mercoledì 19 ottobre 2022

GUARDA, GUARDA BERLUSCONI HA RIALLACCIATO CON L'AMICO PUTIN!


Carlo Biancheri

   C’era da dubitarne? Non lo avevamo forse scritto in tempi non sospetti che erano molto amici? Si sono scambiati lettere ‘dolcissime’ con doni di alcool, non di letti questa volta.Tra le disgrazie che bloccano questo paese c’è anche questo anzianissimo politico, ormai part time, la cui iniziale fortuna non è stata mai chiarita e che ci ha inflitto per lustri con le sue televisioni porcherie prese dal magazzino della Metro Goldwyn Mayer, a seguito dello scandaletto (…) Crédit Lyonnais con l’italiano Parretti di mezzo, diminuendo, se ancora possibile, il livello culturale degli italici. Solo l’atteggiamento servile di certi suoi adepti può celebrare la grandezza di un soggetto che si vanta di aver ritrovato un amico che è il responsabile di crimini di guerra, se non contro l’umanità, a detta di responsabili della UE e delle Nazioni Unite ed evidenti a tutti noi.Si ritrova questo anziano che si ostina a voler continuare a far danni al governo e  che vive nella villa acquisita per pochi soldi, inclusi gli arredi, per il tramite del suo amico  Previti (…), tutore della minore,  erede della famiglia Casati Stampa, rimasta sola dopo i tremendi fatti di sangue causati dal padre, lo stesso che faceva foto pornografiche alla moglie mentre si accoppiava sull’isoletta deserta con militari di leva, sulle stesse posizioni del Travaglio del giornaletto Il fatto quotidiano e di quei marxisti duri e puri che, come gli ultimi soldati giapponesi che continuavano   a vivere nascosti nella giungla pronti a combattere, anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, considerano Mosca un valido riferimento contro la Nato, che sarebbe il male assoluto, mentre le stragi della popolazione Ucraina, gli stupri, le città e i paesi rasi al suolo sono soltanto incidenti di percorso che succedono in tutte le guerre: un argomento insensato.Insieme all’anfitrione delle cene eleganti anche il neo-presidente della Camera, l’’inpiegato’ del suo cv, si è subito distinto nell’ammonire che le sanzioni alla Russia possono diventare un boomerang contro chi le applica che sarebbe come dire che ci conviene abbozzare e lasciare continuare l’invasione dell’Ucraina: lo stesso atteggiamento di chi si girava dall’altra parte quando Hitler invase i Sudeti, nella seconda guerra mondiale. Questo signore si professa cattolico ma un cattolico sa benissimo che si vedrà nell’Escaton se lo sarà stato veramente: ’Non chi dice Signore, Signore entrerà nel Regno dei cieli’ (Mt 21-29). Cita san Tommaso forse perché ha studiato all’Angelicum, ma qui i casi sono due: o l’Università san Tommaso d’Aquino è in piena decadenza o lui ha imparato poco.Dovrebbe sapere, infatti, che Tommaso non ripudia la definizione di Agostino che lega pace (‘Tranquillitas ordinis’) e giustizia anzi nel De regimine Principum considera abominevole instaurare un regime di pace senza giustizia. Ne deriva che non si può fare lo gnorri dinanzi all’evidenza del male e non basta citare il papa che si è espresso in modo contraddittorio: i vescovi europei hanno chiarito che la pace in Ucraina deve essere ‘giusta’ e quindi il diritto internazionale va rispettato a cominciare dai confini. Non sarebbe male se la frequenza quotidiana alla santa messa gli ispirasse anche pensieri di umiltà e di resipiscenza perché, come diceva san Filippo Neri, ‘non si va in paradiso senza l’umiltà’.La nascita di questo nuovo governo dimostra fin d’ora che la maggioranza è in piena rissa anche se si atteggiano  a  fare come  se nulla fosse accaduto e questo ci ricorda l’amato Manzoni ne I promessi sposi quando descrive l’atteggiamento del notaio, tutto vestito di nero, andato con i birri all’osteria per arrestare Renzo e, nella mala parata con la folla che lo circondava da ogni parte, ’composta la bocca al sorriso, con un suo fare sciocco, domandò: ’cos’è  stato’? Uh corvaccio! Mentre il grosso dell’opposizione, invece di elaborare proposte serie per far fronte ai grandi problemi incombenti in Italia, si balocca con i candidati segretari e fà a gara coi populisti da due soldi per chi si schiera con le classi disagiate per affrettare la strada alla nazionalizzazione dei mezzi di produzione: tutti felici poveramentecon lo Stato affidato alla saggezza di ‘pochi’ politici… Sembra, invece, che l’esperienza dei paesi dell’Est al riguardo non abbia generato alcuna felicità anzi tragedie. In tutto questo bailamme sarà forse opportuno cominciare da capo e cioè dal principio di realtà e da ‘artigiani’ interrogarsi sul che fare senza rischiare di farci precipitare tutti quanti, in due giorni, nel precipizio dei mercati finanziari – ricordiamo che l’Italia ha uno dei debiti più elevati al mondo in proporzione al PIL -, come accaduto al Regno Unito con il  governo dei dilettanti una settimana fa.

 


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