martedì 20 dicembre 2022

POLITICI AMORALI IN LINEA CON LO SPIRITO DEL TEMPO


Carlo Biancheri

Nel tempo di bassa cultura e di edonismo in cui viviamo, comparabile a quel Seicento che l’amato Manzoni descrive mirabilmente nella biblioteca di don Ferrante dove svettava, tra gli altri, il Cardano con le sue ‘domificazioni’… e che sembra dire, il nostro amato autore, ha avuto l’apprezzamento che si meritava col trascorrere del tempo, scopriamo che un gruppo di eroici servitori dei diseredati aveva nelle proprie case sacchi di banconote per porre in essere azioni non propriamente commendevoli.
È vero che dopo Kant la morale non si fonda più a partire dalle leggi di natura, a seguito della rottura perpetrata dal filosofo, adepto della massoneria dei Lumi, tra natura e cultura per cui la natura va interpretata alla luce della cultura (…). Credeva, l’ingenuo, di non cadere nel relativismo, affermando con solennità l’esistenza di imperativi categorici: il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me! Si dà il caso che questi imperativi siano puro fideismo, comparabili alle domificazioni astrologiche del Cardano nel XVII secolo. Si tratta cioè di atti di fede senza fondamento, di presupposti indimostrabili. E poco ce ne cale che schiere di filosofi e di teologi, votati a cercare le ultime novità di successo si siano prontamente adeguati, anzi i più sostengono la storicità della verità, come a dire che cambia col tempo: ciò che era vero duemila anni fa non lo è più oggi, seguendo la legge dell’ermeneutica, dell’interpretazione.
A noi poveretti che ci ostiniamo a leggere Aristotele con piacere non sembra che un’azione violenta 
perpetrata da Cesare in Gallia sia meno condannabile di quel che fanno oggi le truppe russe, siano pure cecene o buriate…, mandate da Putin ad invadere l’Ucraina per pure ragioni di dominio imperiale. La violenza sugli inermi è spregevole sempre, in ogni tempo.
C’è stata una ubriacatura del soggetto a partire dal Seicento per cui nell’Ottocento siamo arrivati a sostenere che l’essere, cioè il reale, è ciò che si percepisce e poi che la verità equivale a interpretazione.
Per Marx le cose non stavano così perché, giustamente, ancorava la morale alla prassi, non alla mera enunciazione di principi, alla declamazione, al virtuale; anzi poneva la distinzione tra morale e moralismo, quello borghese, per cui il vero rispetto della morale consisteva per lui nel non opporsi alla liberazione degli oppressi, anzi a favorirla, e per questo la morale era di sua natura votata alla rivoluzione. La storia successiva si è incaricata di dimostrare, però, che le cose non stavano propriamente così perché l’uomo è uno, non è scisso, per cui l’amoralità in certi ambiti si ripercuote sugli altri, inclusi quelli politici.
I balbettii dei ‘buoni’ per definizione… e dei masaniello del reddito di cittadinanza, passati dalla pochette al dolce vita, di marca però (…), sui fatterelli di Bruxelles con troppi italiani dentro sono significativi. Se ne deduce che non basta proclamare la giustizia sociale per attuarla e la storiella di Berlinguer e della questione morale è una benemerita scusa. Quel Berlinguer, tra l’altro, che ebbe un attentato a Sofia tornando in aeroporto dai compagni bulgari, fedelissimi di Mosca dopo i fatti di Praga, e che si fece mandare un aereo militare dal Governo italiano in Bulgaria perché non si fidava delle cure del compagno Zivkov… Di tutto ciò non si fece parola sui giornali del Bel Paese fino a quando, nel 2009…, la notizia rimbalzò dalla Bulgaria! Altro che democrazia e trasparenza…:dell’attentato fratricida non si doveva parlare.
Se Sparta piange, Atene non ride. Ancora una volta abbiamo un governo di apprendisti che fa cassa sui pensionati, incurante di ogni principio morale, anche lì proclamato ma del tutto disatteso, incapace di un disegno che dia priorità a quel che non funziona: la sanità è ad un livello drammatico, la scuola è abbandonata al suo destino e nessuno sa cosa venga insegnato veramente e come venga fatto (…), le famiglie non sono sostenute, non si capisce perché i salari in Italia siano più bassi che nel resto di Europa, se non per il fatto che le tasse le pagano solo lavoratori e pensionati… perché lo Stato non funziona ed è incapace di controllare efficacemente, anche in ragione di leggi che sono spesso stupide o inattuabili. Il ponte di Genova è stato costruito a tempi record perché è stato fatto in deroga a tutte le leggi! È questo il sistema per l’Italia?
Si scopre adesso che il PNRR è a rischio per diversi progetti perché i Comuni non hanno le strutture tecniche per attuarli: si tratta di problema arcinoto dal 1982…e cosa è stato fatto per ovviare? Pochissimo.
Manca la speranza e quindi l’attesa del futuro e responsabili di ciò sono anche coloro che pretendono di dare un supplemento d’anima alla società. La religione si è quasi secolarizzata ed è divenuta puro attivismo solidarista che pretende di risolvere tutti i problemi, mentre assistiamo invece alla quotidiana morte di innocenti; si vuole trovare una soluzione per ciascun problema ,ma non c’è soluzione, ahimè, troppe volte! Nella preghiera si fa menzione della valle di lacrime ma senza tirarne le conclusioni. Si discute, invece, sul fatto che i poveri preti trovino moglie - o marito, ad libitum- che le donne diventino preti (e magari pratichino la boxe…), si propone che tutti vadano in periferia ma… sono pochi a farlo, insomma, siamo nella situazione spagnola di cui parla Dostoevskij, nella Spagna del Seicento, quando il cardinale inquisitore, un gesuita peraltro…, rinfaccia a Qualcuno di essere tornato, ’perché lo hai fatto’…? Ci pensiamo noi a questa gente’…
Già…. ma i risultati non sono incoraggianti.

mercoledì 23 novembre 2022

LA DONZELLETTA VIEN DALLA CAMPAGNA...E RECA IN MAN UN MAZZOLIN DI ROSE E DI VIOLE ...ED ALTRE BELLE COSE

Carlo Biancheri


La donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole,
Col suo fascio dell’erba; e reca in mano
Un mazzolin di rose e di viole,
Onde, siccome suole,
Ornare ella si appresta
Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.

 

Sic il sommo poeta. Il nostro Signor Presidente del Consiglio si è voluta presentare come la donzelletta, tutta sorridente e solenne, con un abbigliamento talora di colori un po’ chiassosi, nel suo incarico storico di Presidente, già contiguo, in anni passati, a Forza Nuova, noto gruppo di facinorosi.

Suscita tanta curiosità in quanto donna e, con tutto il rispetto per l’altro sesso a cui storicamente sono stati sottratti non di rado  diritti e molte opportunità, a noi che sia uomo o donna non ce ne cale: ciò che conta è che sappia fare e faccia bene.

Ahimè, gli inizi non paiono propriamente brillanti.

Il suo governo sembra piuttosto formato da un gruppo di apprendisti, storditi da un imbonitore e cioè il Ministro del bar Sport di Milano Rogoredo o dai proclami di Tutankhamon che di tanto in tanto fa sapere di esserci e che ha un programma, mentre i dilettanti all’opera non paiono disporre di un disegno preciso, di una direzione che non sia quella di durare.

Il giornalista della cronaca romana de Il tempo, divenuto parlamentare forzaitaliota e poi Presidente del Parlamento europeo, grazie alle alternanze tra i gruppi e alla combine di quel tedesco spregiudicato, Weber, espressione di un tempo Merkelliano che non ci stancheremo di criticare, è ormai Ministro degli Affari Esteri. Vasta esperienza, si dice, ma scarsa presa, ci appare, in sede internazionale.

Abbiamo cominciato col decreto in materia dei raduni degli squinternati (rave), scritto con i piedi e che dovrà esser corretto in Parlamento, per diretta ammissione dei fratelli di  non si sa bene chi… per proseguire con la questione migranti-Ong nel quale il Signor Presidente si è distinta, per l’ansia da prestazione, a bruciare il Presidente dell’Esagono con una profusione di ringraziamenti prima che quest’ultimo sistemasse la questione in casa propria. Da qui una tensione elettrica cui si è risposto con argomenti del tipo: non riceviamo lezioni da nessuno e voi guardate cosa fate a Ventimiglia: non c’è verso, mal comune  mezzo gaudio è la norma normans e cioè quella fondamentale per molti nostri praticanti della politica i quali  dimenticano che, nella lingua iberica,  si dice, invece, che è un rimedio da cretini.

Era pronta la donzelletta in campagna elettorale ma ci sembra che l’intreccio si infittisca… e così le promesse si realizzeranno nell’arco di ben cinque anni e non subito: se ne deduce che il bengodi annunciato non arriva, mancano i quattrini, quelli stessi che dall’opposizione la donzelletta sosteneva che ce li dovesse dare l’Europa e il governo era inetto perché  doveva sbattere i pugni sul tavolo per farsi  valere. Già ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare… e, infatti, i pugni sono rimasti in tasca e si predica prudenza perché altrimenti i mercati ci infilzano. Oh! Che bella scoperta dell’America!

La legge finanziaria è una ‘manovra coraggiosa e giusta’. Caspita! Ma… chi si loda si imbroda…e ‘giusto’ è un giudizio di valore e di conseguenza soggettivo… o, invece, lor Signori hanno la Verità in tasca? E la manovra è tanto giusta giacché per finanziare la  pensione dei 48.000 che potrebbero andarci in via anticipata e cioè senza applicare la legge Fornero, si fa cassa con i pensionati che percepiscono oltre i 2000 Euro: dei nababbi, si intende. L’amato Manzoni scriveva che i colpi cascano sempre all’ingiù, in effetti i pensionati sono vecchi e non sono ben attrezzati a difendersi e quindi il maestro di morale Giorgetti non ha dubbi che ciò sia buono e giusto anche se si introduce, così, una nuova categoria di contribuenti e cioè quelli da tosare come pecore, in spregio al principio costituzionale  di uguaglianza dei cittadini che dovrebbe rinviare alla fiscalità generale per il reperimento di risorse, magari gli evasori che girano in  macchinoni ecc., non ad una categoria che è considerata di privilegiati: lo Stato ha fatto loro una promessa, a suo tempo, e ora tranquillamente la disattende. Pacta sunt servanda? Ma fatemi il piacere, la modernità  non lo prevede: si fa e si disfa, ad libitum.

Ammettiamo pure che qualche misura sia ben studiata, specie gli sgravi fiscali per le assunzioni, per evitare gli abusi, tenuto conto dei pasticci del passato, ma nel complesso c’è davvero poco. Eh… ma le bollette, il costo dell’energia. Nulla di strutturale, roba da piccolo cabotaggio, elaborato a Varese, anzi Cazzago… e questi dovrebbero portare la voce italica nei consessi internazionali? Al massimo faranno come il Cavour che mandò il piccolo manipolo di soldati nella guerra di Crimea per sedersi, come imbucato…, al tavolo di quelli che contano.

Noi siamo nel G7 solo perché i 50 stati degli USA sono tutti insieme, altrimenti… Almeno ci fosse un superesperto come nel governo precedente: gli esperti attuali più che altro conoscono la coda alla vaccinara.

Il reddito di cittadinanza è un corpo contundente che il Vis-Conte dimezzato, erede del partito di Scientology, afferra per  i suoi clientes ma vedremo se la donzelletta sarà capace di aiutare in modo efficace con un reddito di inclusione chi versa in condizioni di povertà.

Sulla Pubblica Amministrazione non si muove foglia eppure non funziona, la Sanità, beh… lasciamo perdere…

Dovremmo continuare cinque anni così?

 

 



mercoledì 19 ottobre 2022

GUARDA, GUARDA BERLUSCONI HA RIALLACCIATO CON L'AMICO PUTIN!


Carlo Biancheri

   C’era da dubitarne? Non lo avevamo forse scritto in tempi non sospetti che erano molto amici? Si sono scambiati lettere ‘dolcissime’ con doni di alcool, non di letti questa volta.Tra le disgrazie che bloccano questo paese c’è anche questo anzianissimo politico, ormai part time, la cui iniziale fortuna non è stata mai chiarita e che ci ha inflitto per lustri con le sue televisioni porcherie prese dal magazzino della Metro Goldwyn Mayer, a seguito dello scandaletto (…) Crédit Lyonnais con l’italiano Parretti di mezzo, diminuendo, se ancora possibile, il livello culturale degli italici. Solo l’atteggiamento servile di certi suoi adepti può celebrare la grandezza di un soggetto che si vanta di aver ritrovato un amico che è il responsabile di crimini di guerra, se non contro l’umanità, a detta di responsabili della UE e delle Nazioni Unite ed evidenti a tutti noi.Si ritrova questo anziano che si ostina a voler continuare a far danni al governo e  che vive nella villa acquisita per pochi soldi, inclusi gli arredi, per il tramite del suo amico  Previti (…), tutore della minore,  erede della famiglia Casati Stampa, rimasta sola dopo i tremendi fatti di sangue causati dal padre, lo stesso che faceva foto pornografiche alla moglie mentre si accoppiava sull’isoletta deserta con militari di leva, sulle stesse posizioni del Travaglio del giornaletto Il fatto quotidiano e di quei marxisti duri e puri che, come gli ultimi soldati giapponesi che continuavano   a vivere nascosti nella giungla pronti a combattere, anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, considerano Mosca un valido riferimento contro la Nato, che sarebbe il male assoluto, mentre le stragi della popolazione Ucraina, gli stupri, le città e i paesi rasi al suolo sono soltanto incidenti di percorso che succedono in tutte le guerre: un argomento insensato.Insieme all’anfitrione delle cene eleganti anche il neo-presidente della Camera, l’’inpiegato’ del suo cv, si è subito distinto nell’ammonire che le sanzioni alla Russia possono diventare un boomerang contro chi le applica che sarebbe come dire che ci conviene abbozzare e lasciare continuare l’invasione dell’Ucraina: lo stesso atteggiamento di chi si girava dall’altra parte quando Hitler invase i Sudeti, nella seconda guerra mondiale. Questo signore si professa cattolico ma un cattolico sa benissimo che si vedrà nell’Escaton se lo sarà stato veramente: ’Non chi dice Signore, Signore entrerà nel Regno dei cieli’ (Mt 21-29). Cita san Tommaso forse perché ha studiato all’Angelicum, ma qui i casi sono due: o l’Università san Tommaso d’Aquino è in piena decadenza o lui ha imparato poco.Dovrebbe sapere, infatti, che Tommaso non ripudia la definizione di Agostino che lega pace (‘Tranquillitas ordinis’) e giustizia anzi nel De regimine Principum considera abominevole instaurare un regime di pace senza giustizia. Ne deriva che non si può fare lo gnorri dinanzi all’evidenza del male e non basta citare il papa che si è espresso in modo contraddittorio: i vescovi europei hanno chiarito che la pace in Ucraina deve essere ‘giusta’ e quindi il diritto internazionale va rispettato a cominciare dai confini. Non sarebbe male se la frequenza quotidiana alla santa messa gli ispirasse anche pensieri di umiltà e di resipiscenza perché, come diceva san Filippo Neri, ‘non si va in paradiso senza l’umiltà’.La nascita di questo nuovo governo dimostra fin d’ora che la maggioranza è in piena rissa anche se si atteggiano  a  fare come  se nulla fosse accaduto e questo ci ricorda l’amato Manzoni ne I promessi sposi quando descrive l’atteggiamento del notaio, tutto vestito di nero, andato con i birri all’osteria per arrestare Renzo e, nella mala parata con la folla che lo circondava da ogni parte, ’composta la bocca al sorriso, con un suo fare sciocco, domandò: ’cos’è  stato’? Uh corvaccio! Mentre il grosso dell’opposizione, invece di elaborare proposte serie per far fronte ai grandi problemi incombenti in Italia, si balocca con i candidati segretari e fà a gara coi populisti da due soldi per chi si schiera con le classi disagiate per affrettare la strada alla nazionalizzazione dei mezzi di produzione: tutti felici poveramentecon lo Stato affidato alla saggezza di ‘pochi’ politici… Sembra, invece, che l’esperienza dei paesi dell’Est al riguardo non abbia generato alcuna felicità anzi tragedie. In tutto questo bailamme sarà forse opportuno cominciare da capo e cioè dal principio di realtà e da ‘artigiani’ interrogarsi sul che fare senza rischiare di farci precipitare tutti quanti, in due giorni, nel precipizio dei mercati finanziari – ricordiamo che l’Italia ha uno dei debiti più elevati al mondo in proporzione al PIL -, come accaduto al Regno Unito con il  governo dei dilettanti una settimana fa.

 


martedì 20 settembre 2022

AVVISO AI NAVIGANTI: QUESTA VOLTA IL RISCHIO E' GRANDE

 Carlo Biancheri


Con serena incoscienza ed indifferenza, distratti da una scenografia di un funerale interminabile di un’anziana impassibile signora, custode di antiche tradizioni, cani e cavalli inclusi, ci avviamo ad un voto che potrà cambiare profondamente il futuro del nostro paese, pensando che più o meno continuerà tutto come prima, ma non sarà così.
La superficialità italica è alla base del comportamento che ha rovesciato una valanga di voti sulla setta del comico in disarmo e dell’adepto di Scientology più di quattro anni fa: lo si è fatto per rabbia o ‘per allegria’, per cambiare ‘comunque’… nell’assunto che uno vale uno e cioè nessuno vale.
Adesso la vittoria della destra, in un tempo di alta inflazione e di guerra, di crisi energetica, con chiarissime influenze della gang di Putin su certe forze politiche, quelle che non vogliono le sanzioni alla Russia o che si oppongono all’invio di armi per far sì che l’aggressore possa tranquillamente perpetrare crimini contro l’umanità…: altro che pretesi dialoghi di pace: desertum fecerunt et pacem appellaverunt (fecero un deserto e lo chiamarono pace).
La donzelletta Meloni continua a ragionare come se i confini del mondo fossero quelli del rispettabile quartiere romano della Garbatella: ’E’ finita la pacchia con l’Europa, faremo valere l’interesse nazionale’, come nel fumetto che solo gli anziani ricorderanno, col personaggio che si chiamava Superbone… L’Unione europea funziona con determinate regole stabilite da Trattati internazionali, ratificati dai Parlamenti nazionali, e il volere dell’Italia, specie se espresso in modo sgangherato, richiede il supporto delle maggioranze ‘ponderate’ del Consiglio (Governi) e quello della maggioranza dei parlamentari europei per imporsi, senza menzionare il sostegno della Commissione: gridare non serve. Si può, come fanno piccoli Stati membri, quali l’Ungheria, mettere sabbia negli ingranaggi quando è richiesto il voto all’unanimità: per inciso, prontamente il partito della Meloni e la Lega hanno sostenuto l’Ungheria al Parlamento europeo che l’ha condannata. La difesa è la seguente: Orbàn è stato votato dalla maggioranza degli ungheresi ergo… E qui casca l’asino perché anche Mussolini e Hitler avevano la maggioranza ed il sostegno dei loro popoli, perfino Stalin e Mao, ma la maggioranza non basta, Meloni e Salvini, perché esiste anche la dittatura della maggioranza che può generare mostri: anche Cola di Rienzo era stato portato al potere a Roma a furor di popolo e poi è finito ammazzato… ci sono limiti che sono costituiti dai principi costituzionali che dovrebbero (…) riflettere quel che si legge nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite e cioè i diritti fondamentali.
La donzelletta che è ‘pronta’ a rompere il soffitto di cristallo e a guidare il paese pur non avendo serie competenze, per quanto consigliata dalla falsa bonomia del gigante Crosetto che, lo ripetiamo, è un imprenditore e non un economista, non ha la visione della direzione in cui si troverà a navigare il paese, né la sensibilità necessaria a creare alleanze senza le quali l’Italia sarebbe isolata: gli investimenti internazionali (ma anche quelli nazionali nel regime di liberalizzazione dei movimenti di capitali) emigrerebbero in fretta e senza investimenti si genera povertà perché dividere la torta esistente si può fare una volta ma la seconda volta la torta si rimpicciolisce e non si divide più nulla; peggio ancora mette in discussione il primato del diritto comunitario su quello nazionale il che si significa semplicemente Italexit perché gli altri Stati membri della UE non lo accetteranno mai e vuole rinegoziare il PNRR. Ecco la vera debolezza della destra, uomini e donne da bar Sport o da comitato di quartiere, senza nessuna esperienza del quadro internazionale, cui non suppliscono dinoccolati diplomatici esecutori e perciò privi di una politica chiara o commercialisti, assurti al ruolo di Ministri dell’Economia, come se la contabilità fosse la stessa cosa dell’economia. Draghi che ha molto peso internazionale è stato fatto cadere dal Salvini e per la gelosia dell’avvocato di provenienza Volturara Appula che ora infiamma le piazze atteggiandosi a giustiziere, tutti cattolici lui e Salvini, peccato che non pratichino il loro credo… a giudicare dal contrasto con la dottrina. Non penserete mica che dopo Draghi sarà Business as usual, come dicono gli inglesi?
Questo non lo capiscono neppure i campioni della sinistra dura e pura che vogliono restaurare i fasti del partito comunista e quindi la nazionalizzazione dei mezzi di produzione, cioè le industrie: lo propone il lupetto Provenzano, vicesegretario del Pd. Il Partito democratico è ormai chiaramente diviso in due tronconi eterogenei: i bersaniani/dalemiani, ispirati da tal Bettini, che vuol ricostituire il campo largo con la setta di Scientology, ora dominio dell’avvocato popolare, divenuto esperto di economia e, infatti, propone teorie demenziali come scostamenti di bilancio che ci manderebbero in bancarotta. Gli altri si professano moderati ma moltissimi sono privi delle competenze che occorrono adesso per prendere decisioni difficili e ponderate: non basta esser stati Scout o aver generato molti figli o avere un padre partigiano per guadagnarsi sul campo la rispettabilità: occorre misurarsi sulle problematiche come, ad esempio, che siamo un paese manufatturiero e dobbiamo disporre di materie prime mentre non abbiamo una politica economica seria nei confronti dell’Africa che diventa appannaggio della Cina, Turchia e Russia; dobbiamo trattenere le competenze che emigrano; dobbiamo riformare la scuola; abbiamo bisogno di manodopera; non facciamo la riforma della pubblica amministrazione o ne facciamo una inadeguata sulla giustizia ecc…Le loro proposte sono generiche, mere aspirazioni, senza indicare risorse e modalità di realizzazione: soprattutto, in tanti anni di governo sono stati inconcludenti.
Resta il centro e in effetti la DC che nel suo cinismo la sapeva lunga, parlava sempre di Centro-sinistra o di Centro-destra, in brevi periodi, ben sapendo che la maggioranza degli elettori è moderata. Per centro non intendiamo quello di Tutankamen che gioca non si sa quante parti in commedia, né il “centrino” di quello di Comunione e Liberazione che ha fatto tanti danni in Lombardia ma di quello che ha proposto Calenda come sola alternativa sensata, che parla di programmi da realizzare subito, nonostante la pessima legge elettorale che il Pd si era impegnato solennemente a cambiare al momento del taglio dei parlamentari!
Il problema di fondo è quello di non spostare il paese dal quadro internazionale dove lo aveva collocato Draghi: senza il sostegno dell’estero l’Italietta è destinata ad affrontare problemi serissimi con esiti imprevedibili attese le dimensioni del nostro debito pubblico, nonostante la creatività e l’inventiva italica.








mercoledì 31 agosto 2022

E' CON L'AUTOREVOLEZZA CHE VIENE IL RISPETTO DEGLI ALTRI (M. Draghi)

 Carlo Biancheri


È proprio così e in questa campagna elettorale da ‘scherzi a parte’, a seguito di una crisi di governo generata da irresponsabili, immaturi, incapaci nel governo e nel pensiero, tutt’al più imbonitori o pifferai magici di mozartiana memoria, si eludono i gravi problemi del paese e del mondo.
Dalla fine della seconda guerra mondiale l’Europa non si è mai trovata ad affrontare difficoltà così importanti nello stesso periodo di tempo.
C’è una guerra in corso, scatenata da una cricca di delinquenti che tengono sotto plagio un popolo disperso tra sconfinate steppe, abituato a vivere fuori dalle città in modo arcaico e senza i servizi essenziali.
Eppure da noi abbiamo le quinte colonne che sostengono che le sanzioni alla Russia sono inutili e che, quindi, bisogna sopprimerle per poter tornare al nostro ‘quotidiano’ senza tante scocciature... Che ci siano morti e distruzioni tremende e profughi a milioni e famiglie disperse è del tutto irrilevante, anche se il fondamento del nostro vivere civile dovrebbe basarsi su un principio che è quello del rispetto della vita, di tutte le vite, insomma un atteggiamento che tra gli intellettuali del secolo scorso si sarebbe detto immoralista, tributario della visione nietzschiana. A chi sostiene queste cose viene dato ampio spazio sui media da conduttori o giornalisti quasi tutti ignoranti ed interessati soltanto alla notizia, anche se costruita.
C’è l’inflazione che si avvicina a due cifre che impoverisce tutti, determinata in Europa dall’offerta e, segnatamente, dal costo del prezzo dell’energia.
Pochi rilevano, però, che il costo dell’energia era salito prima della guerra e poi con la politica del dittatore Putin è cresciuto ulteriormente.
Non dovete chiedere a Meloni a Salvini o a Conte o a Fratoianni e o al Bonelli ma neppure a Provenzano o alla Schlein cosa fare: non ne sanno niente!
Al massimo vi diranno “scostamento di bilancio” cioè aumento del debito pubblico -come se quello in essere fosse poca cosa…- con aiuti a famiglie ed imprese e sostituzioni di consumi fossili con energie rinnovabili… pronte ‘alla stagion dei fiori’. La donzelletta si atteggia a responsabile e sullo scostamento è prudente ma è un gioco delle parti.
Il prezzo del gas è fuori controllo perché c’è da tempo una enorme speculazione internazionale sulle materie prime e non solo su quelle energetiche.
La domanda è cresciuta a dismisura perché la Cina ha dovuto fare incetta di tutto per far fronte alle crescenti esigenze del consumo interno e così i grandissimi operatori finanziari internazionali, che non sono poi molti e che per la gran parte sono di matrice anglosassone, hanno preso posizione.
Il famoso mercato di Amsterdam sull’energia è un mercatino e la Commissione europea, con il pragmatismo e la superficialità abituale che ha consentito, tuttavia, sino a qui di mandare avanti il ‘quotidiano’ in Europa, lo prese, a suo tempo, in mancanza di altro, come termine di riferimento, legando anche il costo dell’elettricità a quello del gas. Si tratta di mercato cosiddetto regolamentato ma dove non si controlla proprio nulla. Sulle materie prime (commodities), prima della Brexit, c’era anche il London Metal Exchange (LME), un vero imbroglio, un mercato privo di vigilanza adeguata e foriero di scandali; in questo blog, non ci siamo stancati di ricordare la frase di Keynes secondo il quale un mercato senza regolamentazione è una giungla, cioè il prezzo lo fa l’animale più forte. Va menzionato che ora c’è anche la piazza di Parigi per la negoziazione di alcune commodities.
In materia, la deregolamentazione è cominciata col dinoccolato Obama, anzi con Clinton, che tolse, sotto la sua presidenza, la vigilanza alla CFTC (Commodity Futures Trading Commission) che controlla il mercato di Chicago - a suo tempo Raul Gardini, allora a capo della Ferruzzi, fu sanzionato per 500 milioni di Dollari per aver creato una posizione c.d. di corner sui cereali - sulle transazioni degli intermediari che si svolgono Over the counter, cioè concluse fuori dal mercato regolamentato. Se, come avviene di fatto, grandissimi intermediari si impegnano ad acquistare o a vendere grandi volumi con contratti derivati, fuori del mercato regolamentato, il prezzo del contratto che si negozia sul mercato stesso dovrà tenerne conto e se le quantità trattate sono squilibrate e cioè molto maggiori fuori mercato che sul mercato stesso, il valore del prezzo sul mercato diventa residuale cioè non significativo e comunque dipendente dalle transazioni fuori mercato, perché il mercato stesso sa che in un prossimo futuro enormi ammontari verranno liquidati Over the counter (OTC). Ma le Autorità di vigilanza, in America la CFTC, non possono intervenire per calmierare mediante obblighi informativi o per contenere vendite allo scoperto, a causa delle scelte dei politici che rispondono ai desiderata di chi li appoggia. Inutile menzionare che la situazione si sia ulteriormente aggravata sotto la Presidenza Trump. Le posizioni fuori mercato non hanno un luogo fisico, eppure impattano enormemente sui mercati regolamentati di tutto il mondo a seguito della liberalizzazione dei mercati di capitali, in atto da oltre trent’anni; per intervenire in modo efficace occorrerebbe che le autorità di vigilanza a livello planetario concordassero una visione ed un intervento comune ma non sembra che l’organizzazione internazionale che le raccoglie sia stata molto efficace al riguardo, stante gli interessi contrastanti dei diversi paesi.
Come si vede i temi sono molto complessi e la donzelletta della Garbatella si dice ‘pronta’ ma… a far che? In continuazione le sentiamo dire che l’Europa deve… e lo dicono anche il capitano del bar Sport di Milano Rogoredo o il presidente Tutankhamon che ha così ben operato per vent’anni nel paese rendendolo peggiore: perché gli altri Stati membri si convincano ci vuole quell’autorevolezza di un Mario Draghi che, giustamente, aveva ventilato la proposta di mettere un tetto al prezzo del gas e su cui sembra che ci si stia muovendo in Europa, nonostante l’opposizione dei venditori di tulipani olandesi, che accrescono le partite della loro bilancia dei pagamenti con l’aumento del prezzo del gas, dopo che i tedeschi, sempre lenti nelle loro scelte, hanno aperto ad un qualche controllo: immediatamente il prezzo del gas ha perso in Europa oltre il 6,8% in un giorno solo... La setta di Scientology, ora partito dell’avvocato del popolo, novello Robespierre con pochette, sostiene che sia stato lui ad ottenere per l’Italia i soldi del PNRR in Europa quando, invece, in una situazione drammatica come quella della pandemia che ha colpito l’Italia più degli altri, tutti gli Stati membri importanti erano arciconvinti che fosse interesse comune aiutare in modo sostanziale il nostro paese perché simul stabunt, simul cadent
In sede internazionale non è come andare al bar dove si ordina à la carte, come sostengono i nostri reggitori a vita: per inciso, la Meloni e i suoi pessimi compagni di viaggio hanno sempre votato in sede europea contro gli interessi del nostro paese, mentre nel Parlamento europeo ci si ricorda ancora quando il Salvini in seduta si sentì dire dalla Presidenza di turno: Lei, Savini, è un fannullone, va sempre in televisione ma non porta a termine i compiti che le sono stati affidati.
Un caveat ai votanti…