Carlo Biancheri
La Libia? La Siria? Il
Kosovo?
No, l’Italia. Perché?
Cosa caratterizza uno Stato? Fondamentalmente le istituzioni
rappresentative, la Giustizia, l'Esecutivo e l’Amministrazione, Forze armate incluse. Che ne pensate di tutto
ciò?
La Pubblica Amministrazione non funziona… Aspettiamo la
riforma, direte voi. Sì,ma nel frattempo?
Ci vogliono a Roma circa due ore e mezzo di coda per
registrare una concessione all’Agenzia delle Entrate. Penserete che sia colpa dei
funzionari fannulloni o incapaci? E’ soprattutto dovuto al fatto che gli utenti
sono troppi e che l’organizzazione del lavoro è arcaica. Qualcuno se ne
preoccupa?
Provate a costruirvi una tomba…Vi accorgerete subito che c’è
un gruppo ristretto di fornitori che hanno una sorta di monopolio non
dichiarato: in teoria potete uscire dal giro, a vostro rischio, si intende…, se
volete andare a buon fine. Nessuno si preoccupa.
Il Presidente dell’Inps, già sessantottino – sia lecito dire
che ciò non depone affatto a suo favore perché l’errore del ’68, sogno marcusiano
o dei figli dei fiori a parte…, è stato quello di separare da violenti (o
prepotenti) la pars destruens dalla pars construens, i mezzi dai
fini; per noi, invece, la strategia delle riforme (vere) era una tattica
rivoluzionaria …- ora bocconiano non aspetta che passi giorno senza impartire
lezioni su tutto: pensioni da ridurre, mobilità per andare in pensione, come
diminuire il debito pubblico incassando i contributi Inps evasi – che il suo
ruolo attuale gli stia stretto e voglia candidarsi a Ministro dell’Economia in
questo deserto dei Tartari?-. Tuttavia, non si preoccupa del funzionamento del
suo Istituto. Il sottoscritto, che crede alle favole, si è, ad esempio, avventurato
sul web per ottenere, seguendo un percorso da iniziati, il pin dispositivo. Dopo
una serie di tentativi frustrati, si è risolto a rivolgersi ad una sede Inps: il
pin è ormai solo dispositivo; prenda la busta. Contento, dopo aver atteso la
solita ora, di aver risolto il problema… torna a casa ma il pin non
funziona. Allora, sempre speranzoso, si rivolge al famoso numero verde: non c’è
nulla da fare, si sente rispondere; torni alla sede dell’Inps e se la prenda con
l’impiegato che le ha dato un pin non dispositivo… Secondo voi, il prof. Boeri per
caso è pagato per propalare le sue teorie discutibili o per far funzionare
l’Istituto che preside?
E’ da circa quarant’anni che si parla della riforma della
giustizia, dove si sono avventurati giuristi ben noti,Vassalli, per esempio.Con
quale esito? Quanti anni ci vogliono per esperire nel processo civile, ad
esempio, tre gradi di giudizio? Otto nella migliore delle ipotesi? Perché
avviene? Perché i magistrati non fanno il loro dovere? Le cause sono troppe, manca
il personale di supporto e le leggi sono non stupide ma demenziali ( e chi le
approva?). Non parliamo dei regolamenti attuativi che modificano la legge
stessa, spesso surretiziamente e senza che nessuno se ne accorga...! Qualcuno si preoccupa di istituire un filtro per il ricorso in
Cassazione che dovrebbe avvenire solo in casi eccezionali? Che proposte ha il
monocorde Orlando? Non crediamo che porti ad alcuna rivoluzione.
In un procedimento penale pensate che la polizia faccia
indagini se non è un caso clamoroso? No. Le indagini ve le fate voi, se potete…, e
poi fornite l’esito al pm… E’ normale? Sì, se un pm ha oltre mille pratiche da
evadere. Qualcuno si preoccupa?
I parlamentari che percepiscono lo stipendio per intero
(oppure no) sono ben pagati e, quindi, direte voi, dovrebbero conoscere gli
argomenti su cui sono chiamati a decidere o perlomeno quelli di cui
parlano. Facciamo grazia della lingua – congiuntivo creativo, parole storpiate che
denotano un’approssimazione nella conoscenza degli strumenti linguistici per
esprimersi…- ma, quel che è peggio, una confusione di concetti.
Si sentono vociare delle giovanotte in Parlamento sul fatto
che l’Unione europea ‘si permette’ di dirci di che colore debba essere (o il rilievo dei
caratteri) l’etichettatura? Nessuno ha spiegato alle segnorine che in
materia coperta da legislazione comunitaria è quella che giuridicamente prevale
sulla legge nazionale e che, in materia di concorrenza, la sussidiarietà non
c’entra un fico secco? Quale l’alternativa? L’Italexit? Poi le nuove emissioni di
BTP le collocano le signore? Il debito pubblico italiano chi lo paga? E i
salari, le pensioni? Facciamo come la Grecia? (cioè diminuiamo ancora il tenore di
vita del 30/40%…).
Il fatto è che la vita dei nuovi politici tutti (…), diversi
dai predecessori che seguivano la logica del "sopire e sedare" e soprattutto "tirare a campare"…, non si interessano dei problemi ma dell’immagine di sé: io sono
onesto, io ci metto la faccia, cura minuziosa dell’acconciatura.
Qualcuno mi deve spiegare cosa ha da proporre la giovane
Avvocata Raggi a Roma, tirocinante nello studio Previti (Previti i tirocinanti li
sceglie per strada?), poi col prof. Sammarco (qualche rapporto di vicinanza col
giudice Sammarco implicato in procedimenti giudiziari e, caso unico, bocciato dal
Parlamento come candidato Presidente (nominato!) alla Consob?). Cosa farà del
debito miliardario del Comune di Roma? Non sappiamo. Pensa che le municipalizzate
debbano tornare pubbliche: uhm… e chi le fà funzionare? Ritorno al passato che ha
lasciato una luminosa traccia nella gestione del pubblico? Che proposte ha fatto
come consigliere a Roma? Che competenze amministrative ha? Cosa c’entra il diritto civile o
societario con l’amministrativo? E in economia che ne sa? Non si pretende che tutti siano
‘scienziati’ ma se voi doveste farvi operare al cuore andreste da un
veterinario? Crediamo che ognuno debba fare quel che è in grado di fare e che sa
fare.
La gente è stanca di inconcludenze ed improvvisazioni e per
questo vuol cambiare purchessia…
Attenti ai Trump italiani, però….
Lei Biancheri è una persona fortunata se questi imbrogli con la burocrazia ce li ha solo per farsi fare la tomba! Tutti quelli che sono liberi professionisti, artigiani, piccoli commercianti ce le hanno ogni giorno per poter andare avanti e guadagnare da vivere!
RispondiEliminaLa tomba è il fine corsa ma non esclude tutti gli ostacoli precedenti... Quel che angoscia è il 'che fare'?
EliminaIl vero grande problema dell'Italia, oltre naturalmente a quelli che vengono qui segnalati, è rappresentato dalla corruzione del sottogoverno e anche delle amministrazioni pubbliche, che tutti dovremmo impegnarci al massimo a smascherare, perché deve veramente finire questa situazione per cui chi è in qualche modo coinvolto in cose pubbliche si appropria dei soldi che gli altri pagano di tasse, per cui poi i servizi pubblici (sanità, scuola e uffici vari) funzionano malissimo, sempre perché manca il personale, cioè mancano i mezzi umani e finanziari per farli funzionare come si deve.
RispondiEliminaGiusto!
EliminaLei ha ragione a chiedersi che cosa si possa fare per questa fallimentare situazione della nostra Italia che si aggrava continuamente, come capiamo ogni volta che apriamo la TV per vedere un tg e non sentiamo altro che vicende di malaffare, di disonestà, di ruberie e di mafia. E ormai sappiamo che la mafia è dovunque, al nord e al sud, che invece di vincerla, come vogliono farci credere i politici, l'abbiamo lasciata dilagare in tutto il paese. Mi sembra che ormai sia chiaro che il male ha la sua origine nei partiti e nelle competizioni politiche, in quanto tutto diventa un mercato. Quella che chiamiamo democrazia non è più tale per cui vanno ripensati questi stessi concetti che stanno alla base dello stato moderno.
RispondiEliminaBisognerebbe aprire una lunga riflessione.
EliminaLa democrazia nasce nella polis greca dove il numero dei cittadini maschi che avevano diritto di partecipare alle assemblee era piuttosto limitato. Il senso della comunità era diffuso,tanto che a Sparta si teorizzava la comunione delle donne e dei fanciulli di cui parla Platone… In alcune delle polis, se una proposta di legge non veniva approvata dall’assemblea dei cittadini,la pena era la morte del proponente…,tanto era il rispetto della cosa comune…
Questa democrazia, che si trova in forme diverse fuori dell’Europa, mista al comando dei capi (alcalde) come i comuneros,i pueblos delle varie etnie indie del Sud America, dove i gesuiti avevano le concessioni,si riafferma in Europa con i Lumi e con i massoni,in primis con la rivoluzione francese.
Molte prepotenze,violenze insieme alla proclamazione dei dirittti, più che altro individuali. I soggetti maschi dominanti erano, comunque, relativamente pochi numericamente perché il popolo era, diciamo così, bassa forza. Si potrebbe parlare a lungo dei girondini… e di come sono finiti… Mancava un’antropologia, una visione dell’uomo e del mondo umanistica che non fosse meramente individualistica.
E così in Italia siamo arrivati al suffragio universale molto tardi. Con meno votanti la democrazia era più gestibile? A giudicare dagli scandali dell’Ottocento direi di no.
Il fatto è che oggi chi ha un mestiere difficilmente si sacrifica, se onesto, a fare politica. E tra i politici che ci passa il convento troviamo degli improvvisatori le cui dichiarazioni fanno venire i brividi, considerati i ruoli che ricoprono. Per fare un esempio,la Meloni candidata sindaco di Roma, già neo-fascista, da giovane dichiarava, emula degli ideali della Repubblica di Salò, che le case popolari non debbono esistere a Roma e che in ogni condominio ci deve essere un alloggio popolare… Ma come? Si procede ad espropri? Senza indennizzo? E chi ripartisce gli alloggi? Per certo farò subito domanda per un alloggio popolare in un condominio all’Aventino a Roma o sull’Appia antica (o forse le ville le esentiamo?). Questo siamo… Facciamo grazia dei festeggiamenti del Renzi Munchausen, della colta Boschi o della saggia Cirinnà sul pasticcio ridicolo della legge sulle unioni civili (molto meglio i Pacs se il Ruini non si fosse opposto!) di cui il referendum sulle riforme istituzionali farà il paio. Bisogna cambiare ma non purchessia…
In questo blog crediamo che, come altre volte nella storia,la crisi politica corrisponda alla crisi umana e al nullismo degli aedi della cultura attuale:siamo nell’era delle conseguenze,diceva Churchill, dopo la seconda guerra mondiale…
Bisognerebbe riconoscere e avere il coraggio di ammettere che i partiti politici oggi sono storicamente superati perché questi partiti avevano un senso in base a ideologie molto diverse che portavano a programmi molto diversi, sia per quanto poteva riguardare l'interno del paese, sia riguardo alle alleanze internazionali. Oggi che tutto questo è stato modificato dalla storia, anche per l'affermarsi di un avversario ideologico comune (l'islam fondamentalista), all'interno del nostro paese e delle altre democrazie occidentali a contrapporsi sono i gruppi di potere economico per far valere i loro interessi. L'unica parvenza di contrapposizione sulla base di idee avviene su un terreno che potremmo chiamare privatistico, come le unioni civili, che sono cose di scarsa importanza, anche perché riguardano una ristretta minoranza di persone e non toccano gli interessi di nessuno. In questo contesto quelli che si vogliono farsi eleggere non hanno più la possibilità di raccogliere consenso e voti sulla base di idee e di posizioni ideologiche, ma i voti devono in pratica "comprarseli", per cui hanno bisogno di soldi, di qui l'inevitabile conseguenza che si approprino di quelli pubblici soprattutto per mantenersi al potere a lungo.
RispondiEliminaI gruppi di potere economico stia tranquillo che hanno sempre cercato i loro interessi con mezzi leciti ed illeciti, fino a tentativi di colpo di Stato in questo paese… Oggi celebriamo Segni ma il tentativo in questione avvenne sotto il suo mandato …
EliminaI partiti politici sono superati? E come si sostituiscono? Col Movimento 5 Stelle come propalano quella sapiente (…) dell’Annunziata o gli scienziati de Il Fatto Quotidiano?
Una setta che è stata gestita da affiliati (o simpatizzanti…)a Scientology…? Mussolini diceva che non è difficile governare gli italiani, è inutile. In effetti si tratta di un popolo - sempreché lo sia… -che sopporta tutto e non crede a nulla e, infatti, vota la nipote di Mussolini… Non si cambia alcunché se non si modificano cultura e persone;non basta cambiare la ‘struttura’, come credeva Marx… Una cosa è triste da ammettere: i soldi di tutti sono oggetto di latrocinio da centocinquant’anni, con qualche breve parentesi, ahimé… Chi è responsabile? Siamo noi che accettiamo di esser guidati da imbonitori e chiamiamo colti i personaggi che i burattinai occulti definiscono tali…
Su questo blog qualche tempo fa era stato pubblicato un interessante post sulle somiglianze tra la nostra epoca e quella della caduta dell'Impero Romano, ma mi pare che ora si evidenzi come siamo piuttosto in un momento simile alla fine della repubblica a Roma il che mi porterebbe a concludere che le democrazie non sono eterne.
RispondiEliminaLei Biancheri ha posto l'interrogativo "Che fare?" di fronte allo sfascio della situazione italiana e qualcuno qui nel blog ha tentato qualche risposta, ma lei non si è ancora pronunciato... e noi attendiamo!
RispondiEliminaLei mi pone una domanda difficile. Per me non c'è una soluzione politica pronta quando c'è una crisi culturale ed umana così forte. La gente non sa dove andare; rifiuta il limite, la sofferenza... e anche quando c'è dolore diventa 'performance'. Non ci sono storie stabili perché non c'è futuro, non c'è speranza e non c'è voglia di vivere un progetto insieme, nel bene e nel male: si vive il presente. Benedetto XVI legava tutto ciò all'oblio di Dio. Noi proviamo a 'Cercare l'uomo' nella sua positività senza cadere nel cupo pessimismo gnostico alla Cacciari, per intendersi... Il fatto è che da una parte c'è quel che nell'Ottocento si chiamava reazione e dall'altra i teorici di sinistra da salotto o attivisti che pensano che basti il fare... indipendentemente da cosa fare. Non si ama la vita si cerca il godimento che è altra cosa... La via di uscita è una profonda revisione dei luoghi comuni a partire da quelli culturali. Per risolvere la discriminazione secolare e la persecuzione degli omosessuali si è scelto di dar loro il matrimonio (senza nome) ed è una idiozia perché anche loro sono tributari della famiglia naturale tutelata dalla Costituzione checché ne pensino certi giuristi come la Cavallo.... Nonostante il progresso delle scienze la vita non è un prodotto, è il senso del nostro esistere ed ogni intelligenza 'sublunare' rinvia all'uomo in ultima istanza... Rimane il che fare hic et nunc... Chi condivide queste cose deve cooperare. È un inizio. Noi abbiamo provato con un primo incontro a Genova...
EliminaChe la storia dei partiti sia finita lo dimostra proprio il M5S che non è un partito perché non ha nessuna idea di quello che si può e si deve fare. Hanno solo voluto presentarsi come i più bravi e i più onesti e poi si vede che sono come gli altri, se non peggio.
RispondiEliminaIl fatto è che in Italia, a differenza della Francia, ad esempio, si candidano senza avere nessuna preparazione, nessuna competenza, nessuna conoscenza o esperienza della pubblica amministrazione e dell'organizzazione dello stato, per cui bisognerebbe mettere delle regole per chi si vuole candidare.
RispondiEliminavorrei aggiungere due cose.
RispondiEliminaItalexit: ci pensavo proprio stamattina, si certo collocare i BTP sarebbe un problema (ma ora chi li sottoscrive? le Generali di Bolloré?), però parlando di soldoni, con l'uscita il Regno Unito evita di versare 13bn di sterline al budget EU (da compensare con circa 7bn che l'EU manda all'UK, lo dice il FT qui http://www.ft.com/cms/s/2/70d0bfd8-d1b3-11e5-831d-09f7778e7377.html#axzz496wDION2 ). ma rispetto all'UK la situazione dell'Italia non è molto diversa. Cosa rimane? problemi di immigrazione, partecipazione all'EFTA. Peccato che Norvegia e UK siano così lontani, altrimenti si potrebbe pensare ad una mini-EU (e anche la Svizzera è invitata a partecipare), o no?
Molte questioni.
EliminaInnanzitutto l’EFTA è un'organizzazione che non ha mai funzionato e che è stata istituita dai Britannici come ripicca all’integrazione vera che si stava attuando nella Comunità Economica Europea. Adesso, poi, esiste come mero simulacro… e quindi nessuna integrazione nell’EFTA. L’intenzione del Regno Unito è sempre stata quella di trasformare la Comunità Europea, poi Unione, in un mercato di libero scambio senza armonizzazione, come invece previsto dal Libro bianco del 1985 che sancisce il controllo del Paese di origine e il mutuo riconoscimento. Una sorta di darwinismo economico volto a sterminare od asservire i meno competitivi… anche se nella competizione si imbroglia… Conosce la storia del lupo e dell’agnello: mi sporchi l’acqua? "We are with Europe, not in Europe" diceva Churchill… A causa del provincialismo e della dappocaggine dei nostri governanti che non parlavano inglese – solo Agnelli diceva perfettamente sciocchezze in tre lingue…, si diceva a Roma- faceva sì che ad ogni viaggio a Londra fossero intimoriti, col cappello in mano, come Renzo nello studio del Dottor Azzeccagarbugli… "Your English is very good" diceva Bush a Berlusconi, come si dice ad un principiante… Non parliamo del linguaggio anglo-rificolonese dell’attor giovine e del suo ‘Good work’!
La Svizzera? E’ un paese imbroglio che vive come un’ameba a scapito degli altri: il solo principio valido lì è: "pecunia non olet". Sono stati costretti solo adesso ad alzare un po’ il velo nello scambio di informazioni bancarie ma… avvertono il cliente prima di darle(!) di modo che abbia il tempo di adottare qualche precauzione…
Quanto ai costi della Brexit, se si fà un’analisi dei costi benefici, c’è da chiedersi se non sarebbe meglio togliersi dai piedi chi perennemente boicotta ogni iniziativa normativa comunitaria, che non sia di liberalizzazione, o non la attua a casa sua nell’assunto che preferiscono seguire il principio di regulation by principles, cioè una chiacchierata tra controllanti e controllati che ha portato, durante la crisi, al fallimento di tutte le principali banche inglesi che sono state nazionalizzate temporaneamente…
Nessuno dice che nel mondo guidato in gran parte dai principi degli ‘illuminati’ed affiliati vige una grande impostura: l’ipocrisia…