Il
papa pasticcia, dispiace dirlo.
Questo
blog è all’opposto della tradizione teologica gesuitica a partire da Suarez in
poi che ha portato al razionalismo e a complicate conciliazioni con le ultime
novità di successo, come l’uso di Heidegger per la teologia, se non Hegel
stesso, il che, con buona pace di Bontadini, è impossibile. Ci riferiamo a Rahner
(Karl) ma anche a von Balthasar. Con tutto rispetto, il tomismo di de Lubac ci
lascia indifferenti, come anche quello di Daniélou. E non parliamo di Teilhard de
Chardin, giacché fortunatamente nessuno più lo cita, forse perché hanno finalmente
compreso che la sua è più che altro poesia, immaginazione. La nomina del generale
gesuita venezuelano, già amico di Chavez e marxista in gioventù, che teorizza il
dovere (incontestabile diciamo noi) di far politica per un cristiano ci sembra
che si inserisca in una quasi identificazione della Storia della salvezza con la
Storia umana, come direbbe H.I. Marrou di cui non condividiamo, peraltro,
l’estremismo agostiniano, un po’ manicheo, quasi dualista; progresso umano e
salvezza cristiana potrebbero coincidere… ma se c’è coincidenza c’è anche una
sorta di integrismo… come nella teologia della Liberazione dove i rivoluzionari
erano i portatori del messaggio cristiano.
L’
approccio della tradizione gesuitica, formale ed esteriore come nell’arte da loro
ispirata, con i santi superumani… si accorda, tuttavia, per molti versi con il
Giansenismo, cioè il Calvinismo cattolico, e si traduce, in pratica, in mero
esercizio della volontà – il papa dice: fate un’opera di misericordia al
giorno, leggete la Scrittura una volta la settimana, fate gli esercizi spirituali
(perché? La vita non è forse un esercizio spirituale continuo?) - e nell’uso
degli strumenti del mondo. Manca lo stupore e manca il profeta Osea: la porterò
nel deserto (la prostituta…) e parlerò al suo cuore. Tutto lontanissimo da quel
Ausculta, fili, praecepta magistri…che vuol dire apri il cuore, come recita
l’inizio della Regola di San Benedetto. Non a caso Pascal…
Nella
smania di cercare i cristiani anonimi, come li chiamava Rahner, il papa, non immune
dal populismo del suo paese e, segnatamente, dalla scuola peronista, vuole il
dialogo con tutti, evidentemente anche con Scientology ed affini… che teorizza gli alieni ed il pianeta Gaia… Questa linea, tuttavia, che rasenta in certi casi
l’irenismo, trascura completamente la lezione di un Bonhoeffer che certo con
Hitler non dialogava… Vogliamo dire che se l’interlocutore non ha un’antropologia
adeguata, che rispetti l’uomo come fine, si oppone al cristianesimo. Maritain, che
certo il papa conosce poco, diceva che è cristiano ciò che è pienamente umano
(Umanesimo integrale), ma la pienezza umana ha una valenza metafisica. Maritain, che aveva partecipato alla stesura della Dichiarazione universale dei diritti
dell’Uomo delle Nazioni Unite, tracciava quel che designa
l’uomo.
L’approccio
del papa ci pare talvolta affettivo come quando oppone (quasi…) misericordia e
giustizia: chi è pentito accoglie con gioia la pena perché cammino di
metanoia: pensiamo a chi fa violenza ad un inerme… o all’atteggiamento
dell’assassino di Maria Goretti.
Per
questo dovrebbe evitare di entrare in un campo che è proprio dei laici,
come insegna la Gaudium et Spes. La Raggi ha dato sin qui pessima prova ed
è anche insincera con le sue dichiarazioni oltreché arrogante. Per il bene
comune dovrebbe lasciare subito una carica, che non sa svolgere, per non
danneggiare i cittadini. Noi abbiamo imparato da Tommaso d’Aquino che chi uccide
il tiranno fa benissimo e merita un premio…Pertanto le critiche alla Raggi, perché lasci in fretta, sono giuste e doverose: il resto è
buonismo.
A mio giudizio il papa parla troppo e soprattutto in modo estemporaneo improvvisato, quindi non sempre sufficientemente controllato, vagliato, soppesato... Non dico che debba solo e sempre parlare ex cathedra, ma le persone non devono pensare che ogni volta che il papa parla sia obbligatorio accettare e seguire tutto quello che dice, perché il papa è ispirato dallo Spirito Santo solo quando parla ex cathedra, non nelle esternazioni occasionali.
RispondiEliminaMi pare che la confusione tra sfera laica (politica) e sfera religiosa (spirituale) il papa Francesco continui a farla alla grande! Perché ieri ha calcato l’accento sul fatto che i giovani debbano andare all’etero a cercare lavoro? Non è mica una questione di sua competenza... E’ una questione che riguarda l’economia e la sociologia, quindi di competenza della politica, per cui ha fatto bene a parlarne il Presidente Mattarella, ma il papa, che intanto non può far niente per risolvere la cosa, ne parla solo per accattivarsi le simpatie del pubblico, cioè per demagogia. Lui dovrebbe occuparsi del fatto che in Italia diminuiscano i battesimi, i matrimoni e i funerali religiosi, che diminuisca la frequenza alle Messe, che sempre più gente si dichiari atea o agnostica. Mi pare che sia da riprendere, seppure con le debite profonde differenze, la teoria dantesca dei Due Soli: al papa compete portare gli uomini alla felicità eterna della beatitudine del Paradiso, mentre rendere felici gli uomini su questa terra con il benessere delle buone condizioni di vita è compito del potere politico, quindi dei laici, che devono però seguire determinate vie se vogliono anche loro raggiungere il Paradiso.
RispondiEliminaBeh… che il papa non possa neppure accennare ad un problema grave del nostro tempo mi pare eccessivo. Per la maggior parte di chi sceglie di emigrare si tratta di una frattura, un distacco doloroso e giustamente il papa richiama l’attenzione sul dovere di affrontare il problema, se possibile… Diverso sarebbe se ci propinasse un programma di intervento politico su come affrontare il problema. Non scomoderei Dante per distinguere la sfera religiosa da quella politica: basta la dottrina comune della Chiesa, elaborata con chiarezza nella Costituzione conciliare Gaudium et Spes.
EliminaE anche ieri, dopo il Te Deum in San Pietro, il Papa si è avvicinato alla sindaca Raggi, che aveva assistito in prima fila, per salutarla e scambiare qualche parola con lei. Il feeling continua e non promette niente di buono…
RispondiEliminaMa Parolin ha dato un'intervista l'altro giorno in cui dice che Roma è una città bloccata...
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