Rosa Elisa Giangoia
Si poteva aver l’impressione, fino
a poco tempo fa, che, avendo attraversato il Fascismo nella Storia, avessimo
acquisito gli anticorpi contro ogni suo riproporsi, nonostante le trame eversive
nere che, dal Piano “Solo”, passando per piazza Fontana, hanno portato al golpe
Borghese, alla Rosa dei venti, a piazza della Loggia, all’attentato al treno
Italicus, al tentato golpe di Edgardo Sogno e a molte altre vicende e ad
intrecci, spesso non ancora chiariti. Nel giro di qualche decennio questi fatti
sono sempre più venuti sfocandosi e confondendosi nella memoria collettiva,
mentre il fuoco della fede fascista, covando sotto la cenere, si stava
alimentando e rinvigorendo… E ora si vedono gli effetti e le conseguenze. Forza
Nuova e CasaPound si stanno affermando sulla scena politica, con centinaia di
migliaia di seguaci sui social network, con invadenti presenze nel dibattito
pubblico, ma soprattutto con sempre più numerosi seggi nei consigli comunali
(Bolzano, Lucca, Arezzo, Grosseto, ecc.). E poi, legami con altri movimenti e
partiti europei e soprattutto notevole disponibilità economica per una serie di
attività economiche e commerciali in un’ampia rete di legami con l’Inghilterra,
la Francia di Marine Le Pen e anche la Russia di Putin, come hanno ben
documentato i giornalisti Palladino, Tizian e Vergine nell’articolo
CasaPound. Chi finanzia i partiti dell’estrema destra italiana,
recentemente pubblicato da L’Espresso (n. 45 del 5/11/2017, p.
46).
Di fronte a tutto questo bisogna
anche rilevare che oggi c’è in Italia una situazione sociale e una diffusa
mentalità che possono favorire l’orientamento politico a destra. Per capirlo,
basta interpretare l’affermazione historia magistra vitae in senso
vichiano e non come facevano gli autori latini che individuavano nella storia
modelli esemplari di valore morale e civile da imitare. Oggi, come negli anni
successivi al primo conflitto mondiale, c’è un diffuso malessere sociale che
riguarda soprattutto i giovani, troppo spesso insoddisfatti del loro ruolo
marginale nella società, disillusi in relazione ai loro studi, come quelli di
allora lo erano per il contributo dato in guerra; inoltre ci sono nemici da
combattere, in questo caso gli immigrati, dietro cui si
profila lo spauracchio degli attentati e dell’invasione, come allora erano i
“rossi”, dietro cui si profilava quello della rivoluzione bolscevica; oggi, come
allora, c’è poi una diffusa indifferenza che non è solo più quella della
borghesia, efficacemente tratteggiata da Alberto Moravia nel suo romanzo Gli
Indifferenti, ma coinvolge anche la piccola borghesia e il mondo operaio,
come dimostrano il forte astensionismo in occasione di turni elettorali e la
potenza attrattiva delle cose acquistabili (belle, brutte, utili o inutili che
siano) come ben testimonia la forza attrattiva dei centri commerciali con la
loro capacità di devastazione esistenziale.
Per tutte queste ragioni non ci
deve stupire che si verifichino episodi come l’irruzione degli skinhead a Como
in un centro per immigrati, provocazione di un gruppo che vuole affermarsi con
un’azione provocatoria per avere visibilità e accreditamento. Quella che va
considerata è invece la differenziata serie delle reazioni e delle prese di
posizione da parte dei partiti politici. La sinistra supera le divisioni e si
ricompatta per una manifestazione sabato prossimo che non potrà certo andare
alla radice del problema. I leader della Lega e di Fratelli d’Italia, invece di
condannare con fermezza e decisione, prendendo le distanze da questi soggetti,
si limitano a fare dei distinguo, per non pronunciarsi apertamente contro le
idee razziste, entrate ormai nel loro bagaglio ideologico, tanto che Salvini si
attira il plauso e la condivisione di Giordano Caracino, leader del gruppo
Veneto Fronte Skinheads, autore dell’irruzione.
A preoccupare è quindi il timore
che le varie anime della destra “fascistoide” (come dice Renzi) si ricompattino,
diventando quanto mai pericolose…
Nello stesso tempo la questione
dei migranti va gestita con senso della realtà, senza lasciarsi andare agli
entusiasmi di mons. Galatino per l’arrivo di nuovi profughi eritrei, ma
considerando che le nostre capacità e possibilità di accoglienza non sono
infinite.
La narrazione che ci forniscono i media della situazione italiana ci presenta una “realtà” in cui le tendenze economiche sono in miglioramento, mentre le persone avrebbero una percezione errata di questa “realtà” per cui la maggioranza degli italiani avrebbe sentimenti di rabbia, impotenza e sfiducia nei partiti. La cosa peggiore è liquidare questa situazione –molto pericolosa- come una “percezione sbagliata” di una realtà che invece dimostrerebbe (dati alla mano!) che le cose vanno di bene in meglio.
RispondiEliminaIl problema è che non si tratta di ripresa che genera posti di lavoro, come in passato, per le modifiche del quadro produttivo e le nuove professionalità di cui abbiamo più volte accennato. Tuttavia le imprese sostengono che gli ordinativi aumentano e che il ricorso alla cassa integrazione si è ridotto considerevolmente. Ma prima che la ripresa sia visibile ci vuole tempo: la disoccupazione supera ancora l'11% anche perché gli inattivi si sono messi a cercare un posto di lavoro. La percezione è anche dovuta ad un'informazione affidata a gente di parte o incompetente...
EliminaLe nuove destre neofasciste tornano sulla scena perchè cercano di intercettare le paure e i risentimenti che i governi finora hanno eluso, cioè immigrazione, sicurezza, impoverimento del ceto medio, ecc. Non bisogna assolutamente rispondere con la retorica antifascista e nemmeno con quella della memoria, ma ci vogliono delle risposte politiche, ci vuole una condanna ferma e la forza della legge, ma soprattutto ci vuole la risoluzione dei problemi da parte della politica. Per questo l’idea di Veltroni di impostare la campagna elettorale contro il rischio del fascismo è completamente sbagliata. Fare campagna elettorale contro Berlusconi e Salvini in nome dell’antifascismo rischia di diventare un suicidio. Le nuove destre si sconfiggono misurandosi con i problemi da cui traggono consenso.
RispondiEliminaSensata osservazione e, tuttavia, moltissimi votanti mica conoscono che significhi fascismo:chi non la pensa come me si becca una buona dose di legnate… o viene ammazzato o mandato al confino,i giornali debbono inneggiare al Capo che conduce…,secondo i dettami del Minculpop…, il mito della mascolinità,il linguaggio priapeo di quel guitto di Mussolini,come ben mostrato in letteratura,la viltà di mentire ad un popolo mandandolo in guerra in condizioni disastrose,il colonialismo con eccidi,in sostanza la ragione del più forte.Lei pensa che la cultura di un Di Maio e dei molti sciagurati e disonesti che lo votano capisca questo?
EliminaSui contenuti siamo d’accordissimo ma temiamo che non bastino perché la gente ormai si preoccupa di riempire gli stadi ed i concerti di musica rock, di farsi un selfie con chiunque sia conosciuto, quasi fosse un momento magico, xairós, per uscire dall’ombra anche per loro… E’ il tempo del grande fratello e cioè della caricatura dell’umano. Il concetto di creatività che, ci siamo sforzati di ripetere, è di matrice soggettivistica dà l’illusione che qualsiasi idiozia faccia l’uomo è positiva, creativa… Questo ci raccontano i fabbricanti di notizie. Per questo insieme all’evasione di massa, siamo pessimisti perché non vediamo la voglia né la capacità di sacrificarsi non in modo estemporaneo… per vedere l’effetto che fà… ma duraturo.