Carlo Biancheri
Sembra di vivere un brutto sogno, dopo oltre
un anno di governo, ascoltando quotidianamente i reggitori, sedicenti
tali..., che hanno portato il paese in una situazione assurda, molto,
molto peggiore di quella di un anno fa.
La procedura d'infrazione per debito eccessivo da parte della UE verrà probabilmente rimandata, ma i problemi restano.
La procedura d'infrazione per debito eccessivo da parte della UE verrà probabilmente rimandata, ma i problemi restano.
Con
la furbizia di origine contadina, la Lega, che non è più 'Nord', per
convenienza, gioca tutte le parti in commedia. Abbiamo il Salvini
aggressivo in permanenza, che si esprime come un bullo di periferia in
un milanese povero, triviale, un linguaggio zeppo di luoghi comuni,
senza alcuna reminiscenza di quel Manzoni che andava a «sciacquare i
panni in Arno»... ma ci vengono propinate anche facce che dovrebbero
essere rassicuranti, come il Giorgetti, con i tratti da buon parroco d'antan, con scarpe da ginnastica nel suo ruolo dégagé, senza tranquillizzarci; quasi fosse una voce fuori campo, a teatro, il Giorgetti assicura che il governo potrà andare avanti se si realizzeranno
i programmi a, b, e c. Messo alle strette, è costretto ad ammettere che
la prossima finanziaria, nella quale bisognerà reperire ben quaranta
miliardi di Euro, cioè ottantamila miliardi delle vecchie lire- quelle
lirette a cui vorrebbero tornare certi soggetti della Lega(...)-
“richiederà di effettuare delle scelte...”! Guarda, guarda, si approvano
bellissime leggi piene di favori ad amici e clienti e poi si fa pagare
il conto alle vittime, cioè a noi.
Lo
sanno benissimo i pensionati che a poco a poco si stanno accorgendo
dello scippo subito da questo governo di gente senza morale e senza
vergogna; sono stati trattati come bancomat perché più deboli: pura
vigliaccheria.
La
Lega, non immune da vicende giudiziarie rilevanti, con protagonisti suoi
esponenti di rilievo, si erge a paladina delle imprese, dopo aver fatto
sì che il governo, di cui porta l'intera responsabilità, con
provvedimenti improvvidi, abbia favorito la stagnazione dell'economia,
abbia raddoppiato lo spread, facendo,
nel contempo, crollare gli investimenti interni ed esteri: non c'è
fiducia, come ha dichiarato il presidente di Assolombarda.L'attacco ad
Atlantia, la società holding che controlla la società
concessionaria di alcune autostrade e nella quale la famiglia Benetton
possiede il 30% delle azioni, mentre il 45% è costituito da flottante,
cioè azioni sul mercato detenute, spesso, da piccoli azionisti che
investono e disinvestono, è emblematico. Il ministro, che ha svolto la
sua attività lavorativa vendendo bibite, ha sentenziato, a borsa aperta,
che si trattava di società decotta, determinando immediatamente un
contraccolpo nel corso dei titoli. Non contento, ha anticipato che le
verrà tolta la concessione(essendo la controllante non le verrà tolto un
bel niente...), senza preoccuparsi di
attendere il termine della procedura amministrativa avviata e le
eventuali condizioni del ritiro della concessione... Del resto il Vis-Conte
dimezzato, principe del Foro a San Giovanni Rotondo, aveva affermato di
non poter attendere l'esito delle decisioni della magistratura,essendo
troppo lenta! Sarà interessante vedere cosa farà la Consob, in quanto
il presidente attuale, nominato in spregio ai principi internazionali
IOSCO, adottati dal Fondo Monetario Internazionale nella valutazione
dei Paesi, e che prevedono l'indipendenza dei regolatori dalle
interferenze politiche, dovrà ben valutare se ci siano gli estremi per
il reato di aggiotaggio da parte di Di Maio. Se non lo facesse si
tratterebbe di omissione di atti di ufficio in cui incorrerebbero tutti i
Commissari con il Presidente, primus inter pares...: lo
scriviamo a futura memoria.Finalmente ci si accorge che la battaglia
contro i quaranta disgraziati della carretta del mare, quando
quotidianamente arrivano in Italia con ogni mezzo nuovi migranti, è un
diversivo per i gonzi che sono tanti, purtroppo... Il fine giurista,
Vis-Conte dimezzato, insiste sulla violazione reiterata della legge
italiana, sorvolando sul fatto che in Costituzione c'è pure scritto che
l'Italia aderisce ai Trattati internazionali e ertamente saprà che le leggi internazionali possono contrastare con quella italiana… Nel suo positivismo giuridico di moda corrente, trascura, altresì, che ci sono leggi ingiuste, come le leggi razziali in Italia
o quelle del Terzo Reich o molte di quelle sovietiche, per cui, non
solo è legittimato il mancato rispetto di una norma in caso di
necessità, fattispecie peraltro prevista dalla normativa italiana, ma
c'è anche un dovere di disobbedire a leggi ingiuste, come insegna Martin
Luther King.C'è molto, troppo non detto nella vita politica del paese,
ci sembra, però, che si possano stabilire alcuni punti fermi.
L'isolamento
internazionale dell'Italia e la sfida all'Europa, che dovrebbe fare
quel che desidera il governo, fa il male del paese, cioè a tutti noi.
In
Europa, siamo in un condominio nel quale abbiamo un certo numero di
millesimi e ci comportiamo pure in modo scorretto. I nostri ministri non
partecipano alle riunioni -immaginiamo per non essere sbeffeggiati...-
se lo facessero capirebbero che al di là delle Alpi c'è una naturale
comunicazione tra paesi che pure si sono combattuti e che sono
intenzionati a restare uniti nel quadro attuale internazionale. Altro
che sovranismo vincente... Si attacca la Commissione, ma chi decide è il
Consiglio, in primis, ed il Parlamento e quindi i famosi Stati nazionali. A meno che l'intenzione non sia quella di rompere tutto... Il tale che si esprime trivialmente continua a sostenere che si preoccupa dei sessanta milioni di italiani: un monologo folle.
Entrambe le forze politiche si sono attrezzate anzitutto ad occupare, manumilitari, tutti gli spazi televisivi: non cadrà il governo, probabilmente, perché, se ne venisse uno tecnico, dovrebbe smontare tutti i pasticci che hanno combinato in un anno.La compagine è del tutto inadeguata
e non ci riferiamo ai Toninelli o al giovincello o al Bonafede o alla
Grillo soltanto, ma ad una pletora di gente dove i commercialisti, per
magia, diventano economisti, macroeconomisti! È la prova provata che la
cuoca di Lenin non può dirigere un Soviet... e non è vero che uno vale
uno. Attenzione, qui c'è la teoria del comico in disarmo pregiudicato:
quella del prato. Siamo nella fase politica, scriveva, dove bisogna
abbattere tutti gli alberi, cioè le eccellenze, i privilegiati,
i potentati, fino a che rimanga solo un prato: poi si ricostruirà come
nell'Eden. Lo stesso discorso che facevano i comunisti in Bulgaria e i
risultati si sono visti... Forse la situazione economica costringerà a guardare in faccia la realtà, ma se la dimensione umana non cambierà resteremo in un sistema nel quale a nessuno interessa mantenere i patti od assicurare la certezza del diritto, esercitare il potere in modo imparziale, senza vendette, tutelare il pluralismo delle idee e delle opinioni e la loro espressione.Noi crediamo che questo governo corrisponda in buona parte al modo di essere della gente che è smarrita, subisce, ma rifiuta il sacrificio volontario, vive l'istante in modo edonistico, stordendosi, perché ha perduto la speranza che si fonda su valori... e senza la quale non si può vivere.