Carlo Biancheri
Ma guarda un po’! Un manipolo di
sanculotti, ben pasciuti peraltro…, sono riusciti con l’irresponsabilità degli incoscienti e
degli ignoranti a buttar giù il governo in uno dei momenti più difficili per il paese, certi di
recuperare voti e di difendere le loro poverissime convinzioni, del tutto simili a quelle della folla che
l’amato Manzoni, nei tumulti di Milano, durante la carestia descriveva così: ‘pane
per tutti a buon mercato’ oppure: ‘Ora è scoperta l’impostura infame di quei birboni che
dicevano che non c’era né pane, né farina, né grano. Ora si vede che la cosa è chiara e lampante e non ce la potranno più dare ad intendere. Viva l’abbondanza!’ Ad essi rispondeva il Gran Cancelliere
Ferrer, avventuratosi in carrozza tra la folla in tumulto col cocchiere Pedro (‘adelante, Pedro,
si puedes...’). Sì, sì pane, pane, abbondanza, lo prometto io…’, mentre andava a salvare
il Vicario di provvisione, rifugiatosi nella soffitta del suo palazzo, e che la moltitudine voleva
impiccare, usando la famosa scala che circolava sulle teste come un serpente. Dalla poesia di un raffinato genio del
pensiero dell’Ottocento passiamo alla prosa del populismo straccione di quel che
resta del giorno dei pentastellati. Si chiede scostamento di bilancio perché
la gente non può pagare le bollette – profonda valutazione economica in periodo di
inflazione all’8%...-, no all’inceneritore a Roma perché ‘noi siamo per la transizione ecologica
dura e pura’ – se ne deduce che in città, nel frattempo, la monnezza resta per
strada per la felicità di cinghiali e gabbiani feroci o va in Germania… – non vogliamo la TAP – e così
quest’inverno si avrà un’ibernazione di massa perché l’amico Putin (no armi offensive (!)
all’Ucraina, solo fionde...) il gas lo taglierà quando gli farà comodo farlo; salario minimo a nove
Euro all’ora, reddito di cittadinanza anche a chi rifiuta un lavoro privato, superbonus per
sempre a spese dello Stato, insomma la botte piena e la moglie ubriaca, come quando si
dice che si sostiene il Governo e non si vota la fiducia: così ragionavano i pazienti
di Basaglia… Tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo
il mare in questa ‘serva Italia’, come la chiamava Dante. Basta girare per Roma e vedere per
strada murati gli ordini seicenteschi di Monsignor Illustrissimo che fà divieto
di deposito di immondizia…, del
tutto simili alle Grida manzoniane sui bravi nello Stato di
Milano, il che dimostra che l’Italia, pur non essendo unita, lo è per l’assoluto disprezzo della legge, spesso
stupida…, va aggiunto… Del resto il Guicciardini, lo abbiamo già menzionato, nel Cinquecento scriveva che: ‘Gli italiani si preoccupano solo del particulare…’, cioè dei fatti loro, evidentemente anarchici nei geni,come si dice a Bruxelles. Come nella Commedia dell’Arte, il vero
genere di questo paese dove non albergano i tragici, non è da escludere qualche altra piroetta
in una crisi che, chi aveva conservato la lucidità, non poteva non attendersi. Altro che campo largo della sinistra,
variazione dell’Ulivo dove stanno dentro tutti, il diavolo e l’acqua santa. Per la verità gli utopisti e i
marxisti d’antan insieme a talk show del
genere avanspettacolo con la smania di semplificare tutto a
vantaggio di tesi precostituite, per citare la fine di Guerra e pace di Tolstoj, hanno tirato la volata per anni a
questi enfant prodige, anzi questi sono sostenuti anche da un giornaletto di
partito che fà della menzogna la chiave di interpretazione del reale- del resto il
comunista Pajetta, dopo l’invasione della Cecoslovacchia, ebbe a sostenere che la verità è rivoluzionaria
perché i fatti contraddicevano le sue tesi… - per cui la crisi di governo è colpa di
Draghi! La guerra in Ucraina è provocata dalla Nato che, a detta di qualcuno, ‘abbaiava ai
confini…’ e chi se ne frega della favola del lupo e dell’agnello, dei crimini di guerra, dei deportati,
dell’aggredito e dell’aggressore… Le guerre, si sa, sono complesse, ci dicono gli ‘esperti’ (!),
per cui facciamola finita e non rompete le tasche ulteriormente… Senonché, in questo caso,
l’irresponsabilità dell’avvocato di Volturara Appula, approdato alla metropoli Roma e dei suoi seguaci,
con le loro scelte, mandano il paese a carte quarantotto, come si suol dire, e le loro
idiozie ricadono su di noi. Protesta senza proposta Se si andrà al voto, con un elettorato
scarso. vista l’astensione e il livello culturale da analfabeti, è possibile che si caschi in
mano a donzellette vocianti che non hanno la minima idea della soluzione a problemi
complessi: parlano di Nazione, che è un concetto indefinito, anche perché, se la donzelletta in
questione non lo sapesse, dopo oltre centosessant’ anni l’unità d’Italia non si è ancora
realizzata, ahimè! |
E' chiaro che Draghi si è scocciato di tirare il carro per tutti quelli che gli aveva no prospettato di diventare presidente della Repubblica e così cerca di dimettersi facendo ricadere la colpa su Conte.
RispondiEliminaRenato Crovetto
E se invece fosse Conte che non ha mai accettato di esser sostituito da uno molto più capace e stimato di lui ad aver fatto di tutto per porre ostacoli al Governo?
RispondiEliminaSta di fatto che un partito che fa parte di una maggioranza e non vota la fiducia al Governo di cui fa parte deve uscire,come tutti hanno spiegato,far dimettere i suoi ministri che invece sono reticenti a farlo.
Noi scriviamo da anni che i populisti di Scientology sono stati la rovina del paese negli ultimi cinque anni ma i marxisti d’antan,quelli che erano di Lotta continua o Potere operaio da ragazzi e non se ne pentono (!)continuano imperterriti a sostenerli:un paese davvero curioso il nostro.
Carlo Biancheri