giovedì 12 marzo 2020

E BRAVA CHRISTINE LAGARDE!


Carlo Biancheri

L’avvocatessa francese Christine Lagarde, nominata a capo della BCE per meriti governativi in Francia e anche per sostegno della massoneria internazionale, ha iniziato la presidenza alla BCE con un’uscita catastrofica per i mercati finanziari.
L’arroganza transalpina, che l’ha voluta, faute de mieux…, prima al Fondo monetario internazionale, come Direttore Generale di nomina europea, e adesso Presidente della BCE, ci ha già presentato il conto e, particolarmente, all’anello debole della catena, cioè a noi.
La sua presidenza, neppure raffrontabile con quella di Draghi che, diversamente da lei, si intende di macroeconomia e di mercati, si inscrive nella linea di un altro campione, quel Trichet che alla BCE aveva tenuto il tasso di cambio Euro/Dollaro a valori spropositati, danneggiando per anni l’economia reale europea. Anche lui era stato Direttore generale del Tesoro francese, un ruolo tra il politico e l’amministrativo oltreché mondano in tutte le loggette del tout Paris, nella persuasione che presiedere una Banca centrale – fu in effetti Governatore della Banque de France - sia una sorta di compito di compliance, come la chiamano gli anglosassoni e la Lagarde, nella sua carriera, ha fatto principalmente questo, oltreché policy/politica spicciola inclusa.
Si tratta, invece, di ben altro.
Già al Fondo Monetario Internazionale, mentre Strauss Kahn, cacciato in quanto sex addict, ricorderete la storia della cameriera di colore in albergo, era molto capace, la Lagarde è riuscita a fare una serie di castronerie colossali come Direttore generale del Fondo, specie nella crisi greca, di cui si è dovuta persino scusare. È pignola la ragazza e legge tutte le carte, ma non capisce le cifre e, soprattutto, è molto attenta a non rompere il patto di ferro con i tedeschi della Bundesbank che, evidentemente, finita l’era Draghi, l’hanno spinta alla prudenza in un momento eccezionale, comparabile ad una guerra, e che la supponente avvocatessa non ha capito. Per la verità non sa che fare, perché non ha la preparazione necessaria e, sebbene consigliata, è più attenta alla politica che ai dati economici; i risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti: neppure nel 2008 dopo il crollo di Wall Street per  il fallimento di Lehman le borse avevano perso tanto in un solo giorno.
Che lezione ricavarne? Gli equilibri politici che hanno portato alla sua elezione sono una buffonata e l’Europa non può continuare nelle sue scelte fondate sull’appartenenza ai Clubs (…), perché, come insegna la massona Marguerite Yourcenar, nella prefazione alle Memorie di Adriano, l’economia è la vita della gente comune e, quindi, qualcosa di troppo serio per affidarla a dei dilettanti.
In questo Blog non abbiamo fatto che scrivere per anni che lo slogan ‘uno vale uno’ fosse un’idiozia, ma anche le scelte che prescindono dal valore e dalla capacità delle persone sono un danno gravissimo. Normalmente i tedeschi non hanno una vocazione transnazionale, perché, da provinciali etnocentrici, vogliono semplicemente esportare il loro modello o servirsi degli altri; a riprova pensate ai tedeschi del Volga o ai Sassoni della Transilvania che per secoli hanno mantenuto in modo separato la loro lingua e le loro tradizioni. Per questo, nelle sedi multinazionali non sono quasi mai proactive, caso mai seguono le proposte altrui, anche con mediazioni apprezzabili. Già la Commissione Von der Leyen è sotto tono e non sembra pronta ai grandi confronti planetari – con Trump e la Cina- e neppure a quelli interni all’Unione o alle conseguenze della Brexit, affidate ad un testardo savoiardo che non ha certo una visione, come dimostrato da Commissario al mercato interno la cui linea è stata: quieta non movere.
Noi, con un governo di mezze calzette, non riusciamo a dare un contributo significativo. Ci limitiamo a   chiedere flessibilità per aumentare il debito – chi lo pagherà?- o proporre gli Eurobonds che i nordici egoisti non vogliono. Ma la casa incomincia a bruciare per un fattore esogeno e se non si capisce che da un lato i mercati non si possono imbrigliare, ma dall’altro regole e controlli sono fondamentali, perché, secondo l’insegnamento di Keynes, ‘un mercato senza regole è una giungla’, le conseguenze possono diventare molto gravi.
La gente riconosce facilmente la bravura di un medico, di un chirurgo capace, ma, come già faceva rilevare Platone, citando la necessità di scegliere lo stratega per fare la guerra o l’architetto per l’urbanistica, nella cosa comune, nel governo della polis tutti vogliono metter bocca o si sentono deputati a poter assumere decisioni con gli esiti che possiamo constatare.




26 commenti:

  1. Ma la Lagarde chi vuole proteggere e/o favorire?



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    1. La Lagarde è soprattutto una persona non adatta a ricoprire il ruolo che
      svolge. Poi, da politica del gruppo di Sarkozy (...) con cui ha fatto carriera,
      non è certo favorevole all'Italia, ma sta con chi conta di più come la
      Bundesbank.

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  2. Ma il suo testo sembra confermare che le decisioni importanti a livello
    europeo le prenda la massoneria per favorire determinati gruppi di potere e
    d'interesse. Allora hanno ragione quelli che dicono che è inutile, anzi
    dannoso per noi stare in Europa.



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    1. Senza l'Europa noi non andremmo da nessuna parte come media potenza con
      molti, troppi problemi al nostro interno. Tuttavia in Europa bisogna saperci
      stare e non sbattendo i pugni sul tavolo, come suggeriscono gli ignoranti
      nostrani, ma in modo sottile, formulando proposte e tessendo alleanze che
      richiedono impegno e sacrifici; lo sapevamo fare bene nel Medio Evo e nel
      Rinascimento, quando i grandi mercanti o i banchieri avevano postazioni in
      tutto il Mediterraneo fino al Mar Nero e ad Amsterdam, Parigi, Madrid. Anche
      nell'Ottocento Cavour, nel processo di unificazione, non fu certo un
      provinciale in politica estera. Naturalmente occorrono persone competenti,
      coraggiose e con una vocazione e capacità internazionali.

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  3. Per capire quanto ci stimino all'estero basta guardare qui

    https://www.ilgiornale.it/news/mondo/coronavirus-scusa-degli-italiani-fare-siesta-1840492.html?utm_medium=Social&utm_source=Facebook&fbclid=IwAR0AJzKXsHoDOt5kHjl8ABwKnfKC0MYjvAR8K1uKtTwTIokJHLvgkslx1Hg#Echobox=1584119695

    Un medico inglese, scrittore e animatore del canale TV britannico
    Channel4 dice che l'epidemia è una cosa da nulla, un semplice
    raffreddore, ma che noi italiani la facciamo grossa perché, si sà, siamo
    gente che non ha voglia di lavorare!


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    1. Molti pregiudizi per ignoranza, anche se tanti dei nostri reggitori fanno di tutto per confermarli, perché contraddicono gli impegni assunti e separano le parole dall'agire.

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    2. Boris Johnson è un cinico o un irresponsabile?


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    3. Tutti e due!

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    4. Ma qualcuno dovrebbe dire a Boris Johnson che l'immunità di gruppo si
      sviluppa solo con le vaccinazioni.


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  4. Questa volta almeno Mattarella ha dimostrato determinazione e coraggio
    nei confronti della Lagarde!


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  5. Ma non le pare che Conte prometta troppo? Ci saranno poi le possibilità
    di dare a tutti tutto quello che dice?


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    1. Il problema non è l'immediato ma il dopo, tenuto conto della fragilità del paese e del fatto che Draghi non c'è più; al suo posto c'è un'incompetente con scarso equilibrio e molto opportunismo.

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    2. Ma dove li prenderà Conte tutti quei miliardi che continua a promettere
      a destra e a manca agli italiani? Dalle nostre tasche?

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    3. Si, ma non c'è alternativa adesso. Poi... bisognerà riprendere il discorso dei soldi buttati dalla finestra, dell'inefficenza della pubblica amministrazione -le famose gare della Covip colpiscono ancora, anche quando bisognerebbe operare in deroga...- ecc., ecc.

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  6. l M5S accusa la Lagarde di "Attentato alla Costituzione dello Stato".
    Ma cosa vuol dire?

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    1. È difficile dare un senso ad un'affermazione sciocca come molte di quel movimento.

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  7. I 5stelle avranno detto una scemenza contro la Lagarde, che comunque non merita nessuna approvazione, ma anche i dem che hanno chiesto che intervenisse la CONSOB contro di lei non mi sembrano che abbiano dato il meglio di sé.


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    1. L'abbiamo scritto più volte in questo blog: il grande argomento 'mal comune mezzo gaudio' (sbagliano tutti) che i nostri politici usano in continuazione si traduce in spagnolo 'mal de todos, remedio de tontos'... Che saggi gli iberici!

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  8. Mi sembra che il papa si comporti troppo da "tiepido" in questo momento,
    proprio lui che qualche anno fa da Santa Marta aveva rimproverato i
    "cristiani tiepidi", qulli che secondo l'Apocalisse "non sono né freddi
    né caldi". Ora cerca un po' di recuperare, ma troppo "da laico", parla
    su Repubblica, sì, perché così crede di parlare a tutti, ma parla anche
    in modo da piacere a tutti, dica invece delle cose da "cristiano",
    infimmate di Fede, anche se non coincidono con quelle del "mondo".

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    1. Nella storia il contagio e le epidemie erano gestite in primo luogo dalla Chiesa che si faceva carico dell’assistenza, in base al precetto della carità. Oggi i vescovi danno consigli sanitari, in sintonia con le autorità civili, a loro volta dipendenti dagli esperti scientifici. Dell’eroica virtù della carità che nei secoli è stata ragione di salvezza fisica e spirituale non se ne parla più. In una situazione in cui entrano in campo la malattia e la debolezza fisica, la solitudine e l’inquietudine, fino all’incertezza sulla vita dalla Chiesa viene quasi unicamente l’appello a non accrescere i rischi di contagio. Il senso della vita e della morte viene confinato nel privato, lasciato al singolo nella sua solitudine. Per pudore? Per timore? La valenza soteriologica della Buona Novella evangelica sembra eclissarsi, anche quando gli uomini di Chiesa parlano, si rifanno piuttosto ad un’etica laica della pazienza, della sopportazione, della resistenza, di trovare la forza in noi stessi, secondo una linea più stoica che di affidamento a Dio. Quasi non lo si volesse nominare Dio, per evitare il bruciante interrogativo di Giobbe: Si Deus est, unde malum? Il grande interrogativo a cui non sappiamo dare risposta, ma che non possiamo eludere, anche se potremmo capovolgerlo pensando che dobbiamo superare la “banalità del bene”, in quanto il bene non è ovvio, ma è un continuo miracolo di cui dobbiamo stupirci e gioire con gratitudine.

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  9. Ringraziamo di non essere francesi perché loro hanno un presidente come
    Macron che chiude tutto a mezzanotte e poi al mattino dopo fa andare a
    votare, anche di non essere tedeschi con una presidente che dice che il
    70% della popolazione sarà contagiata, ma non prende drastiche misure,
    né inglesi dove il Boris nazionale ondeggia senza saper cosa dire, né
    spagnoli dove il presidente per credere al virus ha dovuto sapere che
    era positiva sua moglie... Non siamo mica i peggiori in Europa...

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    1. In effetti i politici europei non sono assolutamente all'altezza di una situazione così difficile. Temo che sia una generazione educata a vivere il contingente, soggettivista, incapace di una visione.

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  10. Credo che anche chi aveva entusiasmo per papa Francesco agli inizi e poi
    ancora per qualche tempo ora lo vada perdendo, soprattutto per questo
    suo starsene da parte, citare Fazio, invece delle Sacre Scritture,
    parlare sempre e solo di cose terrene... Ma non poteva essere quello di
    ieri sera un rosario solenne con il papa ieratico da solo in San Pietrio
    a pregare con tutta la cristianità? Ora ci sono mezzi di comunicazione
    enormi. Perché non li usano? Dov'era il papa mentre tutti i cattolici si
    erano riuniti per pregare insieme? Abbiamo sentito la sua mancanza.
    Magari abbiamo anche rimpianto Paolo VI che nei giorni bui e drammatici
    del rapimento di Aldo Moro (su cui ora si riverberano le rivelazioni
    quanto mai inquietanti del generale Laporta) si rivolgeva con solennità
    al popolo di Dio e pregava con fermezza il Signore. Moro purtroppo è
    stato sacrificato, ma almeno la tenuta democratica del paese ha retto.

    Ignazio Furlan

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  11. E così, caro Biancheri, siamo arrivati al tempo delle promesse: dopo quelle
    di Conte, quelle della von der Leyen e, tanto per non essere di meno, anche
    quelle del papa che promette la vita eterna a tutti, basta una piccola
    penitenza finale, magari in punto di morte, come per tanti personaggi di
    Dante. E così siamo ripiombati nel Medio Evo.

    Poi magari se ci spiega il MES e perché l'opposizione dice che è uno
    strozzinaggio legalizzato, ci fa molto piacere.

    Nando Riccardi

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  12. Come lei si sarà accorto, noi, insieme all'ateo Le Goff, non siamo affatto
    convinti che il Medio Evo fosse un'epoca buia.
    L'idea che fosse una Media Aetas tra la romanità ed il Rinascimento è stata
    teorizzata dagli umanisti ma cavalcata alla grande dalla Riforma luterana e
    poi dalla massoneria che ci gestisce da circa duecentocinquant'anni. Per la
    verità è il tempo dell'arte gotica e delle grandi cattedrali e di un
    pensiero raffinato e difficile,forse, per un tempo di beoti come il
    nostro, come dimostrato, tra gli altri, da personaggi come Tommaso d'Aquino o
    Giotto o Dante e quanti altri... Diciamo che il Rinascimento non ci sarebbe
    stato senza il Medio Evo. E anche l'alto Medio Evo non era barbarie; basti
    leggere la Regola di san Benedetto per capire la densità, la profondità umana
    che non si ritrova affatto nel nostro tempo dell'effimero, del narcisismo, del
    soggettivismo e della materialità a tutti i costi che risulta 'ottusa' e,
    quindi, fonte di disperazione e solitudine.
    Il papa non innova nulla e il battesimo di desiderio ma anche il pentimento
    senza sacramenti in punto di morte sono stati elaborati dalla Chiesa da
    secoli.
    La von der Leyen questa volta non promette, sospende il patto di stabilità
    e non è poco; si dice anche favorevole,lei tedesca(...), ai Corona bonds
    cioè un'emissione con solidarietà tra gli Stati: vedremo gli sviluppi e se
    gli Stati nazionali tanto evocati dai nazionalisti da bar Sport nostrani non
    bloccheranno la Commissione.
    Quanto al Mes ed al canaio scatenato dagli esperti - si fa per dire!- del
    tizio che fà la spesa (...) a Roma, in quarantena, con l'ultima fidanzata
    ragazzina e la scorta - ma senza sporte...- credo che il timore, condiviso
    dai giovanotti della setta e rivelatosi infondato, fosse connesso ad un
    declassamento dei titoli pubblici italiani, a motivo dell'elevato debito
    pubblico in essere ed al rischio di un consolidamento imposto al nostro
    debito.
    Tutto ciò mi sembra superato in quanto, in questo dramma, il governo
    italiano prova a convincere ad utilizzare il Mes per il sostegno
    all'economia degli Stati giacché il PIL quest'anno verosimilmente crollerà.

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