lunedì 16 giugno 2025

ALBA SULLA CHIESA, CIELO NERO ALTROVE

 Carlo Biancheri

Il clima di ubriacatura generale, fin dall'inizio del XIX secolo, è stato generato  dal massone/gnostico Hegel che sosteneva, tra l'altro, la tesi della razionalità e del progresso della Storia, una sorta di fil rouge che il successivo Marx credeva pure di sapere dove andasse: nella
liberazione, cioè, degli oppressi, del proletariato dopo un periodo 'transitorio'(...) di dittatura cui sarebbe seguito l'Eden in terra quando il lupo e l'agnello s'abbracceranno, pace e giustizia regneranno e via discorrendo. Questa bella teoria è arrivata fino a noi, infatti, nel nostro
Parlamento, i pochi che hanno studiato, capendo quel che leggevano (...), proclamano spesso con tono stentoreo di essere 'dalla parte giusta' della Storia... A ben vedere non è andata proprio così, giudicando gli eventi dei duecento anni trascorsi dall'imbonitore delle folle di intellettuali: dove
sta il progresso - anche se non lineare - della Storia?
Non ci sono forse stati sterminii di popoli insieme alla Shoah, come, ad esempio, tra i tanti, quelli Ucraini ed Armeni e, da ultimo, i musulmani cinesi, gli Uiguri? E le guerre con le decine di milioni di morti, interi Paesi distrutti? Non si parla forse di tortura ai nostri giorni, magari in certe carceri speciali? E la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite è messa in pratica dagli Stati che aderiscono all'ONU? E la 'fase nuova', in esito alla 'dialettica della Storia', in che consiste quindi? È una 'crisi organica' per usare il linguaggio gramsciano (ma mondiale...?): non è chiaro, l'intreccio si infittisce.
Assistiamo oggi a violazioni della sovranità, invasioni di paesi vicini, realizzate o minacciate, da parte di regimi dittatoriali, come quello di Putin o di Xi Jing Ping, nell'assunto che il giusto è la ragione del più forte, la tesi dei sofisti al tempo di Platone (solo duemilaquattrocento anni fa...). E ancora ci accorgiamo della sproporzione nell'uso dei mezzi di difesa con vittime innocenti e dell'invasione di territori altrui come nel caso di Netanyahu...
E, allora, dove è finita la razionalità? Una curiosa visione dell'uomo quella in cui egli sarebbe eterodiretto dalle' idee' - Napoleone a cavallo a Jena un 'puntino' che rappresentava il farsi della Storia, lo Spirito del tempo... - e a cui non sarebbe consentito altro che scegliere di adeguarsi al
'vento della Storia', come scelta etica.
Questo il quadro di riferimento culturale in cui si muovono i nostri reggitori che sembrano esser guidati più dalle passioni che dalla ragione, come direbbe Aristotele.
In America, uno Stato federale crogiuolo (melting pot), dove, come ha scritto superbamente l'americana del Sud, Flannery O'Connor, convivono ricchi, gangsters, squatters e persone marginali nella società, quali, ad esempio, poveri o anziani, che spiazzano tutti comportandosi con umanità e coraggio, dicendo il vero, in questo paese  ora prevalgono gli umanoidi, cioè gente che fa dell'aggressione e della menzogna un mezzo di comportamento abituale  e che ignora il rispetto per sé stessi e per gli altri, che considera vincere lo scopo della vita. Trump è l'esempio di quel che può diventare un uomo lasciando spazio agli istinti animaleschi senza la guida della retta ragione: una quadriga di cavalli senza auriga, direbbe Platone.
È stato eletto per protesta dinanzi alla debolezza e all'incultura dei democratici, opportunisti fin dal tempo di Clinton, verbosi ed inconcludenti con Obama. Dalle memorie di Adriano, conosciamo che non si reggono gli imperi senza empatia, e la capacità di comprensione delle culture altrui in USA non è moneta corrente: forse è proprio la cultura che manca, generalmente parlando.
Per contro in Europa abbiamo un criminale di guerra che vuole restaurare il dominio della 'Santa Russia' quasi fosse suo diritto, spazio vitale, diceva qualcun altro... Vico scriveva che i popoli sono come dei grandi animali, ciascuno con il suo genio: bene, nel mondo slavo la rassegnazione e l'indifferenza per chi comanda è una costante perché il loro mondo quotidiano non è scalfito, se non accidentalmente. Lo Zar in Russia ha continuato ad esserci: ci sono stati Zar un po' più cattivi ma non c'è stata nessuna vera rivoluzione. Se prima del 1917 c'erano i padroni e le anime morte (...) si è sostituito lo Stato e i papaveri rossi e ora l'autocrate e i suoi boiardi. Nelle campagne della sterminata Russia si va avanti con la Vodka per sopravvivere: Mosca è lontana come ne Le tre sorelle. C'è la guerra, si muore ma quante guerre ci sono state prima? Quanti patriarchi corrotti? Nel mondo slavo non si crede veramente che la vita di ogni giorno possa cambiare radicalmente, migliorare forse si.
Il discorso per la Cina è analogo e non si spiegherebbe altrimenti il controllo che il regime mantiene su uno Stato così grande, anche se in certe provincie i dirigenti di Pechino non vanno perché li lincerebbero, come già avvenuto.
In questo contesto complesso come sta l'Italia? Nella mediocrità, aurea mediocritas...
Un governo di apprendisti che tiene i conti in ordine aumentando le tasse e facendo cassa sui pensionati, senza una visione che non sia quella dei social o dei progetti faraonici come il ponte sullo stretto, fumo negli occhi di un paese dove in molte regioni non funziona quasi niente.
Un governo dove opera tranquillamente col sabotaggio la componente putiniana che ha fatto molto male al paese e che continua a farlo.
Le intenzioni di voto che premiano la giovine Meloni che si sente al centro dello scacchiere internazionale ma che è regolarmente emarginata quando si tratta di  prendere decisioni di rilievo dipendono  dalla mancanza di alternativa e dalla decadenza culturale del paese. Come si fa a volere che ‘l'Europa faccia' quando si passa il tempo a parlare di nazione e di sovranismo? Un'Europa à la carte, insomma, come al ristorante: prendo questo, quest'altro non va ma quando sentiamo dire: l'Europa deve fare..., inclusa l’opposizione, c'è da chiedersi: ma gli altri sono d'accordo? Chi decide? E le maggioranze come si formano? Il Governo italiano ci ricorda il personaggio dei fumetti Superbone. L'appiattimento sugli Stati Uniti di Trump è una favoletta inventata da sor Capanna che teorizza l'indefettibile alleanza atlantica che fa acqua da tutte le parti: essere adulti significa prendere atto della realtà che nella fattispecie significa unirsi in Europa a chi ha un destino comune per fronteggiare il peggio.
L'opposizione ha come guida una controfigura, molto ambiziosa, dell'americana Alexandria Ocasio-Cortéz, che parla con affanno credendo di aggiungere valore alle insulsaggini che proferisce.
Lei e i suoi lupetti vagheggiano un mondo che non c'è più, il socialismo reale, la nazionalizzazione dei mezzi di produzione, il manicheismo contro la finanza, che è un'industria come le altre, anche se va regolamentata e vigilata seriamente. Gente che ha fatto solo politica nella vita e, quindi, non ha esperienza, appare priva di una visione su quel che occorra strutturalmente al paese, senza correre dietro alle ultime novità di successo o giocando su dichiarazione ambigue, specie su grandi temi come la difesa dell'aggredito di fronte all'aggressore. Ci sono le guerre? La risposta è ‘diplomazia’. Bella trovata ma per far la pace occorre esser in due a volerlo…
Non ci attarderemo a parlare dei Trotsky all'amatriciana o del partito già di Scientology e ora dell'Avvocato del popolo, per tutte le stagioni, autore, secondo la stampa internazionale, dell'intervento governativo più stupido che si potesse concepire e che ha scassato i conti pubblici per anni: il superbonus, la casa rifatta gratis. Quando tuona contro l’ingiustizia sociale si toglie la pochette e sta in camicia.

Come costruire un'alternativa agli incapaci al governo?
Soccorre la Chiesa che esce da un periodo a dir poco turbolento con un papato gesuitico peronista.
In altra parte del blog ci siamo dilungati su Pascal e i gesuiti da lui accusati di relativismo e di contrarietà alla dottrina dei padri della Chiesa. La lettera apostolica Sublimitas et miseria hominis del papa Francesco derubrica l'attacco ad un'intemperanza giovanile mentre in realtà Pascal proferisce accuse gravi di pelagianesimo, funzionale alla logica del 'fare', di adeguamento al mondo per far proseliti, essendo gli uomini così corrotti che se si prospettasse un ideale troppo alto farebbero molto peggio, afferma Pascal, nel rappresentare la posizione gesuitica. Nessuna spiritualità né Trascendenza, essendo soppressa la ' grazia attuale' a favore della 'grazia sufficiente' con la conseguenza di un orizzonte immanente e oggi si direbbe una Chiesa Ong che realizza la fraternità in terra hic et nunc.
È stato eletto un papa agostiniano che sa bene che la terra nuova e i cieli nuovi non si compiranno qui, altrimenti bisognerebbe sopprimere quel riferimento alla valle di lacrime del Salve Regina, preghiera dell' XI secolo, il che sarebbe francamente sbagliato. Sa bene anche che la Storia umana non si identifica con la Storia della Salvezza di Dio, e che la pace di Cristo non è la pace umana, l'assenza di guerre. Non c'è risposta a tutti i problemi, a tutti gli ostacoli in questo mondo, perché lo scopo della vita è la Gloria di Dio, come nel caso del cieco nato: chi ha peccato, lui o i suoi genitori? Né lui né i suoi genitori ma perché si faccia la Gloria di Dio (Gv,9,3). Come dice san Giacomo la fede senza le opere è morta ma il papa ricorda giustamente che un cristiano deve 'sparire' perché si manifesti il Cristo.
Questa è la speranza cristiana in tempi di guerra, di inganno, di illusione di raggiungere la felicità con ogni licenza smarrendo il fine dell'uomo stesso: la vita piena che non termina, la vera realizzazione dell'uomo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



mercoledì 16 aprile 2025

MA LA MELONI STA CON IL LUPO O CON L' AGNELLO?

 Carlo Biancheri


   Alla vigilia della visita alla Casa Bianca del nostro presidente del Consiglio, sembra che ella svolga il ruolo della mosca cocchiera che porta avanti il carro trainato da buoi, secondo Lafontaine, nel quadro politico di questa Pasqua angosciosa e c’è da chiedersi da che parte stia.
   L’interlocutore, va ricordato, è un pregiudicato, bancarottiere, amante della famiglia (infatti ne ha costituite diverse), così fedele alle alleanze da considerare gli Stati europei degli scrocconi che hanno succhiato il sangue per decenni ai poveri americani, peraltro, consentendo loro di avere la valuta di riferimento per il mondo e, quindi, manipolabile…a seconda delle convenienze: mi indebito in dollari e poi restituisco il dovuto con soldi svalutati. Le mammolette statunitensi vivono al di sopra di quel che producono e quindi, secondo Trump, il resto del mondo deve pagare il debito americano, per riconoscenza, si intende.
   Il presidente pro-tempore si prefigge di costruire un nuovo ordine mondiale e, quindi, è sulla lunghezza d’onda di un ricercato per crimini di guerra dalla CPI e cioè tal Putin, del KGB (servizi segreti sovietici). Quando quest’ultimo passa il limite con attacchi stragisti alla popolazione civile ucraina, come nella domenica delle Palme, cose che solo barbari come Hitler o Stalin o Pol Pot potevano fare, l’amico Trump dichiara che ‘si sono sbagliati’ i poveri russi, un incidente di percorso e, del resto, l’invasione e la guerra sono responsabilità dell’agnello che verrà mangiato dal lupo a cui sporcava l’acqua: per Trump il lupo ha ragione, si difende da agnelli ‘nazisti’. Del resto l’immobiliarista ha una tale profondità umana che dà dello stupido all’eroico presidente di un paese aggredito per avere ‘iniziato’ la guerra con un altro paese ‘venti volte più grande del suo’: la logica è che se sei più piccolo devi subire, sempre. Altro che Se questo è un uomo…di Levi.
   Se non fosse incolto - e se ne vanta (…) - verrebbe da pensare che sia un buon discepolo di Nietzsche che sosteneva che la ‘Verità è interpretazione’; Così è (se vi pare)…direbbe Pirandello.
   Con la vita e con la morte i conti non si fanno in questo modo e questo presidente sarebbe condannato al tempo dei Romani alla damnatio memoriae allorché toglierà il disturbo.
   Nel frattempo ci manda il Vicepresidente convertito al cattolicesimo: dice di aver letto san Tommaso e Maritain ma con nessun profitto, considerata la sua aggressività che contraddice il Vangelo: ‘Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò…e imparate da me che sono mite e umile di cuore’ (Mt 11,25-30). Sprizza solo violenza nell’eloquio e supponenza molto, molto mal posta. Se questo nostro paese avesse dei cuori ardenti sarebbe bello organizzare una manifestazione venerdì per fargli capire che non è il benvenuto.
   Con questi soggetti la nostra sicura Presidente va a rappresentare le buone ragioni dell’Europa (non dell’Italia come diceva il Ministro del bar Sport di Milano Rogoredo, ignorando che per farlo bisognerebbe prima metter su una Italexit, non proprio raccomandabile nel frangente attuale) che sono già state respinte al mittente: e allora? Cosa va a fare in un paese che dice apertamente di non esser più alleato alle condizioni attuali, cioè di parità.
   Per far la pace occorre esser almeno in due a volerlo, non c’è diplomazia -abile scusa- che tenga, e così per evitare i dazi la trattativa deve essere tra chi si rispetta, non quella del gatto col topo.
   Dura lex,sed lex!

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lunedì 24 marzo 2025

ITALIA: UN GREGGE DI PECORE SENZA PASTORE

Carlo Biancheri

Il riferimento evangelico non è alla Chiesa anche se la supponenza di certi prelati e la stupidità, il servilismo e l’ignoranza di molti commentatori fa sì che comunemente si assimili il ruolo alla santità: il papa stesso ebbe a dire, speriamo per celia (…), che il defunto papa Benedetto e lui stesso sono in lista d’attesa per la proclamazione sugli altari. Ci sono scandali colossali, specie in materia di morale sessuale, che denotano mancanza di fede, perché contraddicono quel che si predica, ma, dopo un rapido mea culpa, si procede nella routine quotidiana. La conseguenza è il disorientamento dei fedeli che si percepiscono come pecore senza pastore e, tuttavia, oggi l’attenzione alla gerarchia della Chiesa è inversamente proporzionale alla fede: sono soprattutto i non credenti a guardare ad un papa che predica fraternità e uguaglianza, trascurando non di rado di menzionare la croce – Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua, Mt 24 – che poi è la porta della Vita piena, l’altra vita (mai sentito?). Su questa Chiesa affannata nel ‘fare’ basti ricordare quel che scrisse nel Trecento un Dottore della Chiesa, Santa Caterina da Siena, ne Il dialogo della Divina provvidenza: ‘È vero che, per difetto di colui che tenesse il timone la fa andare a onde; ciò sono i gattivi e miserabili pastori, prelati posti dal Padrone di questa navicella’ (CLVIII), oppure Dante che nell’Inferno chiama Bonifacio VIII, 'lo Principe de li Novi Farisei' e, infine, senza scomodare nessun autore – e sono parecchi- basti richiamare i giudizi universali dentro alle Chiese medievali (si pensi al Duomo di Torcello) dove si vedono papi col triregno all’inferno insieme ad alti prelati, religiosi e suore. Senza alcuna contestazione del carisma, si vuole concludere che la funzione non fa il santo.
Lo smarrimento delle pecore, menzionato nel titolo, riguarda, soprattutto, la babele del bel paese in un momento in cui non si tornerà più come prima.
Negli Stati Uniti non c’è un amico, c’è un pregiudicato eletto presidente da una pletora di sconsiderati, che vuole stabilire un nuovo ordine mondiale tripolare: USA, Russia, Cina.
Per farlo non si guarda tanto per il sottile: menzogna, morte, minaccia, manipolazione, ricatto sono le armi usate da un soggetto aduso a non rispettare regole e non occorre rifarsi al Principe di Machiavelli che raccomandava ai reggitori di essere ad un tempo 'golpe e lione' perché l’arricchito di Mar a Lago Machiavelli, secondo noi, non lo ha letto e men che meno compreso. Comportarsi come lui, fa parte della natura/ombra dell’uomo, basti analizzare gli argomenti del lupo descritti da Fedro soltanto duemila anni fa: 'Mi sporchi l’acqua, non posso sono sotto di te, hai parlato male di me, non ero nato, tuo padre ha parlato male di me…' Così con l’Ucraina: Putin non ha iniziato la guerra (da chi è stata invasa l’Ucraina?), l’Ucraina stessa non esiste come paese: è Russia, Putin, ricercato per crimini di guerra, è tanto buono, ha persino pregato (!) dopo l’attentato al pregiudicato Trump, il presidente ucraino non è sostenuto dal popolo e va sostituito e via discorrendo.
E i nostri che fanno?
Abbiamo, come noto, una grande sventura che consiste nel partito della Lega, guidato da un manipolo di soggetti che si qualificavano comunisti padani, al tempo delle bevute dell’acqua alle sorgenti del Po con gli elmi con le corna nel revival celtico, aizzati dal Bossi, poi defenestrato. Non possiamo attardarci a descrivere tutte le malefatte compiute nel Lombardo Veneto (quest’ultima regione, guidata dall’azzimato Zaia, eterno Doge, che si vuole cultore del Manzoni e che pensa che I Promessi Sposi siano ambientati nella seconda metà del Seicento invece della prima, com’è in realtà (…), è stata distrutta dalla cementificazione della campagna veneta) basti pensare che ancora adesso dobbiamo parlare, dopo decenni, dell’autonomia differenziata per far sì che i ricchi del Nord siano sempre più ricchi. La Lega del Ministro di ispirazione bar Sport Milano Rogoredo, quello che mandava baci alla Madonnina e brandiva rosari e Vangeli come fossero corpi contundenti da lanciare, è alleata di Putin col cui partito non ha mai interrotto i rapporti e sta cercando di far le scarpe al conte zio del Frusinate – sopire e sedare…- Ministro degli Esteri nell’illusione, novella mosca cocchiera, di avere un rapporto privilegiato con la ghenga di Trump che mira a disunire l’Europa per comandare meglio. È contro la difesa dell’Europa perché i ‘compagni’ russi sono brava gente: lo ha studiato al bar. Noi che abbiamo qualche anno più di lui ci ricordiamo benissimo cosa volesse dire guerra fredda e Vienna occupata dai russi dopo la seconda guerra mondiale. La sua presenza, a nostro debol parere, è un cavallo di Troia al governo ma soprattutto in Italia.
Poi abbiamo l’avvocato di Volturara Appula con pochette, erede del partito dell’adepto di Scientology, che ha scassato i conti pubblici per anni con un provvedimento giudicato da centri di analisi internazionale il più stupido che si potesse immaginare: il rifacimento della casa gratis a certi italiani. Bene, questo politico che vuole scavalcare a sinistra il Partito Democratico, è un figlio dei fiori: mettete dei fiori nei vostri cannoni e investite in sanità, pagate le bollette agli italiani e non spendete 800 miliardi di spese militari (veramente sono 150…, il resto è opzionale per quegli Stati che vogliono assumere un prestito: perché mentire?). Già, ma per vivere pacificamente occorre essere in due e se uno ti invade? Ma no! C’è la diplomazia! Lo stiamo vedendo: Trump, infatti, aveva detto che con lui la guerra finiva in due giorni: ne sono passati circa sessanta…se non si trattasse di un pregiudicato, in quanto condannato penalmente, bancarottiere, ci ricorderebbe molto un personaggio dei fumetti di tanti anni fa che si chiamava Superbone.
Restano le donzelle leopardiane.
A Giorgia, trapezista, le è caduto il ponte sotto i piedi e così il Governo italiano, ciarliero in casa, all’estero conta il due di picche. Non sa che pesci prendere: spera di risparmiare dazi al vino italiano con Trump ma con l’alluminio e l’acciaio siamo già in braghe di tela, come si suol dire. All’opposizione faceva la parte dell’impunita, si dice a Roma, adesso fa la statista ma in modo casereccio, all’amatriciana. Scompare in Parlamento, è per la difesa ma non a scapito di altri debiti che il Governo intende fare, non vuole rispondere ai dazi troppo in fretta…, difende la nazione ma non ci sono proposte, disegni, non c’è una politica industriale: si adira con la Francia di Macron ma non propone un’alternativa. Tanta amicizia per l’Ucraina invasa ma… tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Forse alla Garbatella e a Colle Oppio ha imparato la tattica ma non la strategia di cui il Paese ha urgentemente bisogno.
Resta la situazionista, vestita dall’esperto di colori, che ricorda la public relations nel famoso film Monsieur Hulot che si adeguava ad ogni situazione.
È radicale la girl, eletta in un modo un po’ inusuale per un partito, ma per ora ha partorito soltanto un campo largo che sembra non avere confini perché non si vede nessuno dentro…come nel Deserto dei Tartari(?).
Si fionda in ogni situazione per manifestare che è pacifista, difensora dei diritti (doveri?), il riarmo europeo lo vorrebbe solo se ci fosse un esercito unico europeo, cioè tra quindici anni, se va bene, e nel frattempo…? Tutti al mare o a Ventotene…
Mala tempora…





sabato 1 marzo 2025

SIAMO SOLI, NON LO SAPEVATE?

Carlo Biancheri

L’incredibile vicenda occorsa ieri a Washington DC, alla Casa Bianca, dove il frequentatore di prostitute, difensore della famiglia tradizionale che ama, avendone, infatti, più di una, pregiudicato, mentitore abituale, nonché Presidente pro-tempore degli Stati Uniti, votato da una pletora di mentecatti, insieme ad un vice neoconvertito al cattolicesimo - dice lui… - che cita a sproposito sant’Agostino e san Tommaso, comportandosi come un salumaio dinanzi alla Divina Commedia aperta sul bancone: strappa una pagina ed incarta il salame…, hanno aggredito in diretta mondiale il Presidente di un popolo eroico che ha resistito con molti morti e feriti al criminale di guerra Putin per tre anni, ci ha resi edotti che con quei banditi c’è poco da sperare.
La violenza è il solo argomento cui tutto deve cedere: il giusto, lo fa dire Platone ad un sofista nel dialogo la Repubblica, è la ragione del più forte.
Nessun rispetto per alcunché in quei due con la loro sceneggiata, preparata a tavolino che fa capire più che mai cosa significasse quell’ ‘umanesimo’ che si proclamava negli anni ’50 del secolo breve, dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale che ha provocato 60-68 milioni di morti tra civili e militari e che portò alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
Nietzsche sosteneva che la Verità è interpretazione – di questa bella teoria vediamo i frutti nel nostro tempo - ma i due alla Casa Bianca, che hanno il solo obiettivo di ricucire con la Russia per staccarla dalla Cina, più che ‘interpretare’, manipolano il reale.
Il gesto vale anche per noi europei e, tuttavia, c’è una fioritura di utili idioti nel nostro paese che sperano di esser risparmiati schierandosi con un violento privo di regole: chi non sa governare sé stesso non può neppure governare gli altri, scriveva san Tommaso, lo sapeva il cultore Vance che si permette di giudicare e di dare lezioni di morale agli altri?
Vale per noi perché lo scopo di Trump e del suo alleato Putin è quello di dividere l’Europa divenuta troppo ingombrante per le loro mire.
Il popolo americano reagisce blandamente a queste cose: si fanno i fatti loro, il paese è immenso e non pensano a quel che accade lontano.
Altro che scudo americano e articolo 5 della NATO, dobbiamo diventare adulti e non pensare più di avere qualcuno che in caso di emergenza intervenga.
A parte il solito comunista padano, formatosi al bar Sport di Milano Rogoredo, tra la Meloni cui è caduto il ‘ponte’ e che non potrà più sfoggiare ovunque il suo inglese garbatelliano e il Ministro degli Esteri che ricorda il Conte zio dell’amato Manzoni la cui filosofia era: sopire e sedare (anche con soggetti come Hitler?) l’Italia è diventata afona? Pensa di avere un ruolo in questo frangente? Oppure preferisce cantare Chist’è o Paese do Sole! e pensare che: a da passa la nuttata. No non passa la nuttata non si può sfuggire alla realtà che poi è una fuga dalla libertà, per dirla con Fromm.
Per associazione di idee ci torna alla memoria la sinfonia di Haydn, Les adieux (Sinfonia degli addii) dove gli strumenti se ne vanno uno alla volta…
Coraggio!

giovedì 20 febbraio 2025

SEI MESI FA HAI DETTO MALE DI ME... TUO PADRE DISSE MALE DI ME

   Carlo Biancheri

   La logica del presidente degli Stati Uniti in carica è precisamente quella del lupo nella favola di Fedro: semplicemente non c’è logica – mi sporchi l’acqua, ma come faccio se 
l’acqua scende dalle tue labbra…, hai parlato male di me, non ero nato…- solo menzogna e prepotenza e cioè la ragione della forza.
   Questo tale che alterna un linguaggio da piazzista -mi compro la Groenlandia, il Canada deve diventare uno Stato in più degli Stati Uniti, mi riprendo il canale di Panama, Gaza deve diventare la riviera del Medio Oriente e due milioni di persone staranno meglio da un’altra parte (nel deserto egiziano?)- a quello di venditore di tappeti, si diceva un tempo, lo stesso che fa finta di pregare, attorniato da predicatori /sciamani, si è permesso di dire che l’Ucraina, cioè l’agnello della favola, si è rifiutata di negoziare dopo l’invasione (…) russa per tre anni e che bisogna sostituire il presidente che, a suo dire, ha il sostegno del 4% della popolazione. Un politico che ignora del tutto la gravitas, che un presidente degli Stati Uniti dovrebbe avere, rilascia interviste in modo cialtronesco con un soggetto, sudafricano di origine che ha tutta la cultura dell’apartheid. Ricordo che a Johannesburg ai primi degli anni ’80, quando esisteva ancora Soweto, le grandi società o le banche avevano un ristorante interno e la colazione era servita da cameriere nere in divisa con la crestina bianca in testa e che facevano la riverenza dopo aver chiesto se la carne doveva esser cotta raw medium o well done e i neri la sera non avevano il diritto di pernottare in città, pena l’arresto. Per chi è cresciuto da bianco in quel contesto il minimo che possa capitare è di essere uno 
squilibrato, di padre in figlio. E, infatti...
    L’abbiamo già scritto in questo blog: nel 1968. in piena rivoluzione studentesca, il filosofo
Alberto Caracciolo, cattedratico di Filosofia teoretica a Genova, ci consigliava di studiare i metodi delle assemblee naziste, pubblicate da Paideia, per comprendere come si possano manipolare le opinioni. Il bullo negli USA col suo fido uomo più ricco del mondo, autore di una sfilza di figli in provetta, di certo non ha effettuato letture al riguardo – ma legge…?- tuttavia usa metodi di comunicazione del tutto analoghi: menzogna ripetuta fino a che la gente creda che sia verità, negazione della realtà, attacco personale senza mai entrare nel merito dei problemi, uso sfacciato dei social media dove si comunicano solo stati d’animo o verità apodittiche.
    Sarebbe uno stupido gioco se non avesse conseguenze importantissime
non soltanto su vita e morte ma anche  sulla vita della gente: l’economia, come diceva Marguerite Yourcenar, giustificando così il suo interesse per l’imperatore Adriano che si era  preoccupato  del vivere quotidiano dei suoi sudditi. E, soprattutto, se non avesse sdoganato il criminale di guerra che, poveretto (…), ha dovuto invadere un altro paese sovrano che lo aveva provocato con la minaccia della Nato - non risulta essere organizzazione offensiva…- 
Le monde à l’envers dicono i francesi, alla rovescia, appunto.
    Ovunque si parla di riarmo perché la guerra sembra esser diventata
 dinanzi alla volontà di potenza (…) la sola via; del resto in questi anni la vita nell’edonismo dilagante non è stata mai considerata il bene in sé o comunque è sempre stata posposta al 
benessere individuale, alla performance, all’amore di sé.
    Non mi pare che in questo contesto drammatico, la nostra signora
 Presidente del Consiglio si distingua per visione o per segnali di leadership ed abbia la men che minima influenza sul bullo di Mar a Lago o sull’italocubano di origine, ora facente funzione di Segretario di Stato, traditore dei suoi maggiori (…), glaciale come tutti i complessati. Anzi, si guarda bene dal criticare il bullo che insulta l’Europa: ma l’Italia dov’è?
Mala tempora currunt e bisognerebbe esser uniti e, invece...,
abbiamo le consuete quinte colonne, immancabili nella nostra Storia. Non ci riferiamo soltanto a ministri formatisi al bar Sport di Milano Rogoredo, ora esperti di treni che arrivano troppo spesso in ritardo, diversamente da prima, le sue visite a Mosca e i legami col compagno Putin (del resto anche lui era comunista padano…) o in Corea del Nord, comparata alla Svizzera, sono arcinote. Ma anche Giuseppi e tanti pacifisti nostrani sono ben lieti che l’amico bullo dica: l’Ucraina deve diventare Russia, fine della storia. C’è stata Bucha, c’è stata Mariupol, centinaia di migliaia di morti? Colpa loro: mi sporchi l’acqua… tuo padre mi ha insultato anche se non eri nato… e lo divorò.