Carlo Biancheri
È la storia di Arlecchino, Arlecchino e Colombina…
Tutti contenti: l’attor giovine è stato
buttato fuori,voleva cambiare la Costituzione – obiettivamente in modo
assurdo, a parte il titolo V- ma, contro le previsioni di chi allegramente ha
votato no, si dimette.
Direte che è perfettamente legittimo per i
cittadini votare contro una proposta che non piace, un leader chiacchierone e
pasticcione, che non ha brillato per successi folgoranti con il suo governo e
che tuttavia ha innescato la ripresa, pur modesta, ma quel che impressiona è la
totale assenza di previsione e di valutazione complessiva del contesto in cui
ci troviamo da parte dei votanti.
Si è votato con rabbia: gli adepti di
Scientology e il comico del Maalox insieme agli orfani del marxismo-leninismo,i
sostenitori della famiglia cattolica (ma animati da vendetta…) insieme ai
professori laicisti e custodi di una visione del mondo alla Montaigne per
intenderci, i fascisti e gli ex sostenitori della Repubblica del Nord ed i
seguaci di quel Cavaliere, anfitrione di cenette eleganti e burlesque con la nipote di Mubarak.
Aristotele, nell’ Etica Nicomachea, parla
degli intemperanti che sono coloro che desiderano tutte le cose piacevoli e si
lasciano trascinare dal desiderio e si addolorano sia quando non le ottengono
sia quando le desiderano…; l’intemperanza è un vizio volontario (e quindi più
grave) perché sorge dal piacere...In che consiste l’intemperanza dei votanti,
si chiederanno i nostri venticinque lettori? Nel piacere di buttar giù qualcuno
senza pensare alle conseguenze, anzi illudendosi che tutto continuerà più o
meno come prima… Non c’è rispetto per gli altri in questo paese e quindi non
c’è neppure il desiderio e la capacità (…) di realizzare il bene comune.
E adesso? Il partito democratico nato da
un equivoco in quanto voleva mettere insieme gli eredi del marxismo e del Pc
con una sinistra di ispirazione cattolica o radicale non è stato un vero
collante perché, nonostante le chiacchiere, dell’ideologia non se ne fà a meno
e il Pd non ne ha una. Il Veltroni con la cultura tipica dei lettori della
rivista di cinema Ombre rosse pensava ad un partito liberal, americano, senza
capire che le contaminatio,
le importazioni culturali in contesti diversi lasciano il tempo che trovano e,
infatti, nel partito non c’è unità tra chi ragiona con la mentalità della
bocciofila dell’appennino emiliano, erede di una cultura da ‘disciplina di
partito’, e chi presuntuosamente vuole imitare don Milani o chi fa il
kennediano a Figline Valdarno perché è stato tre volte a Londra o due a New
York City.
E vediamo se la nobile accozzaglia, lo
diciamo senza timore, sarà in grado di proporsi come alternativa.
Presidente del Consiglio il ‘cattivo
ragazzino’ (così definito dai suoi sodali…) col vestito perbenino che non sa
niente di niente e che legge male le e-mail…(scusatelo…) e che ora pensa a
metter in riga l’Europa riscrivendo le regole dell’Euro: immaginiamo un dialogo
di quarto tipo con la Merkel, con Juncker, con gli ugonotti olandesi e con i
loro manutengoli finnici o con Hollande che non brilla per bonomia. Oppure con
Rajoy che detesta di farsi accomunare agli italiani, essendo, come noto, gli
spagnoli di origine nordica, visigotica…
Ministro degli Esteri potrebbe esser
Salvini che ha un buon rapporto con Trump (c’è la foto…), è stato in Corea del
Nord che è come la Svizzera, in motoscafo a Djerba e ritorno, in Russia;
certamente stabilirà buoni rapporti con Albania, con le repubbliche del Caucaso
ex sovietiche, proporrà l’invasione della Libia per organizzare i campi per i
migranti.
Ministro dell’Economia e delle Finanze
Brunetta, fautore di teorie economiche condivise in Papua New Guinee o a
Cannaregio e San Servolo.
Alla Difesa la Meloni che con piglio
militaresco e la parlata franca guiderà le nostre truppe non si capisce bene
dove… all’Asinara?
Per i rapporti con il Parlamento
suggeriamo quello che voleva comprendere le ragioni dei tagliateste, che stima
Mussolini e Che Guevara e, infatti, ha fatto il giro in moto per l’Italia, come
il Che in Argentina. Siccome è prestante,
di certo… anche le sue idee sono buone… Duce conduci, c’era scritto sui muri…
Alla Giustizia naturalmente l’ex
finanziere Tominelli, ormai costituzionalista di provata competenza, che potrà
proporci una nuova Costituzione, la più bella dell’universo, non del mondo.
Se tanto basti… Ah no, dimenticavo il
proprietario del villone con vista mozzafiato sulle alture di Genova: penso che
farebbe molto bene in sostituzione di Mattarella se si dimettesse. È la storia
di Arlecchino, Arlecchino e Colombina…, insomma la Commedia dell’arte ma, come
diceva Marx, la farsa quando si ripete diviene tragedia.
Il contesto internazionale è fondamentale
in questo frangente storico e la nostra classe politica vincente da strapaese è
furba ma incapace di muoversi per ottenere risultati.
La borsa non è crollata oggi perché, ho il
sospetto, che ci siano mani forti che non consentano che cada…ma nel prosieguo?
Quando sarà acclarato che il paese produce solo sceneggiate? Il Salvini ci
propone oggi il governo del Lombardo-Veneto… Grazie; si tenga i suoi
Maroni e Zaia bravi a spendere salvo far pagare il conto agli altri.
Sempre Aristotele definisce coraggiosi
nell’Etica citata coloro che restano impavidi di fronte al pericolo per il
decoro (in senso forte) e perché si deve… Nulla a che vedere con i temerari…
Noi cerchiamo in ogni situazione una via d’uscita, la speranza per tutelare la
vita di ciascuno ma è particolarmente difficile in una situazione generata
dall’imprudenza e dal male. Si, il male distrugge, il bene costruisce. I preti
hanno smarrito, nella maggioranza, il senso del loro predicare divenuto un
generico umanitarismo, con Dio misericordioso (e lo è) ma tralasciando la metanoia, come fosse un
prodotto di consumo, una pillola: come dice il papa? Un atto di misericordia al
giorno? Perché? Toglie il medico di torno? Troppo attivismo, frenesia del fare
qualcosa, purchessia… di fronte allo scacco. Diciamo questo perché i
massoni dell’Ottocento sostenevano che preti e carabinieri fan stare il
mondo in piedi… I preti mancano (o non si riconoscono tali) e i carabinieri
sono molto impegnati…
Non si capisce quale maggioranza formerà
un nuovo governo essendo il Pd lacerato. Se tutti gli altri si metteranno
assieme ne vedremo delle belle anche se, ancora una volta, la pagheremo. Non
c’è speranza quando c’è disordine nelle persone: chi non sa governare sé stesso
non può governare neppure governare gli altri (Tommaso d’Aquino).Siamo nel
tempo delle conseguenze…
POST SCRIPTUM: EU e REFERENDUM
I giustizieri nostrani che hanno punito con spensieratezza
l’attor giovine votando no ed affossando il suo governo, essendo digiuni di
politica, non si saranno accorti che l’ugonotto Dijesselbloem, con perfetto
tempismo e sadismo, il giorno dopo l’esito del voto, ha immediatamente portato
l’Eurogruppo a decidere che la legge di stabilità (progetto di) italiana non va
bene e che occorrono solo cinque miliardi di Euro di maggiori risorse (…) per
rispettare i parametri europei. Non solo. Il debito pubblico italiano è sotto
osservazione e può essere oggetto di procedura d’infrazione da parte della
Commissione per debito eccessivo, anche se, miracolosamente, come aveva annunciato
Padoan, ha cominciato a scendere.
Anche il sistema bancario italiano non va bene per
l’Eurogruppo, nonostante che tutti gli altri paesi, a cominciare dall’Olanda, avessero portato a suo tempo fieno in cascina, mediante consistenti aiuti di
Stato elargiti alle banche nel silenzio della Commissione stessa che vigila
sugli aiuti di Stato. Per il momento, non essendoci interlocutori, si rinvia ma… a
marzo prossimo (…) ci saranno le decisioni esecutive.
Cosa concluderne?
La democrazia è un bel sistema ma molto delicato, suppone
guide solide e molta, molta responsabilità. Fuori dei confini non ci sono amici ma
solo gente che fa il proprio tornaconto: do ut des è il principio, poi c’è
la generosità ma è residuale.
L’attor giovine era quasi riuscito a far passare la fine del
principio dell’austerità nell’Eurogruppo, o quanto meno deroghe, principio nefasto
che ha molto giovato ai tedeschi; è bastato un attimo di debolezza e non si è
esitato a colpire duro per far fuori un concorrente: in Europa ci state ma come
diciamo noi non come pari, questo è il messaggio…
Noi non siamo in grado di difenderci perché ci facciamo male
da soli con rappresentanti politici quasi sempre impreparati, tronfi e
chiacchieroni oppure seguendo i fuochi fatui della setta più ignorante che la
politica ci abbia sin qui scodellato. Si può uscire dall’Europa ma gli inglesi
paiono scontenti di averlo fatto a sentire il Governatore della Banca
d’Inghilterra. Con la liretta svalutata il paese non ce la farebbe… Ci ricordiamo
com’era negli anni Cinquanta.
E così Renzi che voleva rottamare tutti gli altri è stato rottamato lui dagli elettori!
RispondiEliminaOra D’Alema e Bersani penseranno che ride bene chi ride ultimo.
E dove rideranno? alla bocciofila? O D’Alema ha un nuovo protegé da mettere al Monte dei Paschi di Siena per mandare definitivamente a fondo la banca?
EliminaQuesto atteggiamento da tifo calcistico senza la capacità di proporre alcunché per risolvere i problemi è la peggior cosa per il paese.
Assistiamo, tra l’altro, in tv a valutazioni demenziali da parte di giornalisti ignoranti. Per esempio: Renzi aveva detto che la borsa sarebbe andata giù e lo spread con i titoli tedeschi su ed invece non è successo nulla! Roba da dilettanti da ‘Corrida’. Qualcuno si metta bene in mente che prima di aprir la bocca dovrebbe sapere che la realtà è un po' più complessa delle loro ideuzze.
Sullo spread ed i titoli di Stato c’è lo scudo della BCE, come ha detto Draghi et de hoc satis. Il mercato tedesco oggi ha guadagnato 1,72 % circa ed il nostro ha perso lo 0,22% circa che fa 2 punti percentuali di differenza… non c’è male e siamo all’antipasto…Diversi titoli bancari hanno preso un bagno di oltre il 5% (lo avevamo previsto in tempi non sospetti…) e non solo per la ricapitalizzazione all’orizzonte delle banche italiane ma perché queste hanno in pancia un numero cospicuo di titoli pubblici italiani… Chiaro il concetto? La tempistica dei mercati, poi, non è quella che credono i giornalisti. Auguriamoci che si metta in piedi in tutta fretta un governo di qualsiasi natura ma credibile specie per l’impatto internazionale che pesa tantissimo anche se i 19 milioni di allegri compari non lo sanno.
Sono molto interessato al prossimo Governo Berlusconi-Salvini-Grillo-Fassina-D'Alema-Meloni-Brunetta...ah, mi dimenticavo Ciriaco De Mita e Paolo Cirino Pomicino!!! Che bella ventata di novità!!!! E voglio vedere come faranno a stare insieme!!!!
RispondiEliminaEppure gridano:al voto,al voto e… forse hanno ragione con votanti così responsabili…
EliminaIl PD è l'unico partito credo al mondo che quando trova un leader giovane, sotto i 40 anni, che riesce a portare un partito al 40% gli gioca contro da dentro pur di farlo cadere.
RispondiEliminaSì. Un comportamento tipico di gente autoreferenziale che non guarda fuori dalla finestra ma,come nella città proibita, risolve i problemi al suo interno anche se il paese brucia. Un partito da ridere.
EliminaIl progetto di un nuovo PD è fallito. Ricucire sarà molto difficile. Troppo sale sulle ferite, troppa felicità in chi ha vinto, troppa frustrazione in chi ha perso. Non si è mai visto un partito che si ricuce dopo che le sue parti hanno combattuto su fronti così opposti, con l’uno che dava dei conservatori agli altri e gli altri che davano del fascista al primo. Si può solo pensare a rifondare, prendendo atto di alcuni dati di fatto. Il primo è che l’operazione Pd è fallita. Renzi c’entra e non c’entra. L’amalgama non è riuscito.
RispondiEliminaVero.
EliminaMolto si è detto e molto si continua a dire sull’esito del referendum, ma mi pare che non si sia dato sufficiente rilievo al fatto che Renzi ha mantenuto quel 40% che aveva ottenuto alle elezioni europee e che qual consenso politicamente è tutto per lui, mentre il 60% degli avversari è frazionato tra forze politiche contrapposte e quindi politicamente inutilizzabile.
RispondiEliminaLei ha ragione ma col 40% con la modifica dell' Italicum... non si va lontano e poi un partito personale, alla Berlusconi per intenderci, raccoglierà altrettanti suffragi?
EliminaQuesta storia che i cittadini non hanno votato sulla Costituzione ma contro Renzi merita alcune considerazioni. Secondo me: 1 - una parte dell'elettorato, una minoranza ma non ritengo un'infima minoranza, ha votato con cognizione di causa, 2 - una grossa parte di chi ha votato NO ha intuito, ha istintivamente capito che le modifiche alla nostra Costituzione andavano in due direzioni, accrescere gli aspetti oligarchici della nostra democrazia e sottometterci sempre di più a questa Unione Europea, con ulteriore cessione di sovranità; 3 - un'altra parte ha semplicemente seguito le indicazioni del suo partito, e anche questa secondo me è una minoranza, sia pure consistente. 4 - infine ci sono quelli che hanno votato semplicemente perché hanno approfittato del referendum per protestare contro Renzi e il suo governo. Ovvio che in un elettore queste motivazioni si possano ampiamente mescolare, ma penso che se isoliamo quella prevalente un quadro del genere possa essere credibile. A furia di colpire i diritti e le condizioni del lavoro, di impoverire il ceto medio, di distruggere con pseudoriforme il welfare, la sanità e la scuola seguendo le indicazioni delle oligarchie finanziarie (Morgan) e delle asservite burocrazie neoliberiste europee, il NO diventa un'opzione liberatoria e manifesta un dissenso sempre più vasto.
RispondiEliminaScusi che c’entrava l’Unione Europea? Lei sostiene, tra l’altro, come l’esponente della Nomenklatura nostrana, la figlia di Berlinguer che ci terremo a vita in tv anche se dice molte cose insensate e superficiali, che si votava per un Referendum: si o no. La Sig.ra, anzi Donna Bianca, come la chiamava il cugino Cossiga, ha mai assistito a dibattiti dove si discutesse seriamente del merito della riforma? E quanti nella lunga campagna elettorale? Qui c’è puzza di bruciato…
EliminaIl Referendum era su Renzi, anche per la sua stoltezza, perché lui lo ha impostato così e si sono accodati tutti gli scontenti e tutti quelli che subiscono una crisi economica epocale dove il lavoro subisce una trasformazione comparabile a quella che ci fu nel passaggio dal trasporto a cavallo alla ferrovia: nessuno sa come metterci mano…
Secondo me, la sconfitta di Renzi al referendum è dovuta ad errori sostanziali e ad errori di comunicazione, nonostante il PD abbia speso 400 mila euro per ingaggiare quel Jim Messina che era stato di grande aiuto a Obama e a Cameron. Evidentemente per l’elettorato italiano non va bene. Renzi doveva avere la sagacia politica di capire che non poteva fare una riforma della costituzione senza l’appoggio di nessun altro partito; doveva rendersi conto che in quel modo, volente o nolente, il voto si radicalizzava su di lui, o meglio contro di lui. Il suo, di volercela fare da solo, è stato un delirio di onnipotenza. Oggettivamente, poi, molti punti della riforma erano discutibili e potevano essere meglio vagliati e meglio elaborati, anche con il contributo di altre forze politiche. Per quanto riguarda la comunicazione, direi che elemento di grande debolezza è stato anche il fatto che ministro per le riforma fosse Maria Elena Boschi che spiccava per bellezza da figura botticelliana, ma che con quel suo tono da maestrina/ministrina che recitava una lezioncina imparata a memoria sulla riforma della costituzione, non comunicava nessun messaggio di sicurezza e di solidità giuridica. Al suo posto ci voleva un giurista costituzionalista di solida preparazione dottrinale che sapesse argomentare alle critiche dell’opposizione con sapienza e rigore non con frasette preconfezionate.
RispondiEliminaTutto vero quel che dice ma quel che preoccupa ora è il vuoto di proposte perché è facile negare, dire no ma poi occorre avere proposte alternative e noi continuiamo a sostenere che gli altri sono peggio del giovanotto apprendista presidente del Consiglio perché appaiono velleitari, incompetenti, di parte, senza una visione e senza capacità di guida. Lei ha sentito la pochezza degli interventi dell’opposizione nel dibattito in Senato sulla legge di stabilità? E questi debbono decidere o pretendono di guidarci?
EliminaLa Carlassarre, costituzionalista ed anziana comunista, si lamentava che i commentatori non avessero rimarcato le miriadi di bandiere rosse che sventolavano tra i sostenitori del no… E come no! Ricordiamo che anche la Meloni ne aveva una… E’ questa la proposta alternativa? Trasformare l’Italia in una nuova Cuba?