martedì 18 agosto 2020

I SALVAGENTI DI SALVINI

Rosa Elisa Giangoia

      Ormai è chiaro, Salvini è in difficoltà e sta affannosamente cercando dei salvagenti, non quelli reali, come gli immigrati naufraghi a cui da sempre si contrappone, ma quelli propagandistici, fatti di parole, capaci anche di far apparire vero quello che non è, importante ciò che non conta nulla...                                 È in difficoltà perché i sondaggi lo danno in forte perdita di consensi, a tutto vantaggio (purtroppo!) di Giorgia Meloni che (poveri noi!) avanza verso una possibile leadeship del centro-destra.                             La situazione di Salvini è apparsa molto chiara durante l'intervista a La7 del 17 agosto scorso. Incalzato dalle domande di Parenzo e Telese, appariva evidentemente a corto di argomenti. Ormai ha capito che la tematica degli immigrati si è esaurita, non fa più presa sul pubblico e nemmeno il suo rinvio a giudizio, nonostante continui a ripetere che rischia 15 anni di galera per aver difeso i confini, ecc. ecc., non commuove, nessuno si è mosso in suo favore, nessuno è sceso in piazza con gli striscioni a sostenerlo...  Ma dato che la sua indole profonda è quella del piazzista, di chi mira ad apparire, non a essere, come d'altronde la maggioranza dei nostri politici, lui e Renzi, partecipanti a quiz televisivi, altri, venditori di bibite allo stadio, come Di Maio, pr in discoteca, come Zaia, non più ormai uomini di studio e di prestigio intellettuale. Anche Salvini ha pensato bene di comportarsi da pr di se stesso e del suo partito e cerca di inventarsi una nuova immagine. Ha tentato di accamparsi come negazionista del Covid19, sulla linea dei peggiori politici del nord e del sud America, da Trump a Bolsonaro, ha provato a farsi paladino dei gestori di discoteche, ma soprattutto si è proposto quale difensore e propagandista del localismo turistico-tradizionale. Infatti nell'intervista ha detto chiaramente che il suo partito si impegnerà per difendere "l'Italia dei profumi e delle cucine locali", quelle identità che fanno la differenza del nostro paese dagli altri, nella pluralità di risorse che fanno sì che il nostro paese sia uno da Bolzano a Lampedusa. E così ecco qua un nuovo Salvini, "poeta dei campanili", che lancia questo nuovo messaggio, questa nuova linea politica dalla Toscana, forse la regione d'Italia in cui, tra il serio e il faceto, le contrapposizioni localistiche sono ancora molto vive (non a caso qui si pubblica "Il vernacoliere"). Lui, con il cannocchiale puntato dalla super-elegante Forte dei Marmi, ha poi cercato di cogliere gli elementi deboli della regione: le linee ferroviarie a scartamento ridotto, le lunghe attese nella sanità, ecc., illudendosi di recuperare un taglio politico al suo dire. In realtà quello che è emerso è un Salvini che riesuma, magari inconsapevolmente, quella linea di Strapaese, fiancheggiatrice del fascismo populista, tradizionalista e antieuropeo, sostenitore del folclore e delle tradizioni locali. Uno, neppure capace di riciclarsi in innovazione e novità, come può capire e risolvere i problemi del nostro paese?


6 commenti:

  1. Salvini dice che dovrebbero essere chiusi i porti, non le discoteche, ma
    i porti e anche gli aeroporti dovevano essere chiusi non per non far
    entrare i clandestini, ma per non far uscire i turisti che poi rientrano
    contagiati. In Italia abbiamo tutto, mare, monti, campagna, colline,
    arte, buona cucina, per cui per un'estate si poteva anche obbligara la
    gente a fare le vacanze in Italia.


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    1. Per una volta il governo saggiamente si coordina con l'Unione europea. Non sappiamo quanto dovremo vivere a lungo con questa storia e bisogna imparare a conviverci senza rinchiuderci come abbiamo fatto per tre mesi e le cui conseguenze economiche saranno, temiamo, molto pesanti finita la 'sedazione'...

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  2. L'ipotesi che finisca primo ministro Giorgia Meloni non è per niente peregrina e infondata con il rischio che si porti dietro tutti i suoicamerati al potere, Forza Nuova compresa. Stiamoci attenti. Se ne preoccupino soprattutto i giovani, invece di pensare solo a sballarsi di notte e a dormire di giorno. "Il sonno della ragione genera mostri", ha scritto qualcuno e anche "Gli indifferenti" di Moravia hanno qualcosa da insegnare.

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  3. Noi speriamo proprio che non avvenga, avendo ancora fiducia nel senso di discernimento dei nostri compatrioti..., anche se il disimpegno e lo scarso senso di responsabilità di troppi giovani mi pare comincino a dover essere presi seriamente in considerazione, per il paese, ma anche per loro stessi.

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  4. Salvini ormai ha perso la testa, atterrito dalla crescente perdita di
    consenso: l'uscita sulla scuola lager è una prova evidente!


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    1. Tutta la Lega è in questione. Ricordate il fatterello dei soldi di Mosca? Il semplice fatto di aver mantenuto certi rapporti con un regime come quello di Putin che fà fuori gli avversari col veleno, col polonio, la dice lunga sulla proposta politica -che non esiste...- di un governo della Lega, piena di opportunisti, come stiamo vedendo con l'appropriazione di quattrini destinati ai bisognosi da parte di parlamentari o consiglieri regionali -sospenderli non basta affatto...-:significa che quel che dichiarano è tutto falso, come abbiamo visto nel video della parlamentare leghista che ha incassato in silenzio il contributo che qualificava come elemosina in Parlamento. Speriamo che la pletora dei cretini o ignoranti che andranno al voto in Settembre lo capiscano, se ne sono capaci...

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