In effetti
questa associazione di mutuo soccorso dove sono presentissimi
l’interesse personale, la carriera e gli affari, velata da un vago
umanitarismo con riti che sono un insulto alla criticità ed all’intelligenza
umana, ci sta scocciando.
Per anni
hanno propalato i valori superiori del sistema americano che ha provocato
guerre stupide oltreché un modo di vivere vuoto, materialista, egoista
che genera tutte le nevrosi rappresentate quotidianamente nella valanga di
films americani che ci vengono propinati. Per cinquat’anni si è creduto
alla favoletta degli americani generosi ed ingenui; in letteratura venivano
spacciati come modello Hemingway o Scott Fitzgerald, omettendo di
menzionare L’Antologia di Spoon River, Kerouac e compagni o Caldwell o
James Baldwin che danno un’immagine un po’ diversa della società d’
oltreatlantico…
Perché
parliamo degli Stati Uniti? Perché è il loro ‘stronghold’, la loro
piazzaforte: chi non era dei loro tra i Presidenti USA? Fatevi un giretto al
Masonic Temple di Alexandria, vicinissimo a Washington DC…
Ma anche in
Europa, Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Scandinavi, Olanda e Belgio, il
Sud America… e l’Italia, naturalmente... In questo contesto è nato l’ideologismo
europeo basato su un federalismo che è un atto di fede perché prescinde
totalmente dal riconoscimento delle diversità culturali ed economiche dei
singoli paesi e, infatti, sta generando l’impasse di fronte alla quale
ci troviamo: un tipico modello illuminista… partito da istanze corrette e poi
dirottato.
In effetti,
tutte le Convenzioni e gli accordi internazionali sono gestiti da
associazioni (…), Think tanks che propongono a livello istituzionale soluzioni
ai problemi piene di falle: che si tratti dei codici OCSE o degli accordi GATS
o di Carte di principi ci si scontra sempre con un’ideologia ancorata al
mercantilismo, ad un liberismo sfrenato, condito da un generico
umanitarismo. Le religioni debbono esser messe tutte sullo stesso piano ed una
vale l’altra; sono privilegiate quelle che non si occupano della dimensione
pubblica: meglio se confinate nel privato. Soprattutto non debbono inficiare la
sovrana libertà della scelta individuale, intesa in senso rousseauiano…
L’uomo, come
dicevano i massoni nel ‘700, deve conoscere il limite alla sua libertà solo
dove inizia la libertà altrui: cioè un regolamento di confini, una libertà
negativa. Da ciò la proclamazione di tutte le libertà come l’aborto, il
matrimonio trasformato in un riconoscimento del piacere individuale (attendiamo
quello tra specie diverse…), dove si prescinde dalla dimensione del comune: si
resta al proprio, all’individuale…
Nietzsche, che
era matto (per noi non solo in fine vita…), ritiene che Zarathustra sia il
modello dell’uomo forte: sa vivere in un mondo con cieli vuoti dove cioè l’uomo
non alzi più lo sguardo al cielo. La norma fondamentale per la società, per
dirla col linguaggio del massone Kelsen, deve essere la realizzazione del
proprio ‘io’ senza ostacoli, creativo, fraterno in una ideologia
materialistica. Secondo loro, la vita bisogna darla per la bandiera, in
una società in cui si obbedisce a ciò che è politicamente corretto anche
se non si condividono le ragioni. Noi, invece, crediamo che si possa morire per
un ideale forte come proteggere un inerme, per un amore, per amicizia come la
descrive Aristotele o per nostalgia e difesa di ciò che è bene, del giusto.
Una società
come quella dove l’individuo si illude di costruire la sua felicità assoluta
genera quel che vediamo ogni giorno.
Carlo Biancheri
Dopo il voto di Francia, l'Europa si sposta a destra e ormai non è più demagogia; i popoli vogliono la guida di una autorità forte e cosi sarà. Verranno anni duri, di veri scontri nel mondo e la storia si ripete e Giambattista Vico avrà ragione ancora una volta con i suoi "corsi e ricorsi storici" e questa volta saranno nefasti, inutile fare tanti giri di parole. Prepariamoci perché le politiche di accoglienza e integrazione sono fallite miseramente. Gli uomini si odiano e questo è, senza remissioni di peccati. In questo momento storico, i popoli non accettano nessuna integrazione, ognuno rivendica la propria autonomia religiosa, culturale e politica. Insomma ognuno va per i fatti suoi altrimenti sarà guerra, anzi è già cominciata. La diplomazia ha fallito, troppe prese in giro e i popoli voteranno la linea dura quella che va avanti con la forza e il controllo su tutti e tutto. Questo il mio pensiero.
RispondiEliminaSulla teoria vichiana dei corsi e ricorsi sarei più prudente, in quanto è una questione più complessa della semplice formuletta, così come sull'analisi della situazione politica in Francia e in Europa che non si può schematizzare in maniera semplificatoria. Certo la nostra è una società di immagini, di apparenza, di incultura, anzi di così detta cultura che privilegia l'accadimento, il fenomeno, in altre parole l'avere più che l'essere...
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