Carlo Biancheri
"Lo spread sale perché i mercati pensano che il
governo sia diviso", afferma perentorio il vice-presidente del
Consiglio pro-tempore Di Maio, giovinetto di Pomigliano d’Arco,
che conosce benissimo i mercati finanziari internazionali, forte
del suo stage a Blackrock o a Goldman Sachs invece che allo stadio
San Paolo di Napoli.
Come no? I mercati puntano tutto sulla
stabilità di questo governo del cambiamento che porterà senz’altro
l’Italia nel burrone. Infatti, quando non si litigava all’arma
bianca, come adesso, tra le due componenti ‘democraticissime’ di
governo, lo spread era stazionario
sui trecento punti:una quisquilia, solo tre punti in più dei tassi
tedeschi, tanto per penalizzare particolarmente le imprese del bel
paese che debbono competere con quelle tedesche e che, per
ottenere finanziamenti dalle banche, pagheranno almeno tre punti
in più dei concorrenti teutonici… Ottimo, no?
Dove sono gli allocchi che credono ancora che
i mercati, quando si è materializzata la messa in mora dell’Italia
da parte della Commissione Europea, si siano innervositi? I
mercati sono profondamente convinti che la manovra del
cambiamento, spiegata magistralmente dal Cavaliere inesistente,
alias Vis-Conte dimezzato, e dal piccolo ministro Tria, porterà
senz’altro ad un aumento cospicuo della crescita del prodotto
interno lordo e ciò consentirà di ripagare serenamente il debito,
che aumenta sì adesso, ma che diminuirà in forza
dell’assistenzialismo che verrà erogato, dopo aver reso efficienti
in un baleno i centri dell’impiego, i cui dipendenti sono un po’
meno dei centomila tedeschi (…). Le banche dati si parleranno tra
loro, domani mattina (…) si intende, e così si eviteranno abusi da
parte dei richiedenti il reddito di cittadinanza che saranno
schedati in modo efficientissimo. Siamo ancora in Italia? O sul
pianeta Gaia?
Ancora due settimane così e arriviamo al
default, alla patrimoniale, al controllo dei movimenti di capitale
e al congelamento nell’area Euro, con la troika, Salvini,
altrimenti le Alpi torneranno ad essere la frontiera invalicabile
e ci troveremo tra noi.
Quesito ai votanti: volevate tutto ciò?
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