lunedì 24 marzo 2025

ITALIA: UN GREGGE DI PECORE SENZA PASTORE

Carlo Biancheri

Il riferimento evangelico non è alla Chiesa anche se la supponenza di certi prelati e la stupidità, il servilismo e l’ignoranza di molti commentatori fa sì che comunemente si assimili il ruolo alla santità: il papa stesso ebbe a dire, speriamo per celia (…), che il defunto papa Benedetto e lui stesso sono in lista d’attesa per la proclamazione sugli altari. Ci sono scandali colossali, specie in materia di morale sessuale, che denotano mancanza di fede, perché contraddicono quel che si predica, ma, dopo un rapido mea culpa, si procede nella routine quotidiana. La conseguenza è il disorientamento dei fedeli che si percepiscono come pecore senza pastore e, tuttavia, oggi l’attenzione alla gerarchia della Chiesa è inversamente proporzionale alla fede: sono soprattutto i non credenti a guardare ad un papa che predica fraternità e uguaglianza, trascurando non di rado di menzionare la croce – Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua, Mt 24 – che poi è la porta della Vita piena, l’altra vita (mai sentito?). Su questa Chiesa affannata nel ‘fare’ basti ricordare quel che scrisse nel Trecento un Dottore della Chiesa, Santa Caterina da Siena, ne Il dialogo della Divina provvidenza: ‘È vero che, per difetto di colui che tenesse il timone la fa andare a onde; ciò sono i gattivi e miserabili pastori, prelati posti dal Padrone di questa navicella’ (CLVIII), oppure Dante che nell’Inferno chiama Bonifacio VIII, 'lo Principe de li Novi Farisei' e, infine, senza scomodare nessun autore – e sono parecchi- basti richiamare i giudizi universali dentro alle Chiese medievali (si pensi al Duomo di Torcello) dove si vedono papi col triregno all’inferno insieme ad alti prelati, religiosi e suore. Senza alcuna contestazione del carisma, si vuole concludere che la funzione non fa il santo.
Lo smarrimento delle pecore, menzionato nel titolo, riguarda, soprattutto, la babele del bel paese in un momento in cui non si tornerà più come prima.
Negli Stati Uniti non c’è un amico, c’è un pregiudicato eletto presidente da una pletora di sconsiderati, che vuole stabilire un nuovo ordine mondiale tripolare: USA, Russia, Cina.
Per farlo non si guarda tanto per il sottile: menzogna, morte, minaccia, manipolazione, ricatto sono le armi usate da un soggetto aduso a non rispettare regole e non occorre rifarsi al Principe di Machiavelli che raccomandava ai reggitori di essere ad un tempo 'golpe e lione' perché l’arricchito di Mar a Lago Machiavelli, secondo noi, non lo ha letto e men che meno compreso. Comportarsi come lui, fa parte della natura/ombra dell’uomo, basti analizzare gli argomenti del lupo descritti da Fedro soltanto duemila anni fa: 'Mi sporchi l’acqua, non posso sono sotto di te, hai parlato male di me, non ero nato, tuo padre ha parlato male di me…' Così con l’Ucraina: Putin non ha iniziato la guerra (da chi è stata invasa l’Ucraina?), l’Ucraina stessa non esiste come paese: è Russia, Putin, ricercato per crimini di guerra, è tanto buono, ha persino pregato (!) dopo l’attentato al pregiudicato Trump, il presidente ucraino non è sostenuto dal popolo e va sostituito e via discorrendo.
E i nostri che fanno?
Abbiamo, come noto, una grande sventura che consiste nel partito della Lega, guidato da un manipolo di soggetti che si qualificavano comunisti padani, al tempo delle bevute dell’acqua alle sorgenti del Po con gli elmi con le corna nel revival celtico, aizzati dal Bossi, poi defenestrato. Non possiamo attardarci a descrivere tutte le malefatte compiute nel Lombardo Veneto (quest’ultima regione, guidata dall’azzimato Zaia, eterno Doge, che si vuole cultore del Manzoni e che pensa che I Promessi Sposi siano ambientati nella seconda metà del Seicento invece della prima, com’è in realtà (…), è stata distrutta dalla cementificazione della campagna veneta) basti pensare che ancora adesso dobbiamo parlare, dopo decenni, dell’autonomia differenziata per far sì che i ricchi del Nord siano sempre più ricchi. La Lega del Ministro di ispirazione bar Sport Milano Rogoredo, quello che mandava baci alla Madonnina e brandiva rosari e Vangeli come fossero corpi contundenti da lanciare, è alleata di Putin col cui partito non ha mai interrotto i rapporti e sta cercando di far le scarpe al conte zio del Frusinate – sopire e sedare…- Ministro degli Esteri nell’illusione, novella mosca cocchiera, di avere un rapporto privilegiato con la ghenga di Trump che mira a disunire l’Europa per comandare meglio. È contro la difesa dell’Europa perché i ‘compagni’ russi sono brava gente: lo ha studiato al bar. Noi che abbiamo qualche anno più di lui ci ricordiamo benissimo cosa volesse dire guerra fredda e Vienna occupata dai russi dopo la seconda guerra mondiale. La sua presenza, a nostro debol parere, è un cavallo di Troia al governo ma soprattutto in Italia.
Poi abbiamo l’avvocato di Volturara Appula con pochette, erede del partito dell’adepto di Scientology, che ha scassato i conti pubblici per anni con un provvedimento giudicato da centri di analisi internazionale il più stupido che si potesse immaginare: il rifacimento della casa gratis a certi italiani. Bene, questo politico che vuole scavalcare a sinistra il Partito Democratico, è un figlio dei fiori: mettete dei fiori nei vostri cannoni e investite in sanità, pagate le bollette agli italiani e non spendete 800 miliardi di spese militari (veramente sono 150…, il resto è opzionale per quegli Stati che vogliono assumere un prestito: perché mentire?). Già, ma per vivere pacificamente occorre essere in due e se uno ti invade? Ma no! C’è la diplomazia! Lo stiamo vedendo: Trump, infatti, aveva detto che con lui la guerra finiva in due giorni: ne sono passati circa sessanta…se non si trattasse di un pregiudicato, in quanto condannato penalmente, bancarottiere, ci ricorderebbe molto un personaggio dei fumetti di tanti anni fa che si chiamava Superbone.
Restano le donzelle leopardiane.
A Giorgia, trapezista, le è caduto il ponte sotto i piedi e così il Governo italiano, ciarliero in casa, all’estero conta il due di picche. Non sa che pesci prendere: spera di risparmiare dazi al vino italiano con Trump ma con l’alluminio e l’acciaio siamo già in braghe di tela, come si suol dire. All’opposizione faceva la parte dell’impunita, si dice a Roma, adesso fa la statista ma in modo casereccio, all’amatriciana. Scompare in Parlamento, è per la difesa ma non a scapito di altri debiti che il Governo intende fare, non vuole rispondere ai dazi troppo in fretta…, difende la nazione ma non ci sono proposte, disegni, non c’è una politica industriale: si adira con la Francia di Macron ma non propone un’alternativa. Tanta amicizia per l’Ucraina invasa ma… tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Forse alla Garbatella e a Colle Oppio ha imparato la tattica ma non la strategia di cui il Paese ha urgentemente bisogno.
Resta la situazionista, vestita dall’esperto di colori, che ricorda la public relations nel famoso film Monsieur Hulot che si adeguava ad ogni situazione.
È radicale la girl, eletta in un modo un po’ inusuale per un partito, ma per ora ha partorito soltanto un campo largo che sembra non avere confini perché non si vede nessuno dentro…come nel Deserto dei Tartari(?).
Si fionda in ogni situazione per manifestare che è pacifista, difensora dei diritti (doveri?), il riarmo europeo lo vorrebbe solo se ci fosse un esercito unico europeo, cioè tra quindici anni, se va bene, e nel frattempo…? Tutti al mare o a Ventotene…
Mala tempora…





sabato 1 marzo 2025

SIAMO SOLI, NON LO SAPEVATE?

Carlo Biancheri

L’incredibile vicenda occorsa ieri a Washington DC, alla Casa Bianca, dove il frequentatore di prostitute, difensore della famiglia tradizionale che ama, avendone, infatti, più di una, pregiudicato, mentitore abituale, nonché Presidente pro-tempore degli Stati Uniti, votato da una pletora di mentecatti, insieme ad un vice neoconvertito al cattolicesimo - dice lui… - che cita a sproposito sant’Agostino e san Tommaso, comportandosi come un salumaio dinanzi alla Divina Commedia aperta sul bancone: strappa una pagina ed incarta il salame…, hanno aggredito in diretta mondiale il Presidente di un popolo eroico che ha resistito con molti morti e feriti al criminale di guerra Putin per tre anni, ci ha resi edotti che con quei banditi c’è poco da sperare.
La violenza è il solo argomento cui tutto deve cedere: il giusto, lo fa dire Platone ad un sofista nel dialogo la Repubblica, è la ragione del più forte.
Nessun rispetto per alcunché in quei due con la loro sceneggiata, preparata a tavolino che fa capire più che mai cosa significasse quell’ ‘umanesimo’ che si proclamava negli anni ’50 del secolo breve, dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale che ha provocato 60-68 milioni di morti tra civili e militari e che portò alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
Nietzsche sosteneva che la Verità è interpretazione – di questa bella teoria vediamo i frutti nel nostro tempo - ma i due alla Casa Bianca, che hanno il solo obiettivo di ricucire con la Russia per staccarla dalla Cina, più che ‘interpretare’, manipolano il reale.
Il gesto vale anche per noi europei e, tuttavia, c’è una fioritura di utili idioti nel nostro paese che sperano di esser risparmiati schierandosi con un violento privo di regole: chi non sa governare sé stesso non può neppure governare gli altri, scriveva san Tommaso, lo sapeva il cultore Vance che si permette di giudicare e di dare lezioni di morale agli altri?
Vale per noi perché lo scopo di Trump e del suo alleato Putin è quello di dividere l’Europa divenuta troppo ingombrante per le loro mire.
Il popolo americano reagisce blandamente a queste cose: si fanno i fatti loro, il paese è immenso e non pensano a quel che accade lontano.
Altro che scudo americano e articolo 5 della NATO, dobbiamo diventare adulti e non pensare più di avere qualcuno che in caso di emergenza intervenga.
A parte il solito comunista padano, formatosi al bar Sport di Milano Rogoredo, tra la Meloni cui è caduto il ‘ponte’ e che non potrà più sfoggiare ovunque il suo inglese garbatelliano e il Ministro degli Esteri che ricorda il Conte zio dell’amato Manzoni la cui filosofia era: sopire e sedare (anche con soggetti come Hitler?) l’Italia è diventata afona? Pensa di avere un ruolo in questo frangente? Oppure preferisce cantare Chist’è o Paese do Sole! e pensare che: a da passa la nuttata. No non passa la nuttata non si può sfuggire alla realtà che poi è una fuga dalla libertà, per dirla con Fromm.
Per associazione di idee ci torna alla memoria la sinfonia di Haydn, Les adieux (Sinfonia degli addii) dove gli strumenti se ne vanno uno alla volta…
Coraggio!