Rosa Elisa Giangoia
Vorrei proporre una legge certo non molto importante ma senz'altro utile per la salvaguardia della nostra dignità nazionale, secondo cui chi vuole pronunciare in pubblico un'espressione in latino deve prima far verificare il suo dire da qualcuno esperto in materia, almeno fino a quando in Italia ce ne saranno, il che penso non durerà più molto a lungo, conoscendo l'andazzo dello studio delle lingue classiche nei nostri licei...Già in passato avevamo sentito in TV leggere l'espressione latina sine die come se fosse inglese, con una pronuncia del tipo "sain dai", cosa da inorridire, e anche oggi al Tg delle 13 su Canale5 abbiamo ascoltato una giornalista che con imbarazzo e incertezza cercava di sciogliere l'acronimo SPQR, limitandosi a dire Senatus Populus Romanus, con omissione del Que enclitico, troppo difficile!Ma si sa sono giornalisti, sempre più spocchiosamente tuttologi, a prescindere dalle loro reali competenze...Che, però, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi trasformi in latino maccheronico la famosa espressione che Livio (V 55) fa dire ad un orgoglioso centurione romano Hic manebimus optime in un ridicolo "hic manibimus" con una non ben chiara pronuncia del successivo avverbio (otimes/optimus) anche se con ben sonora -s- finale è davvero inaccettabile! Oltretutto in un'occasione ufficiale, di fronte ad un divertito Junker che, evidentemente più colto di lui, ha subito notato lo strafalcione e l'ha sottolineato con un ammiccamento che ha indotto Renzi a un tentativo di correzione e a risolvere il tutto con una poco spiritosa battuta. Episodio indubbiamente significativo della superficialità e dell'abitudine all'improvvisazione di Renzi. Infatti poteva, prima di questo maldestro sfoggio di cultura classica, almeno fare un rapido ripasso con sua moglie, recentemente immessa in ruolo ad insegnare latino ope legis! A meno che anche per lei Livio non avesse scritto così!
O forse hanno imparato il latino da qualcuno poco esperto, come il prete della favoletta che si leggeva quando anche ai genitori importava che i figli imparassero il latino e che vogliamo offrire ai nostri lettori:
"Un contadino spende un sacco di soldi per far studiare il figlio. Quando il ragazzo torna a casa per le vacanze, il padre per verificare cosa abbia imparato, lo porta dal prete, massima autorità culturale del circondario.
Lasciati soli, il prete chiede al ragazzo: come si dice acqua? Aqua, risponde. Noo,asino, abundantia perché ce n’è tanta. E fuoco? Ignis,no carnicosolum perché serve a cuocere la carne. E prete? Presbiter, no! praestor perché deve fare in fretta a dir la messa, altrimenti la gente si stufa. E fieno? Foenus;no capilli terrae; e gatto?Felis, no saltingraffia perché salta e graffia, asino! Lo dirò a tuo padre.
Il padre torna sente l’esito dell’esame e dà un bel ceffone al figlio. A casa il ragazzo medita una vendetta.
Prende un gatto, gli attacca della carta alla coda e dà fuoco alla carta e lo lancia nel fienile del parroco. Poi va sotto la canonica e grida:"Curre praestor, quia saltingraffia cum carnicosolo iit inter capillos terrae ac nisi venit abundantia peribit omnis substantia!".
Il problema è che il pressapochismo e la superficialità di Renzi si avvertono in tutti i campi per cui questo scivolone sul latino è stato solo un esempio palese del suo essere reale.
RispondiEliminaLa disgrazia del pressapochismo vale per Renzi,vale per il gruppo di Scientology (da ultimo la candidata per Roma nega di esser stata allo studio Previti - ha fatto solo praticantato... Perché Previti i praticanti li sceglie per strada? E lo studio Sammarco non è per caso connesso all'ex magistrato nominato da Andreotti presidente Consob e, caso unico, respinto dal Parlamento perché molto chiacchierato?- vale per gli adepti del famoso cavaliere ... dimezzato, vale per i compari di Vendola predicatori di insipienza ecc.,ecc. I rappresentanti sono lontani dai rappresentati, mangiano pane e volpe o sono del tutto inadeguati. Altro che bene comune: bene privatissimo...
EliminaChi lo volesse, se fossero tutti d'accordo, ora come ora potrebbe far cadere Renzi. Sappiamo che è il prodotto degli stessi che hanno fatto cadere Berlusconi e che a loro deve rispondere, per cui fa
RispondiEliminaquello che gli dicono con qualche piccola aggiunta demagogica, come gli 80 euro, per mantenere un minimo di credibilità con gli elettori.
Ormai abbiamo tutti capito, anche chi inizialmente aveva qualche speranza in lui, che più che un rottamatore è un disneyficatore, uno che banalizza tutto ciò che tocca riducendolo a evento mediatico, dunque equivalente a qualsiasi altro che attiri l’attenzione dei giornali e dei network televisivi, senza gerarchie, distinzioni, senza valori di riferimento. La sua dimensione è quella della pubblicità e dei reality, in cui si fa finta di essere veri ma facendo in modo di non essere davvero creduti, in cui ci si maschera ma mantenendo una distanza ironica che impedisca equivoci, guardandosi bene dal correre il rischio che possa diventare un’esperienza autentica e dunque cambiare qualcosa. In ciò Renzi è integralmente liberista, impegnato nella sistematica deregulation dei princìpi e specificamente dell’autenticità, contro la quale impiega collaudate tecniche come la "cazzata", che toglie ogni significato all’opposizione verità-menzogna e realtà-virtualità.
Ma che dire? Se ci liberiamo di lui, chi ci ritroviamo? Resuscitiamo Berlusconi e i suoi amici? Sperimentiamo i 5S? No, di certo. A nessuno viene in mente che manca una classe di politici competenti, oltre che seri e onesti e che sarebbe l'ora di provvedere?
Scusi, ma chi dovrebbe provvedere? Gli italiani continuano a votare gente che minaccia di darsi fuoco se i romani non scelgono una certa scialba candidata priva di una visione ideologica: l'asserita onestà è condizione necessaria ma non sufficiente...
EliminaOppure la Meloni o i dipendenti di Berlusconi... Restano colpiti se uno dice: ci metto la faccia? Embé? Oppure si reputano sufficienti le denunce di certi giornalisti che oltre a conoscer poco gli assunti non sono in grado di fare proposte? Se non cambiano le persone non si fà molta strada, mi creda