Carlo Biancheri
È successo che è scoppiata una mina sul cammino
del giovanotto da bar Sport che parla con un linguaggio scomposto, quasi fosse
sottoposto a sostanze psicotrope. Nega tutto sui fatti di Mosca: non gli
piacciono i processi, come abbiamo visto in precedenza, quando era stato
rinviato a giudizio e i sodali della setta 5S lo hanno graziato. Certo la
trappola nella quale è incorsa la Lega fà subito pensare ad interventi della
CIA et similia, perché a Washington DC non basta dire
che sei amico del bancarottiere Trump, c’è il ‘deep State’, come lo
chiama l’attuale presidente americano, che non si fida del baldanzoso difensore
dei confini (colabrodo) del paese e il Salvini non ha ancora capito
che il mondo non è come l’Italia dove riesce a fare incetta di sciocchi o
di vittime che gli credono. Non ci si avventura nella geopolitica quando si è
alla guida di un paese di media grandezza con un governo di avventizi che
hanno vinto al totocalcio per essere lì. Né si passa tranquillamente, credendo
di farla franca…, da un sistema di democrazia classica e da alleanze
consolidate a legami stretti con uno che si atteggia a Ivan il Terribile
più che a Pietro il Grande e che considera che il futuro del mondo sarà
della Demokratura, cioè la democrazia ‘guidata’, come fà lui in
Russia o come fà Erdogan in Turchia, per intenderci.
L’attitudine pro-Russia della Lega
non è una novità: fin dal tempo del Bossi che, da fine gentiluomo, ebbe a
dichiarare, quando scoppiò la guerra dei Balcani - e Pannella prese subito una
posizione contro Milosevic -, che ‘tra Milosevic e Culosevic preferiva il
primo’… È stato scritto molto su questo partito e i suoi sostenitori;
quel che è certo è che l’astuzia del Bossi ha fatto sì che radunasse i
padroncini, gli artigiani poco inclini a pagare le tasse, la piccola borghesia
impiegatizia, innanzi tutto; nessuna cultura, nonostante Miglio che, a nostro
avviso, sosteneva teorie squilibrate, molta aggressività e parlantina o,
se vogliamo, cultura alla Borghezio, alla Calderoli… e tanto basti. Sono stati
precursori della setta 5S, perché a Montecitorio, quando si riunivano tra loro,
si sedevano per terra con un fiasco di vino, come nella stalla.
I diamanti, i lavori nella casa del Bossi, le
università in Albania per i figli, pagate con i soldi pubblici, sono
poca cosa rispetto alle negoziazioni avviate di cui abbiamo notizia oggi.
L’estensione della Lega a partito nazionale fà emergere i rapporti
del capo con personaggi pregiudicati, organizzatori della tifoseria della curva
Sud, faccendieri da tre soldi, avvocati massoni (…) procacciatori di affari,
soggetti attigui alla mafia, divenuti esponenti politici e membri leghisti del
governo, condannati penalmente o indagati. Nel reclutamento, specie al Sud, non
si è guardato molto per il sottile… e qualcuno dovrà pur esserne responsabile.
Ricorderete le rodomontate del capo leghista sul
cambiamento dell’Europa con i suoi amici fascisti, ma le cose non sono andate
come auspicava. Loro in Europa non contano nulla e purtroppo anche l’Italia,
salvo che, come abbiamo scritto in tempi non sospetti, il loro ruolo sia quello
dello sfascista… per conto terzi. Prima gli italiani, certo!
La novità è la difesa della tradizione e della
famiglia, ma sempre in modo sgangherato. La Ministra della famiglia che ha
sostituito il Fontana che dovrebbe stare a Bruxelles 24 ore su 24… (!) - non si
capisce bene a fare che cosa, giacché il suo ministero, a meno che non gli
vengano attribuite deleghe sul mercato interno, si occupa principalmente di
recepimenti e di infrazioni alla normativa comunitaria… -condivide le idee del
convegno di Verona sulla famiglia e, quindi, capiamo noi, dovrebbe essere molto
tradizionale se non tradizionalista… Tuttavia, al giuramento al Quirinale,
ha sfoggiato un bel tatuaggio sul braccio che ha un significato di disordine,
quantomeno per l’ambiente a cui lei si richiama, quasi da figlia dei fiori,
cioè Woodstock, per intenderci. Si spiega così che la cattolicissima
neo-Ministra da assessore a Como multasse i senzatetto che chiedevano
l’elemosina: oggi si legge la parabola del buon Samaritano e la
sintesi catto-cattivista della giovine che si tatua ci sembra un gran
pasticcio.
Ma il governo va avanti, tranquilli, perché chi se ne
frega del paese immobile, con poche leggi demagogiche approvate che
hanno cercato solo di far volare gli stracci, o quelle da approvare di
rilevanza costituzionale che squilibreranno il sistema rappresentativo, unitamente a
condoni edilizi e fiscali, all’assunzione dei duecentomila
bidelli, ai provvedimenti finanziati a debito, alle crisi industriali
gestite in modo dilettantesco e, come si fà in tutte le dittature, con le tv e
le radio di regime che decantano le meraviglie compiute da questo governo. Se
lasciano, non tornano e cercano, restando, di ricavarne il più possibile.
Il rifiuto di rispondere da parte del Salvini a fatti
rilevanti di un personaggio, più personaggi, molti personaggi, sempre
presenti con lui da anni in eventi di rilievo istituzionale è grave e
pone il quesito da chi sia composta la Lega: Lega di chi…?
Su questa questione dei finanziamenti dalla Russia il governo potrebbe anche cadere, in precedenza succedeva, ma ora questi sono troppo attaccati al potere, come si vede soprattutto a Roma, dove la Raggi, nonostante tutti gli attacchi, non molla. C'è però il fatto che se anche cadesse il governo le alternative sono difficili, anche perché il PD, nonostante quello che dice Zingaretti, non è coeso e neanche ha idee.
RispondiEliminaLui dice che ci vuole un rinnovamento totale, ma non dice come, in quale direzione, con quali obiettivi, per fare cosa... Zingaretti mi sembra deludente, senza programma, privio di prospettive, limitato agli slogan.
Per il momento il problema è il Salvini che si comporta come un bullo e sposta, senza un dibattito chiaro ed una scelta consapevole degli italiani, il paese verso alleanze inedite e pericolose.
EliminaHic et nunc va data una risposta a questo. Sul futuro si vedrà: a ogni giorno la sua pena...
Ma cosa serve che Salvini vada a esporre in Parlamento? Dirà sempre e solo quello che vuole... Quella che serve è una seria indagine giudiziaria internazionale.
RispondiEliminaLo prevede la Costituzione,la stessa che lui e i suoi compari violano in
Eliminacontinuazione.
Il sostegno di cui gode è indice di un imbarbarimento dell'Italia, dove l'ignoranza pretende di governare anzi 'sgovernare'.
In Parlamento ci dovrà andare ed emergerà che questi contatti servivano solo al suo gruppo non certo al paese che da Putin non avrà mai alcun aiuto.