domenica 1 marzo 2020

I POLITICI ITALIANI SONO DELLE MEZZE CALZETTE?



Carlo Biancheri


Il comportamento dei nostri politici di governo e di opposizione in questi giorni ha manifestato, se ce ne fosse stato bisogno, le virtù del genio italico: confusione, impreparazione, emotività, teatralità, opportunismo e poco coraggio.
Altro che commedia dell’arte, i nostri attori da avanspettacolo ‘recitavano a soggetto’, ma… diversamente dai personaggi pirandelliani, tutti riflessivi e posti dinanzi all’amletico dilemma esistenziale, il soggetto consisteva in esibizioni spettacolari, persuasi come sono che il pubblico degli analfabeti uditori si beva qualsiasi idiozia venga loro propinata, anche in casi seri.
Cominciamo dal Conte, già avvocato del popolo di san Giovanni Rotondo, poi Vis-Conte dimezzato e ora semplice conte. È apparso sedici volte in un giorno in televisione con la maglietta di chi sposta le macerie in caso di calamità naturale, propalando l’idea nelle ‘vittime’ televisive che la cosa più opportuna da fare fosse quella di fare scorte di sopravvivenza o mettere a posto la tomba per chi ce l’ha. Puro terrore, senza curarsi delle conseguenze. Anzi il ragazzetto di Pomigliano d’Arco ora ministro degli Esteri, dopo l’apprendistato allo stadio san Paolo di Napoli, si è vantato che il paese che doveva rimanere immune dal ‘vairus’ con il blocco dei voli con la Cina (…) era trasparente nella comunicazione e quindi, nella sua convinzione, meritava di esser lodato e considerato una stella polare dal resto del mondo. L’opposizione col fenomeno del bar Sport di Milano Rogoredo ha cominciato a tuonare che bisognava chiudere i confini, bloccare la libera circolazione del trattato di Schengen – tra noi ci saremmo sicuramente salvati…-. Non andò così e non perché i confini rimasero aperti, ma perché il virus ce l’avevamo già in casa da tempo e nell’era della globalizzazione i muri e le barriere sono illusori, specie in un paese come il nostro al centro del Mediterraneo, un crocevia da millenni.
Dopo i focolai ci siamo illusi che fossero rinsaviti e invece è scoppiata una lite tra Stato e Regioni, grazie all’improvvida legge del centro sinistra all’inizio del millennio che ha dato alle regioni un’autonomia spropositata con una legislazione concorrente con lo Stato che crea solo disordine. La legge fu fatta per timore della Lega del Bossi ed è indicativa di un atteggiamento furbesco e pavido di chi vuol comunque gestire il potere ad ogni costo: Lenin sosteneva che la vita politica è come prendere il tram: ad ogni fermata la gente sale e scende ma ‘noi’ saremo gli ultimi a scendere…
Il disordine delle iniziative delle regioni che la Stefani, veneta, voleva render ancor più indipendenti, magari a scapito di quelle più povere (…) ha fatto sì che i governatori facessero a gara per ampliare la sceneggiata e cioè per far vedere chi fosse il protagonista: così il Fontana che si mette la maschera perché una sua collaboratrice risulta positiva e che dichiara di recludersi in quarantena ma non per le tv. Oppure l’altro che ci assicura che i veneti si lavano e che invece ‘tutti’ (?) abbiamo visto i cinesi mangiare i topi vivi! Ma chi lo ha votato? Ci scriva chi lo ha fatto. C’è poi chi sfida tutti: nelle Marche si chiudono le scuole anche senza malati o quasi, il TAR annulla la delibera del Presidente della Regione e lui ne fa un’altra uguale: avete presente i dispetti all’asilo?
Ad Ischia non vogliono più i lombardi ed in Sicilia il fratello (fratellastro?) d’Italia Musumeci pone barriere ai nordisti, mentre la piccola Meloni, che ora fa la moderata (…), è costretta a dire che non è d’accordo, dopo aver appiccato fuochi per decenni.
Secondo Bersani -l’esperto di bocciofila…- l’unico che si salva è il ministro della Sanità Speranza che non dorme mai perché lavora ventiquattr’ore al giorno ed è suo compagno di partito (…). Il giovine Speranza in Parlamento ha assicurato che il governo ha preso tutte le decisioni dietro indicazioni della Scienza. Già la Scienza…, ma nello stesso giorno abbiamo assistito a liti ed insulti tra scienziati con teorie molto diverse tra loro e allora la voce della Scienza si è trasformata in cacofonia.
Tutto questo bailamme ha creato un tale terrore che lo spread è risalito -anche perché si parla di aumento di deficit e cioè di debito pubblico già elevatissimo- il turismo è praticamente scomparso – va detto cinicamente che Roma, sebbene in degrado grazie alla sindaca, è bellissima così vuota… – e gli italiani sono ora considerati nel mondo gente da evitare. In attesa che il ministro Di Maio faccia cambiare idea al mondo con le sue provvide iniziative diplomatiche, il paese secondo analisti seri potrebbe perdere tra sette e ventisette miliardi di Euro e tutto il lavoro per far dimenticare l’orrendo governo gialloverde è stato vanificato. Sono gli altri a sospendere i voli con noi, da ultimo la Turchia (!), mentre il grande amico Trump col quale ‘Giuseppi’ ci assicura di avere un ottimo rapporto, ha solo detto agli americani di non andare in Italia e American Airlines ha sospeso i voli su Milano: come si dice? Cornuti e mazziati, per caso?
Qual è la morale?
L’impreparazione, l’egolatria, il narcisismo della classe politica hanno dei costi molto rilevanti che dovremo pagare tutti noi e non sarà uno scherzo, se continua così.
Fino a che non si capirà che la politica è un servizio e che il potere deve realizzare il bene comune e non è un fine in sé, come credeva Lenin, fino a che non si comprenderà che la politica è ben più importante delle partite di calcio che sono la religione nazionale in un tempo in cui si pensa ormai che la Verità equivalga ad interpretazione soggettiva della realtà, non si uscirà ‘a rimirar le stelle’.