lunedì 1 luglio 2024

NON BASTA DIRE: SIAMO UNO DEI PAESI FONDATORI DELL' EUROPA PER GUADAGNAR RISPETTO

Carlo Biancheri


   Qualche riflessione da condividere con i nostri venticinque lettori come li presumeva l’amato Manzoni per "I Promessi Sposi"...

Non si passa facilmente dalla Garbatella, quartiere di Roma, città di emigrati da ogni dove, priva di identità, in quanto i Romani, di origine contadina negli ultimi secoli ( indicative sono le belle stampe di Pinelli o gli acquarelli del grand tour), sono ormai marginale minoranza, allo scenario del mondo.
Primo requisito: la comprensione dell’universo simbolico altrui e dei loro ‘desiderata’ da sussumere sotto una dimensione universale per trovare convergenze, in altre parole sprovincializzarsi. E’ escluso, pertanto, partire in guerra come Guerin meschino, sostenuti magari dall’armata Brancaleone, composta da ministri formatisi al bar Sport o da giornalisti di quotidiani locali, prodighi di salamelecchi (salam alekum) al ‘caro estinto’ o da ministri di famiglia.
E già perché le posizioni si guadagnano sul campo. facendo dei ragionamenti sensati in cui anche altri possano riconoscersi e non conta se siamo discendenti di Michelangelo, di Leonardo e di quant’altri: i quattro quarti di nobiltà non esistono neppure più tra i sopravvissuti dell’Ordine di Malta e non vengono nemmeno riconosciuti legalmente: pesiamo, come paese (e non Nazione che è una sciocchezza per l’Italia) per quanto valiamo e per quel che sappiamo proporre. E il contenuto è pessimo.
Secondo requisito: inutile confondere la propria posizione di governo che rappresenta l’Italia intera con la propria fazione politica. Hanno fatto le nomine al ‘caminetto’ ma non hanno riconosciuto l’esito elettorale? E perché, di grazia? La maggioranza Ursula deve chinarsi alla Le Pen finanziata da Putin? O fare la riverenza a Giorgia? Non è forse stato deciso tutto in conformità ai Trattati UE? All’apparenza i numeri ci sono per la decisione del Consiglio e vedremo in Parlamento, a voto segreto. In Consiglio le querimonie portano all’isolamento.
Certo l’opposizione rappresentata da giganti alla Schlein che propala le ultime sciocchezze di successo o ‘quel che resta del giorno’ del ‘fu’ movimento di adepti di Scientology – abbiamo capito che l’avvocato del popolo si vanta di aver portato tanti miliardi (di debiti) al paese dall’UE ma ha anche scassato i conti pubblici per anni a venire - non sono di grande aiuto a sostenere la posizione di un paese in affanno.
Terzo requisito: c’è qualcuno che sia interessato a fare proposte serie al paese o in ambito internazionale invece di una sciocca propaganda? In Italia ci viene detto che nulla si può fare a Bruxelles senza la Giorgia altrimenti… son botte. E questo insieme a quotidiane lodi dell’ottimo operato del governo: chi si loda si imbroda, a casa mia…
Per esempio, c’è chi ripete in televisione come un ebete che il governo ha successo e lo prova la crescita della borsa: per fortuna che questa idiozia si dice in televisione e non a piazza Affari, in Borsa, perché susciterebbe l’ilarità degli addetti ai lavori. Tutti gli esperti sanno benissimo che la crescita corrisponde al trend europeo, all’andamento dell’inflazione, ai tassi d’interesse delle Banche centrali, ai prezzi delle materie prime, ai mercati internazionali e che la nostra ‘borsetta’, comparata per capitalizzazione a quella tedesca, francese o inglese, è cresciuta (con molta volatilità e…per ora…) per ben altri motivi che per l’autonomia differenziata o il premierato o per l’immobilità del ministro di Cazzago. Ma, come scrive Pascal ne Les lettres provinciales, pur essendo un mendacio, pochi verificano.
Quarto requisito: bisogna avere una strategia che è cosa diversa da una tattica da modesto cabotaggio. Non voto Ursula perché aspetto le elezioni francesi e così frego Macron e gli scippo la vice-Presidenza della Commissione con deleghe esecutive… Uhm… ma se la nera Le Pen non becca la maggioranza assoluta, come appare, che fare? L’intreccio si infittisce per chi è a corto di visioni, eccezion fatta per un programma in campagna elettorale demenziale che proponeva tagli di tasse, il blocco degli sbarchi, il paese del bengodi e compagnia cantante…
La strategia non c’è, al contrario si tratta di un approccio situazionista: un po’ di qua, un po’ di là… che nei paesi a Nord delle Alpi è considerato ciarlataneria o, se preferite: pizza e mandolino, come dicono.
Vediamo il prosieguo.


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