giovedì 7 luglio 2016

LE PROFETESSE PENTASTELLATE

Rosa Elisa Giangoia

Virginia Raggi e Chiara Appendino, appena indossata la fascia tricolore, si sono avvicinate alle religioni e hanno detto la loro, soprattutto la seconda, con parole che avrebbero voluto (purtroppo!) tracciare una linea, aprire orizzonti… verso il futuro!
La Raggi, consapevole che nelle urne sono stati per lei i voti delle parrocchie su sotterranea indicazione del Vaticano, dopo l’endorsement in suo favore fatto dal Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, anche se poi prontamente rimangiato, per la sua prima uscita ufficiale ha scelto la Pontificia Università Lateranense, dove è stata accolta da mons. Lorenzo Leuzzi, uno dei Vescovi ausiliari di Roma, e ha partecipato al Giubileo per chi lavora nelle Istituzioni. Pochi giorni dopo, nonostante la sospensione estiva delle udienze, è stata ricevuta dal Papa.  Questi fatti pubblici hanno dimostrato che si sta stringendo un dialogo tra Comune di Roma e Vaticano sulla linea di quella ricerca di contatti che il M5S aveva da tempo messo in atto con il mondo cattolico, indubbiamente per riflesso della sua ricerca di identità, per ora ancora contradditoria e irrisolta. Infatti, dopo le posizioni ondivaghe in parlamento e in campagna elettorale, su adozioni gay, unioni civili e utero in affitto, c’è stata la schermaglia tra la Raggi e il Cardinale Vicario della Diocesi di Roma in merito alla questione del pagamento dell’Imu da parte delle strutture di proprietà della Chiesa in cui si svolgono attività commerciali, proposta di pagamento presentata dalla Raggi nel corso della campagna elettorale.
Virginia Raggi per ora non ha preso posizioni, non ha parlato, forse in attesa della giunta.
Ha parlato Chiara Appendino, purtroppo…
Lei, in nome forse di un’inopportuna par condicio, si è esibita al Parco Dora in occasione della grande festa per la fine del Ramadan e, nell’ottica di un buonismo fuori luogo, in sintonia con la teoria di Gianroberto Casaleggio che ipotizza la fantautopica realtà del pianeta Gaia in cui confluiranno tutte le religioni per essere superate e annullate, si è esibita in lodi alla religione islamica e nella teorizzare che «la fede vissuta nel cuore e nella vita di ciascuno di noi, qualunque essa sia, costituisca un’occasione di ricchezza per l’intera società» e che «non esistono religioni buone o religioni cattive ma solamente uomini e donne che nella loro vita cercano, per quanto è loro possibile, di compiere il bene e altri che invece provocano dolore e morte». Concetti questi profondamente falsi alla luce della storia e dell’attualità. Infatti, proprio per celebrare “degnamente” la fine del Ramadan è avvenuta la strage di Dacca con la morte di ben 9 italiani, e, se vogliamo dare un’occhiata nel tempo e nello spazio, possiamo ricordare la religione degli Atzechi con i sacrifici rituali di esseri umani, i sacrifici alla dea Khalì, le uccisioni rituali di bambini a Cartagine, i sacrifici umani dei Celti, le uccisioni delle streghe e tanti altri esempi fino alla guerra santa, tutti a dimostrazione che non tutte e non sempre le religioni sono buone. Tutto quanto detto dalla Appendino nel silenzio della gerarchia, desiderosa di suscitare consensi, che lascia il popolo di Dio nell’incertezza e nell’indeterminazione di una religione fai da te.
Ci saranno i soliti che a questo punto obietteranno che l’islam è  in prevalenza moderato, religione di pace e di fratellanza. Certamente esiste un Islam pacifico, focalizzato su trascendenza e solidarietà. Abbiamo visto anche eroiche vittime islamiche, in primis nell'attentato di Parigi, ma l'Islam non riesce a superare le lotte e le contrapposizioni interne tra le diverse interpretazioni coraniche e l’islam moderato non fà sentire abbastanza la sua voce di fronte a vera barbarie, come dice il Papa, e non si impegna a fondo per eliminare le frange fondamentaliste e violente. Per analogia possiamo ricordare che una società a grande prevalenza sana, come quella dell’Italia e della Germania degli “anni di piombo”, è riuscita con sacrifici e determinazione (ricordiamo solo Guido Rossa) ad eliminare gli estremismi armati di destra e di sinistra.
L’islam moderato non può aspettare che sia l’occidente da solo a sconfiggere gli estremisti.


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