martedì 12 agosto 2025

JD VANCE SEDICENTE CATTOLICO SI ESPRIME SEMINANDO VENTO: RACCOGLIERA' TEMPESTA

 Carlo Biancheri


Il defunto papa Francesco di cose ne ha dette tante e non tutte di aiuto ad affrontare i problemi del mondo, anche per l'incapacità di stabilire una 'distanza' dall'immediato, dal contingente, assorbito nell'ansia del 'fare' e, tuttavia, riteniamo corretto quel che disse sul cambio d'epoca: viviamo un cambio d'epoca in cui tutti i valori di riferimento sono oscurati sull'altare di un individualismo sfrenato, di una ossessione narcisistica, della ricerca di successo (in tutti i settori) per affermare il proprio io, la volontà di potenza, quella di Schopenhauer ma anche di Sartre e, ahimè..., di Camus. A ben vedere ne La peste ma anche ne L'homme revolté si tratta della lotta dell'io di fronte al 'niente' dell'esistenza per affermarsi, semplicemente esistere.
Il nostro è un tempo del niente: preoccupazione dominante il godimento, i piaceri materiali, l'affabulazione -un comico fa un partito di scappati da casa...- una sorta di omeostasi e un pensare politicamente corretto, a seconda della fazione di appartenenza.
C'è un paese che invade un altro e l'invasore, dopo aver provocato centinaia di migliaia di morti, inclusi i suoi soldati, e di distruzioni, in violazione di tutte le leggi internazionali vuole ancora aver ragione. Un altro per eliminare il terrorismo distrugge un paese e vuole deportare un popolo.
Nell'imminenza dell'incontro a due Trump, pregiudicato, Putin, ricercato per crimini di guerra e contro l'umanità, il neoconvertito al cattolicesimo JD Vance, vicepresidente USA, si esprime con un disprezzo per le ragioni dell'offeso che fa pensare.
Conoscendo gli americani, la freddezza è moneta corrente, alternata ad un sentimentalismo incontrollabile, tuttavia uno che cita a sproposito sant'Agostino per giustificare le sue idiozie -ci pensò l'allora cardinale Prevost a correggerlo- non può continuare a dire dinanzi ad un'aggressione vergognosa: ci sarà un accordo (imposto) che scontenterà sia la Russia che l'Ucraina oppure che agli Stati Uniti non importa nulla di questa guerra: basta armi, le paghino gli Europei. Forse nella parabola evangelica del Buon samaritano ha capito che bisogna adottare l'atteggiamento del sacerdote, del dottore della Legge che, vedendo il ferito, passarono oltre. Del resto il Vangelo rimaneggiato dal Vance direbbe che bisogna aiutare i propri famigliari, i connazionali, innanzitutto, loro sono il prossimo. È quel che dice Confucio in qualche modo... ma allora il Vance pratica una religione non cattolica!
Ormai tutte le organizzazioni multilaterali non contano: lo abbiamo già scritto, si ritorna ai sofisti che ritenevano che il giusto è la ragione del più forte, come si legge nel dialogo di Platone, La Repubblica.
L'arroganza del Trump, altro che alleato cara Meloni..., è insopportabile: forte con i deboli e debole coi forti.
Meno male che il papa ha ricordato che i governanti faranno bene a ricordarsi delle loro responsabilità dinanzi alle guerre!
Il papa è americano e appena eletto ma dinanzi allo scandalo Vance sarebbe bello sentire una sua parola.







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