensione onirica: abbiamo trovato il Professor
Laqualunque che risolverà i nostri problemi.
Il Nord invece si affida ad uno che
pensa di stabilire solidarietà con Putin, che considera la Corea del Nord come
la Svizzera, che non fà che ripetere gli italiani prima di tutto e che presenta
un nuovo governatore che considera la razza bianca un valore: se questo è un
uomo…scriveva Levi. Dichiara costui che a Bruxelles sbatterà i pugni sul tavolo
ma, in Parlamento europeo, quando è stato ripreso in malo modo perché accusato
di essere un fannullone per non aver prodotto quel che gli era stato richiesto
si è scusato come uno scolaretto.
La Merkel e Macron accelerano
sull’integrazione tra i due paesi -ora parlano di armonizzazione di fiscalità
in materia di società-che significa che noi dovremo obbedire a quel che ci
imporranno e non sarà il gruppo di Visegrad a salvarci perché comunque i due
grandi stati europei andranno avanti da soli ed aggregheranno anche il
Benelux,la Spagna ed il Portogallo ed i satelliti per fare massa critica.
Affidare la maggioranza relativa degli eletti a dei ragazzi senza
preparazione né un quadro di valori al di là di un giustizialismo da regime del
terrore è stata una follia. Ce ne accorgeremo molto presto con i mercati
finanziari. Già oggi Milano è di segno inverso rispetto agli altri mercati
europei e lo spread nonostante l’intervento della BCE è il peggiore in Europa
dopo la Grecia… Ci saranno le montagne russe.
Manca un’autorità morale che i
massoni ottocenteschi che governavano tenevano in gran conto: la Chiesa.
Sembra sia preoccupata da altre cose
piuttosto che dalla diffusione della fede, dalla vita eterna. La gestione
gesuitica sudamericana la sta trasformando in un centro attivistico che si
traduce in forme di solidarietà umana e smarrisce la ragione, il ritmo
spirituale dell’operare. Non sono forse i gesuiti esentati dalla recitazione
del breviario nell’ansia di agire? La preghiera è residuale e così la
predicazione domenicale si risolve spesso nella descrizione sociologica dei
mali del mondo e su come porvi rimedio…Qualche quesito i preti in Veneto o in
Lombardia dovrebbero porselo dinanzi ad un’assemblea che vota tranquillamente
un partito che contraddice il precetto dell’amore di Dio e del prossimo, anche
se il capo brandisce il rosario… O si comportano come fecero i preti bavaresi
che predicavano agli iscritti al partito nazista? Anche per loro, come già
avvenuto per il papa, un po’ di psicoanalisi potrebbe giovare anche per
evitare certi scandaletti sessuali o la doppia vita… Non predicò diversamente
da come visse (san Gregorio Magno su san Benedetto)…
Da qui bisogna ripartire. Il tessuto
umano degli italiani attenti innanzitutto al proprio io, ai diritti non ai
doveri, al denaro a tutti i costi, al piacere, alla visibilità narcisistica, al
divertimento, al rifiuto dell’approfondimento culturale, alla solidarietà
spesso estemporanea…, non genera le premesse di un cambiamento.
Non si cambierà la società con la
novità ma solo cambiando le persone: il resto seguirà.