Carlo Biancheri
Non basta dire che chi spara è un
delinquente dopo che esponenti del partito hanno paragonato la on.le Kyenge ad
una scimmia e dopo aver aizzato gli animi con incursioni nei campi rom,
insinuato che i migranti stiano in alberghi a cinque stelle a spese nostre e
che rubino agli italiani il lavoro, cioè quello che gli italiani rifiutano (!), dopo
periodici insulti razzisti resi noti dalla
cronaca, salvo le scuse di rito, di esponenti
di quell’agglomerato di cui i giudici di Genova non riescono più a trovare i
quarantotto milioni di Euro che erano in cassa al tempo dei diamanti e delle
lauree in Albania della famiglia
Bossi e che si sono
evaporati...
Quando l’incultura si impanca a
maestro predicando un giorno sì e l’altro pure che vengono prima gli italiani,
non c’è da stupirsi che un loro esponente prenda la pistola e spari a persone,
cioè esseri umani, per la precisione, quelli così definiti dalla Dichiarazione
universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite, per semplice odio.
Questo è l’aperitivo dell’esito di
un programma politico che pretende di prendersi cura dell’interesse
generale degli italiani con il risultato che è dinanzi agli occhi di
tutti.
Cosa c’è da attendersi ancora per
far capire a chi li vuole votare che la pagheranno, loro per primi, a
carissimo prezzo ad affidarsi a questa gente?
Chi semina vento, raccoglie
tempesta…
Al di là delle strumentalizzazioni politiche, i fatti di Macerata evidenziano falle nel controllo sociale: non è accettabile che una persona possa fuggire da un centro di recupero per tossicodipendenti; non è accettabile che uno spacciatore extracomunitario con permesso di soggiorno scaduto, se ne stia tranquillo e possa fare quello che vuole; non è accettabile che una persona come Luca Traini non sia stato riconosciuto da chi l’aveva in cura come socialmente pericoloso, che gli sia stato dato il porto d’armi, che, quando ha detto pubblicamente che avrebbe fatto una strage, nessuno si sia preoccupato e abbia avvertito le forze dell’ordine.
RispondiEliminaE no.
EliminaC'è un partito che ha messo in lista quello che ha fatto un tentativo di strage. Qualcuno gli ha parlato? Gli ha chiesto cosa pensa per rappresentare i leghisti? O la pensano tutti così?
E così il buonismo di sinistra ha subito vinto e l’autore del feroce efferato delitto della povera Pamela a Macerata è già stato graziato per il fatto che il suo crimine è stato derubricato da assassinio a vilipendio e occultamento di cadavere e così magari viene anche scarcerato.
RispondiEliminaMi pare che lei propenda per una giustizia affrettata e imprudente che può assumere caratteri di giustizia sommaria. La misura presa dai magistrati in questo caso non ci pare un esempio di buonismo di sinistra, ma piuttosto la saggia applicazione di un antico principio della giurisprudenza di Roma antica, madre di tutto il diritto, che recita: in dubio pro reo!
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