giovedì 21 novembre 2019

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO


i dieci punti fondanti che stanno circolando in queste ore sui gruppi social delle Sardine:
1. I numeri valgono più della propaganda e delle fake news, per questo dobbiamo essere in tanti e far sapere alle persone che la pensano come noi che esiste questo gruppo;
2. È possibile cambiare l’inerzia di una retorica populista. Come? Utilizzando arte, bellezza, non violenza, creatività e ascolto;
3. La testa viene prima della pancia, o meglio, le emozioni vanno allineate al pensiero critico;
4. Le persone vengono prima degli account social. Perchè? Perchè sappiamo di essere persone reali, con facoltà di pensiero e azione. La piazza è parte del mondo reale ed è lì che vogliamo tornare;
5. Protagonista è la piazza, non gli organizzatori. Crediamo nella partecipazione;
6. Nessuna bandiera, nessun insulto, nessuna violenza. Siamo inclusivi;
7. Non siamo soli ma parte di relazioni umane. Mettiamoci in rete;
8. Siamo vulnerabili e accettiamo la commozione nello spettro delle emozioni possibili, nonché necessarie. Siamo empatici;
9. Le azioni mosse da interessi sono rispettabili, quelle fondate su gratuità e generosità degne di ammirazione. Riconoscere negli occhi degli altri, in una piazza, i propri valori, è un fatto intimo ma Rivoluzionario;
10. Se cambio io, non per questo cambia il mondo, ma qualcosa comincia a cambiare. Occorrono speranza e coraggio.

13 commenti:

  1. Quelli delle sardine devono capire che l'importante non è essere tanti
    in una piazza, ma di andare a votare e votare in un certo modo. Le
    elezioni regionali recenti (Umbria) hanno dimostrato il contrario. Si
    direbbe che chi va in piazza, poi non vada a votare...


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    1. È comunque un fatto positivo che sorga un movimento di opinione che si opponga ad una destra di cialtroni, con molti incompetenti e che con la sola presenza sono un fattore di instabilità per il paese. Sembra che la Lega dei... lavori per il re di Prussia, si diceva un tempo, non per l'interesse nazionale e, infatti, quando erano al Governo, lo spread era il doppio di quello attuale... per non parlare delle proposte politiche, elaborate al bar Sport di Milano Rogoredo da gente ... In Umbria si è partiti tardi e in modo pasticciato. Manca cultura politica...


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    2. Mi sembra che lei, caro Biancheri, dicendo che quelli della Lega sono un
      fattore di instabilità per il paese con la sola loro presenza
      (ovviamente al governo!) si sia gettato la zappa sui piedi o abbia fatto
      un autogol! Vorrebbe dire, infatti, che l'Europa (e/o i mercati)
      giudicano in modo aprioristico senza valutare quello che realmente viene
      fatto.


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    3. Capisco che i leghisti abbiano familiarità con le zappe e sarebbe molto molto meglio che tornassero ad usarle invece di giocare con Putin o con le banche (v. la banca della Lega fallita di cui tutti si sono dimenticati...). Il giudizio su questa gente è a posteriori, egregio signore, ahimé..., non a priori. Il capo manipolo, quello del Papeete per intenderci, non fa che dire in modo manicheo 'eh le banche...'perché nella sua povera testa vuol forse tornare al baratto, all'evidenza! Con i suoi consiglieri commercialisti/economisti o somiglianti ad abominevoli uomini delle nevi (v. yeti) si pone in continuazione in rotta di collisione con l'Europa, contro l'interesse nazionale, per portarci di fatto fuori dalla moneta unica:30/40% di svalutazione e ristrutturazione del debito, come l'Argentina,cioè la fame. Non c'è male, no?

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  2. L'esito dei risultati della piattaforma Rousseau dimostra lo scollamento
    tra la base e i vertici del M5S e soprattutto mette così in difficoltà
    Di Maio da mettere a rischio il governo, in definitiva fa fortemente
    temere che, in barba alle sardine, anche l'Emilia e Romagna passerà alla
    destra. A questo punto bisogna ripensare al concetto stesso di
    democrazia nelle sue varianti di elettiva, rappresentativa e diretta.

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    1. Speriamo che in Emilia non siano così sottosviluppati da votare un piazzista della politica nullafacente e manipolatore come il Salvini. Il fenomeno sardine è uno slancio giovanile che è un buon segno di protesta di fronte ad una narrazione politica per gonzi basata sul mendacio.





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  3. Ma voi l'avete visto Grillo in TV che blindava la leadership di Di Maio?
    ma noi dobbiamo farci dirigere e governare da uno così? non c'è più
    niente di meglio in Italia?

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  4. Certo che uno che a quelli che dissentono nel partito dice "non rompete
    i coglioni" è uno stalinista puro e duro! E la sinistra sostiene uno
    così? Lui sì che è un vero pericolo per la democrazia.

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    1. Tra la peste e il colera cosa sceglierebbe? Noi certamente non il piazzista Salvini o la stampella Meloni.

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  5. Speriamo che le manifestazioni di piazza delle sardine siano confermate dal
    voto. La piazza da sola non sconfigge la destra. E' anche atipico e inusuale
    che la piazza manifesti contro chi è all'opposizione.

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    1. La manifestazione del pensiero, specie se spontanea, è importante specie
      quando un'opposizione scalmanata e mendace diffonde messaggi che, se
      recepiti, porterebbero alla rovina del paese. Altro che tradimento!

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  6. Chi paga le adunate delle sardine?
    Chi fornisce loro i soldi per il palco, le luci, l’amplificazione, i microfoni?
    Chi paga i tecnici?
    Ci vogliono migliaia di euro.
    Nessuno se lo chiede?


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    1. No, nessuno se lo chiede e per fortuna che ci sono dei benefattori che sostengono un movimento che combatte gli imbecilli che lavorano per lo Zar e che considerano la Brexit un'ottima cosa! Prima gli italiani, sì...a chiacchiere...

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