sabato 24 settembre 2016

DEUTSCHLAND, DEUTSCHLAND UBER ALLES...

Carlo Biancheri


"Germania, Germania sopra tutti" recita l'inno nazionale tedesco e dopo Guglielmo II e  Hitler suona in modo sinistro…; non è irrilevante ricordare che nella Germania comunista l’'esercito continuava imperterrito ad eseguire il passo dell'oca …e  anche nell’'URSS.
Il nostro giovanotto di Pontassieve scopre, come del resto la 'capretta sacrificale’ di Roma, così battezzata da  Statera  (non Madamin, a Torino, dove, a suo dire (…), tutto va benissimo, Madama la Marchesa…), quanto sia difficile la politica, in primis quella internazionale.
Così l’Italia  è in B - o meglio tra la A e la B… - per l'’ennesima volta. Quando si fà sul serio e  non ci sono  diversivi, come la gita turistica a Ventotene, il Presidente del Consiglio italiano è bene che non venga a far confusione negli incontri franco-tedeschi.
E’ sempre stato così  da quando i politici italiani non si sono più interessati  al paese ma solo agli interessi personali, in pratica da Berlusconi in poi, salvo la parentesi prodiana.
Ministri dell'economia e delle finanze debolissimi, tutta la schiera della riserva della Banca d’Italia, Ciampi incluso che ha aumentato considerevolmente il debito pubblico ed ha costruito una moneta unica zoppa con l'idea che l’inténdance suivra…, non hanno messo mano a quel che serviva al paese: un po’ di serietà.
Invece, si è costruito un regionalismo con libertà di spesa e con duplicazioni pesantissime in settori legislativi riservati in ambito nazionale, addirittura le regioni avevano (e hanno...) le loro sedi di Rappresentanza a Bruxelles dove facevano perder tempo ai funzionari della Commissione Europea, contattati da rappresentanti, per lo più incompetenti, su questioni che non erano affatto attinenti alla regione: persino in ambito nazionale, il coordinamento sulle politiche comunitarie tra Governo e regioni, previsto da una legge insipiente, nel settore finanziario  non si è mai fatto. Né si è affrontata l'illegalità dilagante, ormai nel paese, e la corruzione dovuta a mancanza di controlli efficaci. C’è qualcuno che verifichi l’operato dei carabinieri, della guardia di finanza o della famosa polizia locale?
Poi, l'attor giovine, cui non manca l'autostima, si è fatto fregare alla grande prendendo, invece di un Commissario di peso, l’Alto Rappresentante, nella fattispecie l’algida Mogherini, lodata da Juncker in quanto svolge un compito da funzionaria e cioè esegue gli ordini. Una nomina sbagliata per il paese come quella di Boeri all'Inps...
All'estero sanno benissimo come va l’Italia perché vengono informati e siccome non siamo tutti fratelli… ne approfittano. Deutschland, Deutschland uber Alles.
La ragazza dell'Est, con stile da gatta morta – per piacere le televisioni di dilettanti la piantino di invitare i famosi germanisti, cioè esperti di letteratura…, che ci ammoniscono che la Merkel è la più favorevole all’Italia e che dopo sarebbe peggio…; può pure tornare un Hitler! -– ha fatto in modo con le sue faccine di circostanza che la Germania avesse un superavit nelle esportazioni per lustri, vietato dalla normativa comunitaria e che violasse impunemente il limite del deficit. Certo noi al 60% del debito/PIL ci arriveremo alla stagion dei fiori ma non è una ragione per cui prima Barroso ora questo, che è stato per decenni primo ministro di un Paese truffa, il Lussemburgo, Granducato da operetta di cinquecentomila abitanti, stranieri residenti inclusi, si comportino (o si sono comportati) come servi sciocchi quando invece la Commissione Europea è la guardiana dei Trattati!
La ragazza dell’Est ha fatto questo di gravissimo: ha svuotato il ruolo della Commissione a vantaggio del Consiglio Europeo dove lei comanda. Lo ha potuto fare perché la Francia, con un presidente inesistente, novello Monsieur Dupond, non svolge più il ruolo di cerniera tra Nord e Sud Europa e la Spagna con tutti i suoi ministri dell’Opus Dei ha tradito lo schieramento del Club Med, come  tante altre volte nella Storia.
L'ordine del giorno, in Europa, lo detta la Germania; fino ad ora noi abbiamo beneficiato dell'Euro, in contrasto con le idiozie che si sentono dire da politici e giornalisti sulla moneta unica, perché con un debito così alto saremmo a mal partito col mercato e la speculazione internazionale e forse saremmo stati costretti a consolidarlo con conseguenze imprevedibili (si è scritto molto sul ruolo benefico svolto dalla BCE al riguardo). Persino Tsipras lo ha capito e ha deciso di restare nell'Euro, contro il parere del suo folle Ministro delle Finanze, Varoufakis. Tuttavia, se si continua così, con
una Commissione serva dei forti, dove la voce dell’Italia è del tutto inascoltata, prima di pensare ad alternative radicali –- l’uscita della moneta unica indebolirebbe il mercato interno ed i vantaggi che questo comporta per noi… -  bisognerebbe  finirla di protestare e fare la guerra nelle  decisioni, conoscendo bene gli argomenti e formulando proposte alternative credibili che possano interessare altri paesi e cercando alleanze in quegli Stati membri che non possono, non foss'altro che per ragioni storiche, subire alla lunga il dominio tedesco. Una politica che abbiamo spesso lasciato agli ambasciatori locali ma che non abbiamo mai praticato seriamente a Bruxelles e che, invece, ci avrebbe aiutato a fare massa d'urto in Consiglio. Come nella vecchia DC, in sede internazionale, i messaggi non sono mai diretti perché se si va alla conta gli interlocutori sanno benissimo di quanti voti disponiamo. E’ un cammino lungo, ci vuole resistenza ma non ci sono alternative credibili, tranne i sogni dei sanculotti a Palermo che si ispirano al pianeta Gaia dove si realizzerà il regno dell'onestà (tagliando qualche testa, si intende!).